Veduta aerea dello stabilimento MCM a Vigolzone, in provincia di Piacenza. Lo stabilimento è stato ampliato del circa 15-20% con una nuova area di produzione pari a 2.000 metri quadrati, per adeguare la capacità produttiva ai volumi crescenti.
La globalizzazione? Un’opportunità che non si può rischiare di perdere. Parola di Gian Luca Giovanelli, da circa due anni Amministratore Delegato di MCM, da quando il Gruppo cinese Rifa ha acquisito il controllo dell’azienda di Vigolzone, specializzata nella progettazione e costruzione di centri di lavoro, sistemi flessibili di produzione e soluzioni speciali per diversi ambiti applicativi.
di Carolina Sarpi
“Il 2015 si è chiuso come il migliore degli ultimi dieci anni per MCM”, afferma Gian Luca Giovanelli, Amministratore Delegato di MCM S.p.A.
Fondata nel 1978, l’azienda piacentina MCM S.p.A. (www.mcmspa.it) è stata un precursore nello sviluppo della fabbrica automatizzata e negli anni ha conquistato una posizione di leadership nelle tecnologie di progettazione e costruzione di centri di lavoro e relativi sistemi di automazione, con rilevanti quote di mercato in diversi settori industriali, e in particolare nell’aeronautico. Un nuovo capitolo nella storia dell’impresa si è aperto due anni fa, quando il Gruppo cinese Rifa, attraverso la società produttrice di macchine utensili Zhejiang Rifa Precision Machinery, ha acquisito il controllo dell’azienda di Vigolzone. Gian Luca Giovanelli, ingegnere meccanico con una lunga esperienza in aziende del settore delle macchine utensili, oggi Amministratore Delegato di MCM, traccia un primo soddisfacente bilancio di questa nuova “era”.
Impianto FMS realizzato da MCM per il settore aerospace.
A due anni dall’acquisizione, quale direzione ha preso l’evoluzione dell’azienda?
L’evoluzione della nostra azienda procede così come era stata pianificata, i risultati raggiunti sono infatti soddisfacenti: il 2015 si è chiuso come il migliore degli ultimi dieci anni per MCM. Una crescita che sta continuando anche nel 2016 e che ha già portato a una serie di investimenti in infrastrutture e personale. Tra i settori applicativi spiccano quelli dell’energia, dell’Oil & Gas e dell’aerospace, nei quali l’azienda vanta posizioni di leadership. E non è certo un caso: i comparti significativi per MCM sono, in misura sempre più marcata, quelli in cui il modello produttivo del cliente presuppone elementi concreti di flessibilità, uniti alle consuete aspettative in termini di precisione, produttività e affidabilità delle macchine.
Quali possibilità di sviluppo si sono aperte a livello globale?
La filiale commerciale creata in Cina comincia a dare i primi risultati. Abbiamo già costruito 7 macchine destinate al mercato cinese e tutto ci fa pensare che i volumi aumenteranno nei prossimi anni. Possiamo registrare anche una timida ripresa sul fronte russo e il consolidamento della nostra presenza su altri mercati, in primis quello italiano e francese, dove sono attivi interessanti progetti in diversi settori.
Quali investimenti avete fatto in questi ultimi due anni in termini di infrastrutture, personale e tecnologia?
Il nostro stabilimento di Vigolzone è stato ampliato del circa 15-20% con una nuova area di produzione pari a 2.000 metri quadrati, proprio per adeguare la nostra capacità produttiva ai volumi crescenti, e stiamo ultimando il nuovo spazio di 400 metri quadrati destinato agli uffici. Per rendere sempre più immediata ed efficace la comunicazione e la trasmissione di informazioni tra le filiali sparse nel mondo, e potenziare il servizio di service, MCM sta implementando un software gestionale e un nuovo PDM. Ma gli investimenti non si fermano solo a infrastrutture e tecnologia. Nel piano di sviluppo aziendale è previsto un aumento occupazionale di circa il 10%, in stretta collaborazione con Istituti e Università locali. Stiamo dando vita a un percorso continuo di conoscenza reciproca tra scuole e azienda per innescare un meccanismo virtuoso di rinnovamento continuo dell’organico.
Questa relazione costante con Istituti tecnici e Università è sempre stata una vostra peculiarità?
Certo, lo è sempre stata ed è uno dei fattori chiave del “benessere” della nostra azienda. La conoscenza è una parte fondamentale dei prodotti che realizziamo e vendiamo; per questa ragione va opportunamente coltivata.
Quali sono invece le maggiori peculiarità che contraddistinguono i vostri prodotti?
L’elemento base sul quale si fonda l’offerta integrata MCM sono i suoi centri di lavoro, caratterizzati dalle forti connotazioni multitasking: uniamo su una sola macchina lavorazioni di tornitura, fresatura, rettifica e dentatura. Intorno alla macchina, l’integrazione del processo viene garantita dall’adozione di elementi di automazione flessibile, standard o customizzati. La gestione e l’ottimizzazione del processo produttivo si completa grazie a un software di controllo e supervisione, denominato jFMX, appositamente sviluppato e continuamente implementato nel corso di trent’anni di attività da MCE, la Divisione Software e Architetture informatiche di MCM.
Oggi MCM è tra i maggiori fornitori del settore aeronautico. Avete sviluppato soluzioni ad hoc per questo settore?
MCM ha saputo mettere a frutto la propria esperienza trentennale in un settore dinamico e in continua evoluzione come quello aeronautico adeguando la propria gamma con le famiglie i.TANK e JET FIVE destinate alle lavorazioni più precise e sofisticate di materiali difficili. In particolare, JET FIVE esprime al meglio le proprie potenzialità nella lavorazione di parti strutturali di grosse dimensioni in titanio, leghe di alluminio e acciai legati speciali ad alto tenore di nichel come l’inconel. La struttura della macchina è ottimizzata per conferire massima rigidità alla struttura con minima massa. Il montante è ancorato alla struttura sia alle estremità sia al centro (trave continua). L’insieme assicura la massima rigidità, velocità, precisione.
Vi sentite pronti per affrontare i cambiamenti imposti da Industry 4.0?
Assolutamente sì. L’integrazione tra meccanica, elettronica e informatica, oggi più che mai necessaria in un mercato che chiede sistemi produttivi flessibili, è già una realtà consolidata per MCM. Sono 30 anni che ci stiamo preparando a questo passaggio attraverso lo sviluppo di servizi software che consentano un trattamento adeguato delle informazioni legate alla produzione e al processo.
A sinistra: zona di lavoro del centro MCM i.TANK 1300 a 5 assi, con tavola tilting; a destra: zona di lavoro del centro MCM i.TANK 1300 multitasking.