Esistono settori applicativi caratterizzati da esigenze altamente specifiche, come quello dell’automazione di navi posa tubi off-shore: in casi come questo, la flessibilità e la disponibilità di accessori tipiche dell’offerta Rittal possono veramente fare la differenza, supportando al meglio le esigenze di specialisti come RE.MAC.UT. Le piattaforme di armadi Rittal alla base dell’automazione del Castoro Otto.
di Eleonora Dolce
Nel 1952, all’epoca della sua fondazione, la RE.MAC.UT. di Rivoli, nei pressi di Torino, era un’azienda specializzata nella produzione e revisione di macchine utensili ad alta precisione (da qui il nome aziendale, acronimo di Revisione Macchine Utensili). Dal 1974, RE.MAC.UT. inizia invece un processo che la porterà a trasferire le sue attività e conoscenze tecnologiche in un ambito industriale molto specifico, ovvero quello dei sistemi e dei macchinari per la posa sul fondo del mare di tubi e condutture per gli impianti di trasferimento del greggio dalle piattaforme petrolifere ai posti di stoccaggio. Grazie ai grandi successi ottenuti in questo settore, RE.MAC.UT. è diventata oggi un’importante realtà nel mondo dell’off-shore, in grado di sviluppare i più avanzati equipaggiamenti in questo campo.
SEMPRE IN VIAGGIO
Proprio in virtù di questa esperienza, RE.MAC.UT. è stata incaricata da Saipem Eni Group delle attività di rimodernamento dei verricelli di posizionamento e della fornitura di tre tensionatori posa tubo. Castoro Otto, nave modello PLV destinata alla posa in acque poco profonde, da riva fino a una profondità di 170 m è dotata di tre tensionatori che servono alla posa di gasdotti o metanodotti. La nave si sposta lungo il percorso di varo con dodici verricelli, sei a poppa e sei a prua; grazie ad essi si posiziona dove vanno effettuate le saldature del tubo (12 m nel caso del singolo giunto o 24 m nel caso del doppio giunto): è quindi quasi costantemente in viaggio, impegnata in ogni parte del mondo in cui vi sia la necessità di installare nuove condutture, e non ferma mai in uno specifico porto. Una volta caricati a bordo della nave, i tubi destinati a far parte di oleodotti o metanodotti vengono posati tramite i tensionatori, dotati di cingoli in grado di tirare fino a 270 t sulle condutture e di posarle sul fondo del mare mantenendo costante il tiro richiesto dal progetto.
AUTOMAZIONE DEDICATA
Anche in questo campo, l’evoluzione tecnologica comporta periodicamente un’obsolescenza dei componenti installati a bordo della nave, facendo nascere l’esigenza di procedere al rimodernamento dell’automazione del Castoro Otto con nuove tecnologie. L’automazione utilizzata su di una nave come questa ha però caratteristiche molto specifiche, tali da rendere complesso il procedimento: basti pensare infatti all’impiego di correnti molto alte, tali da rendere indispensabile l’utilizzo di appositi interruttori e azionamenti di grossa taglia, e i vincoli che questo comporta nella scelta degli armadi da utilizzare. Armadi che non solo devono garantire una caricabilità elevata, ma che devono fornire punti di ancoraggio: gli interruttori in utilizzo non sono infatti provvisti di interassi da adattare a diversi armadi. In questo senso, la piattaforma di armadi TS8 di Rittal ha rappresentato una soluzione alle esigenze di RE.MAC.UT., grazie alla presenza di interassi nei quadri, alle piastre di montaggio con spessore 3 mm e alle sedici pieghe della lamiera in acciaio per la realizzazione dei montanti verticali (la media delle altre soluzioni si aggira intorno a nove), che garantiscono stabilità e resistenza superiori associate a una maggiore leggerezza, due livelli d’installazione (interno ed esterno) e la compensazione automatica del potenziale grazie ad elementi di fissaggio brevettati.
L’esperienza RE.MAC.UT. ha portato ha valutare in modo molto approfondito l’importanza di una ampia gamma di accessoristica: prima di questa applicazioni, infatti, la società ha avuto modo di provare quanto potessero influire negativamente sul lavoro una scarna e poco funzionale scelta di complementi. La bassa versatilità e possibilità di adattamento al montaggio dei componenti aveva infatti obbligato i tecnici a saldare e irrobustire gli accessori, adattando i sistemi con lavorazioni personalizzate e costose, per realizzare ex novo ciò che non si poteva costruire con gli accessori a catalogo.
Nella scelta degli armadi per l’automazione, quindi, la carpenteria Rittal è stata selezionata anche per la sua versatilità e capacità di assicurare una grande libertà di assemblaggio per i componenti particolari necessari a bordo. La versatilità dei sistemi permessa da Rittal ha consentito di ridurre al minimo le rielaborazioni sulle apparecchiature. Oltre alla disponibilità di una piattaforma di elementi universali facilmente integrabili, anche il sistema a chassis ha avuto un ruolo fondamentale nel consentire un allestimento flessibile e adeguato alle specifiche esigenze, non solo assicurando una ripartizione ottimale dello spazio interno, ma anche prestandosi a un utilizzo meno tradizionale: grazie all’impiego degli appositi dadi di fissaggio, infatti, i fori degli chassis sono stati sfruttati da RE.MAC.UT. come punti d’ancoraggio per la componentistica interna.
Sulla nave sono stati quindi installati sei armadi TS8 per alloggiare i sistemi di automazione e un quadro Ri4power, di forma costruttiva 1, per la gestione della distribuzione. In questi armadi, caratterizzati da una segregazione totale delle loro parti, sono presenti sistemi di distribuzione a sbarre in rame, studiati per combinare un’efficiente distribuzione dell’energia con la rapidità di montaggio e un miglior sfruttamento possibile dello spazio. Per la costruzione di una unità che controlla due motori in corrente continua, con una potenza di circa 1.600 A sono state “spese” 600 h. Grazie alla completezza degli accessori disponibili, gli operatori RE.MAC.UT. hanno potuto quindi predisporre i sistemi riducendo drasticamente il numero di lavorazioni aggiuntive e sfruttare le caratteristiche tecniche delle strutture di carpenteria per aumentare la velocità di allestimento delle soluzioni, risparmiando circa 60 h.
CHI È RITTAL
Rittal S.p.A. (www.rittal.it) è la filiale italiana del Gruppo Internazionale tedesco Rittal, leader mondiale nel settore degli armadi per quadri di comando, della loro climatizzazione, dei sistemi di allestimento per l’elettronica e dei componenti per la distribuzione di corrente elettrica. L’expertise maturata nel settore dell’automazione industriale ha portato Rittal ad affermarsi con successo anche sul mercato della trasmissione dati e delle telecomunicazioni: dai rack per server e networking al power management, dal raffreddamento locale del rack e delle CPU al monitoraggio e alla sicurezza fisica. Rittal è presente nel mondo con 19 impianti produttivi collocati in Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti, India, Cina e Canada e può contare su circa 11.500 collaboratori in tutto il mondo, 63 filiali, 70 divisioni internazionali, 150 centri logistici e di distribuzione. In Italia Rittal è presente con la sede principale a Vignate, in provincia di Milano, e con la filiale di Bologna, impiegando circa 100 collaboratori.