Guido Celada, Presidente di Celada Group. Sullo sfondo il ritratto del padre Giovanni.
Celada Group, ai vertici europei nella vendita di macchine utensili, commercializza da 80 anni i migliori marchi al mondo. Tracciamo con Guido Celada, Presidente del Gruppo, le tappe di una società che ha fatto dell’eccellenza un modello di business.
di Fiammetta Di Vilio
Acuto, ironico, carismatico, Guido Celada ci ha spiegato che le sfide lo entusiasmano, ma soprattutto è convinto che “se la tua squadra vince, anche tu vinci”. E noi sappiamo bene che la sua grande squadra sa vincere da sempre.
“La forza di Celada Group (www.celadagroup.com) è stata la sua capacità di adattarsi nel tempo. Come direbbe James P. Carse, ci sono almeno due tipi di giochi: uno finito, che si gioca per vincere, e uno infinito, per continuare a giocare. Questo ha fatto l’azienda: capire di volta in volta cosa stava accadendo e poi giocare, adeguandosi al mondo che cambia”. Se è vero che la grandezza di un’impresa va cercata in ciò che permane nel tempo, a Celada Group va riconosciuto il primato di essersi fatta percepire dal mercato italiano quale punto di riferimento tecnologico nel mondo delle macchine utensili.
LE PROMESSE MANTENUTE
Tutto è iniziato nel 1938. Era un piccolo negozio nel cuore di Milano, con l’obiettivo di importare le macchine utensili prodotte in Friuli nel capoluogo lombardo. 80 anni e tre generazioni dopo, Guido Celada ci parla di obiettivi raggiunti e promesse mantenute. Dal suo ingresso in azienda, nel 1980, la R.F. Celada – che dal 1990 ha sede a Cologno Monzese, alle porte di Milano – non solo incrementa le proprie importazioni da tutto il mondo, ma apre filiali estere per consolidarvi business, assistenza e servizi. Proprio in quegli anni la società prende in considerazione la collaborazione con alcuni costruttori giapponesi, la cui fama di fabbricare macchine tecnologicamente avanzate aveva preceduto la conoscenza delle stesse nel nostro Paese. Okuma, Sodick, Yasda, Okamoto, Star e poi ancora Hwacheon, Hardinge, You Ji... sono solo alcuni dei partner selezionati nel tempo dalla realtà commerciale, la cui mission è assicurare ai clienti un’ampia e flessibile gamma di soluzioni affidabili, competitive, precise, di qualità.
“La nostra cultura aziendale si fonda su alcuni valori fondamentali: i clienti, l’innovazione, la capacità di intuire nuovi scenari. Faccio un salto nel passato. Mio padre Giovanni, che entrò in impresa a soli 23 anni e ne assunse la gestione strategica affiancato dal fratello Francesco, era un uomo ricco di passioni”.
La capacità di adattarsi al mercato e gli investimenti in risorse specializzate hanno tracciato le tappe principali del percorso qualitativo di R.F. Celada.
Scomparso nell’ottobre del 2006, Giovanni Celada è stato certamente un imprenditore forte e molto orgoglioso della propria azienda, dei propri dipendenti e collaboratori, sempre alla ricerca del miglioramento continuo di un’organizzazione orientata al cliente. “È stato lui ad affermare per primo che i problemi dei nostri clienti sono i nostri problemi. E su tale assunto, ancora oggi, cerchiamo la tecnologia più appropriata, in grado di assicurare un vantaggio competitivo agli utilizzatori, sperimentando e acquisendo quanto di meglio il mercato possa offrire. Mio padre ha tenacemente contribuito a definire l’identità dell’impresa e si è speso per la sua crescita fino agli ultimi giorni di vita. Era una guida determinante nell’appianamento di ogni problema e per ogni decisione che riguardasse l’azienda”.
Il futuro si costruisce passo dopo passo, pezzo dopo pezzo, mattone su mattone. “Oggi siamo un Gruppo internazionale presente in 9 Paesi. Quando sono succeduto a mio padre nella guida della società, ho scelto una struttura manageriale che ci consentisse di espanderci all’estero e di ampliare la gamma dei prodotti proposti per le diverse aree di lavorazione della meccanica, stringendo ulteriori accordi con i migliori costruttori di tutto il mondo. Uno dei più recenti è quello con Haas Automation, avviato nel 2013. Dal 2008 abbiamo rafforzato i nostri piani di internazionalizzazione, portando anche all’estero il nostro know-how, le competenze e i servizi pre e post vendita. Con un parco macchine installato di oltre 18.000 unità, un portafoglio prodotti che prevede 450 modelli diversi e oltre 30 partner, siamo presenti in modo capillare in Italia e all’estero. Oltre 100 tecnici qualificati assicurano l’assistenza diretta, lo studio e la progettazione di sistemi d’automazione ed engineering, garantendo al cliente un supporto globale e completo. Il nostro Customer Care assicura, inoltre, una specifica formazione attraverso un ricco ventaglio di corsi sull’impiego e la programmazione delle macchine”.
CAPACI DI ASCOLTARE IL CLIENTE
Macchina super-multitasking Okuma della serie Laser EX.
“Sulla competitività di un’impresa pesano sicuramente fattori contestuali, quali infrastrutture, costo del lavoro, cambi, amministrazione pubblica, ma anche fattori interni, ovvero comportamenti e competenze”, spiega Guido Celada. “I primi sono determinanti ma, se considerati da soli, non decisivi. La prova? L’esistenza di aziende italiane di grande successo nonostante alcune inefficienze del sistema-Paese. Per mettere in atto il principio di una realtà imprenditoriale in grado di ‘ascoltare’ le esigenze della domanda, è inevitabile essere orientati al cambiamento, condizione necessaria per l’evoluzione e lo sviluppo, ma anche per la longevità e la durata. Per conservare la leadership è importante far vivere una ‘cultura della crescita’ che non è solo dimensionale, ma è quella della competitività, del valore aggiunto, della conoscenza, quindi della centralità delle persone”. “La nostra esperienza nel mondo della macchina utensile è il frutto di ottant’anni di attività. Oggi, come ieri, poniamo la stessa cura e completezza di servizio nei confronti di ciascun cliente, indipendentemente dalle sue dimensioni o dalla collocazione geografica. Amo ricordare che il nostro prodotto siamo noi. Ciò che noi ‘vendiamo’ davvero è la nostra conoscenza: dall’installazione alla formazione, dall’assistenza alla garanzia, fino ai pezzi di ricambio”, afferma Guido Celada.
“Sono convinto che la creatività progettuale e il lavoro di gruppo siano elementi distintivi per un’azienda di successo. Anche l’intraprendenza e l’ingegno contribuiscono a realizzare una politica vincente sul territorio, ma solo se passano attraverso la valorizzazione del grande patrimonio dell’industria meccanica nel nostro Paese. In Italia c’è tanto talento e la maggior parte degli imprenditori non si arrende mai. Questi 80 anni rappresentano per Celada Group un ‘attivatore’ di energia: abbiamo già superato disinvoltamente la vita media di un’azienda occidentale…”.
Sodick serie OPM250L, macchina ibrida orientata alla manifattura digitale.
TECNOLOGIE ABILITANTI
La capacità di adattarsi al mercato e gli investimenti in risorse specializzate hanno tracciato le tappe principali del percorso qualitativo di R.F. Celada. Il team di tecnici dell’azienda analizza le nuove potenzialità di mercato e si occupa del portafoglio prodotti: parte di questa attività consiste nel valutare le potenzialità delle nuove tecnologie applicate al mondo della macchina utensile, core business dell’azienda.
Paolo Capelli, Product Manager Automation, ci ha descritto alcune novità in ambito Additive Manufacturing, tecnologia innovativa che sta riscuotendo particolare interesse da parte delle imprese metalmeccaniche. Da decenni adottata per la costruzione di prototipi, oggi la fabbricazione additiva sta entrando in produzione, in particolare per lotti piccoli e medi.
“Lavoro in Celada da oltre 25 anni e ho seguito da vicino l’evoluzione dell’automazione di processo a partire dall’uso dei robot sulla macchina utensile: negli anni ’80 con gli antropomorfi di Fanuc, mentre nel 2010, insieme ad Universal Robots abbiamo aperto le porte alla robotica collaborativa in ambiente industriale. I ‘cobot’ si integrano facilmente negli spazi produttivi esistenti. Sono flessibili e progettati per raggiungere ogni punto nello spazio di lavoro. Il nostro portafoglio di prodotti di automazione è sostanzialmente on demand: studiamo applicazioni mirate su esigenze specifiche del cliente e per processi produttivi di componenti mirati: si tratta di un’attività customizzata e non standard. Progettiamo e sviluppiamo, in base alle esigenze del cliente, anche intere linee produttive, modificando e adattando all’occorrenza macchinari già originariamente molto sofisticati. Nell’ambito delle tecnologie additive, con il brand Sodick, una delle case da noi rappresentate che opera da quarant’anni per il comparto della costruzione di stampi, proponiamo la serie OPM250L, macchina ibrida orientata alla manifattura digitale”, spiega Capelli. La capacità di eseguire la sinterizzazione laser e la fresatura ad alta velocità nella stessa unità permette di costruire stampi complessi con un elevato grado di libertà e un accurato grado di finitura. Basata su tecnologia DMLS, la macchina lavora gli acciai e loro leghe e si propone come strumento determinante per realizzare componenti finiti di qualità e alta precisione, includendo tutti i vantaggi del raffreddamento conformale. “L’evoluzione del mercato dell’AM è un dato di fatto che si manifesta attraverso un interesse crescente nei confronti della produzione additiva (si parla di un +20% annuo). Anche la nostra rappresentata Okuma si è inserita in questo mercato, partendo da un approccio completamente diverso: le macchine super-multitasking della serie Laser EX uniscono il meglio delle lavorazioni sottrattive e additive, effettuando lavorazioni di tornitura, fresatura, rettifica, tempra laser e stampa 3D in metallo per una vasta gamma di pezzi di lavoro, con svariate forme e dimensioni e con un’attenzione particolare anche all’estetica e al design. Si tratta di macchine che supportano appieno la produzione agile e le applicazioni intensive”, spiega Capelli.
“Entrambe le tecnologie proposte da Sodick e Okuma sono decisamente innovative e richiedono un investimento molto importante, non soltanto economico ma strutturale: occorre rivedere i processi tradizionali di produzione, mettendo a punto una vera trasformazione organizzativa. Occorre personale qualificato, capace di gestire adeguatamente il cambiamento. Siamo convinti che le nostre macchine non solo inducano benefici tecnologici immediati, ma sono portatrici di un nuovo modo di concepire la fabbrica, certamente più efficiente e remunerativo per i nostri clienti”.
Paolo Capelli, Product Manager Automation, R.F. Celada.
SOLUZIONI PER LA SMART FACTORY
Francesco Sortino, Project Engineer, Application Industry 4.0. di R.F. Celada, si occupa dei diversi aspetti dell’automazione avanzata applicata alle macchine utensili, dall’interconnessione e controllo dei processi alla stampa 3D, quale portatrice di cambiamento organizzativo, fino alle attività di formazione dei clienti. “Le aziende che si rivolgono a noi sono pronte al cambiamento. Il Piano Calenda ha sicuramente contribuito ad accelerare le fasi necessarie per conseguire l’obiettivo di una competitività diffusa nel manifatturiero del nostro Paese”, spiega Sortino.
Ma in quale misura le nuove tecnologie per la Smart Factory si possono sposare con la realtà produttiva italiana? “Noi ci occupiamo di fornire macchine intelligenti, in grado di comunicare i dati di processo. E non solo, assicuriamo soluzioni per brand diversi ma raccolte sotto un unico standard di comunicazione open source che fa dialogare tutte le macchine con la stessa lingua. La divisione Engineering & Solutions, per esempio, si propone di valorizzare le integrazioni di diversi sistemi, assicurando l’automazione e l’assistenza da remoto, studiando insieme al cliente la migliore applicazione per ottenere il risultato richiesto. Le collaborazioni con il Politecnico di Milano, Dipartimento di Meccanica, sul tema Industry 4.0 e con partner commerciali quali System Inside, ci consentono di monitorare da remoto i dati in Cloud: siamo in grado si garantire tutti gli strumenti per facilitare la connessione e l’integrazione che il cliente sceglie per la propria realtà”. L’impegno dell’azienda può essere sintetizzato proprio nella ricerca continua di soluzioni innovative a vantaggio dei clienti, al fine di creare un nuovo modello di impresa che guardi al futuro.
Francesco Sortino, Project Engineer - Application Industry 4.0, R.F. Celada.
MOLTI BRAND, UN UNICO INTERLOCUTORE, TANTI SERVIZI
La soddisfazione del cliente in Celada viene intesa come misura e validazione di tutto ciò che prende forma. L’interpretazione di questo principio è rigorosa, e ne è un esempio la cura e l’attenzione riservate ai servizi offerti. Il pensiero qualitativo è profondamente radicato nella cultura aziendale. Ce ne parla Giorgio Scalco, Responsabile del Service Internazionale, che opera in Celada dal 1979.
Giorgio Scalco, Responsabile del Service Internazionale, R.F. Celada.
“Dalla teleassistenza ai percorsi formativi, il nostro staff, composto da circa 100 persone, assicura un ampio ventaglio di proposte, con l’obiettivo di accompagnare con sicurezza le imprese manifatturiere nei loro diversi progetti di investimento e sviluppo. Uno dei punti di forza che ci contraddistinguono è costituito dal fatto di essere l’unico interlocutore di molti brand per i nostri clienti, l’unico punto di riferimento prima e dopo l’acquisto delle macchine. In tanti anni di lavoro c’è un elemento di continuità che evidenzio, ed è sempre stato lo stesso: le macchine devono assicurare al cliente un ritorno economico, quindi devono funzionare continuamente. Per questo non ci limitiamo all’assistenza tecnica diretta, o da remoto, condotta da professionisti ed esperti, ma garantiamo una linea completa servizi che Celada offre ad ogni cliente secondo le sue necessità, affiancandolo in tutte le fasi del ciclo di vita della macchina”, spiega Scalco. “Competenza, efficienza, flessibilità e tempestività sono le chiavi del successo. Un efficace sistema di gestione delle relazioni dirette con il cliente è necessario per comprendere le sue richieste, non solo per soddisfarle, ma per offrirgli quei servizi a valore aggiunto che lo ‘legano’ sempre più ai marchi che rappresentiamo”. ®TECN’È
Centro di tornitura e fresatura con struttura a montante mobile Okuma, serie Multus U, in grado di soddisfare le più complesse esigenze.