Pilz vanta una lunga tradizione nel settore dell’automazione industriale con un’attenzione particolare ai temi della sicurezza funzionale.
Lo sviluppo del panorama dell'automazione verso Industry 4.0 comporta sempre nuove sfide relative alla sicurezza e il mondo dell'automazione si fonde sempre più con quello dell'IT. A illustrare le nuove prospettive è Giovanni Sangiorgio, Product Manager per la famiglia di controlli di sicurezza di Pilz Italia.
di Anita Gargano
Con lo sviluppo di nuove prospettive per l’automazione, all’interno del progetto Industry 4.0, si rende necessaria l’unione di due mondi che sembrano contrapposti, quando si parla di protezione: l'automazione si fonde con l’Information Technology. “Nell’automazione e nell’informatica il termine sicurezza ha due significati distinti che però nell'ambito di Industry 4.0 si fondono completamente: da un lato la sicurezza funzionale delle macchine e dall’altro la protezione dei dati. La nuova sfida è coniugare le esigenze di Security e Safety perché la protezione dagli accessi indesiderati, la gestione dei carichi di dati in rete, il ripristino e la gestione delle situazioni di guasto della rete impattano direttamente sulla sicurezza funzionale delle installazioni”, spiega Giovanni Sangiorgio, Product Manager per la famiglia di controlli di sicurezza di Pilz Italia (www.pilz.it). “La nostra azienda sta portando avanti questo compito sulla base dell'esperienza maturata nei decenni nei settori dell'automazione e della sicurezza delle macchine”.
APPROCCIO MECCATRONICO
“Le moderne funzioni di comando e controllo di Pilz sono sviluppate per supportare i concetti di distribuzione e orientamento agli oggetti. I sensori e gli attuatori diventano quindi intelligenti e l'approccio adottato è di tipo meccatronico. Si riuniscono tutte le discipline coinvolte nel processo di produzione di una macchina: meccanica, tecnica di automazione e informatica”, continua Sangiorgio. “Industry 4.0 permette di realizzare strutture di sistema di livello elevato collegate in rete che coinvolgono numerose persone, sistemi IT, componenti di automazione e macchine. Questo scenario apre nuove sfide relative alla modularizzazione, al collegamento in rete e alla distribuzione di funzioni di controllo in subfunzioni sempre più specifiche”.
Con PSS 4000 di Pilz è possibile realizzare impianti con un approccio modulare e distribuito in rete: i macchinari condividono informazioni a livello globale in un unico progetto applicativo.
RISPOSTE CONCRETE
“Industry 4.0 per Pilz non rappresenta solo un progetto futuro ma è già parte integrante del processo produttivo. Nell'ambito della cosiddetta 'quarta rivoluzione industriale' è stata creata l'infrastruttura necessaria per attuare la produzione intelligente. Per esempio per il trasporto pezzi viene implementato un sistema intelligente sviluppato internamente che velocizza e semplifica il caricamento di circuiti stampati e le operazioni di saldatura. I portapezzi individuano il percorso autonomamente grazie a un chip RFID integrato, spostandosi dall’impianto di saldatura fino all'unità di montaggio”, prosegue Sangiorgio. “Un altro esempio: con il sistema di automazione PSS 4000 è possibile realizzare impianti secondo un approccio modulare e distribuito in rete con macchinari che condividono informazioni a livello globale in un unico progetto applicativo. L’integrazione fra sensori e attuatori intelligenti in sistemi di controllo distribuiti sarà sempre più spinta, fino a influenzare le architetture di controllo con logiche predittive basate sui dati pregressi e attuali”.
INTERAZIONI MIGLIORI TRA UOMO E MACCHINA
“La migliore interazione tra macchine e tra uomo e macchina è un altro degli obiettivi del progetto Industry 4.0. Le tecnologie di controllo del movimento in sicurezza interconnessi in modo sincrono e sicuro tramite Ethernet real time e le tecnologie di monitoraggio 3D con sistemi di visione avranno grande importanza. In risposta all’esigenza di monitorare in tre dimensioni lo spazio, Pilz ha sviluppato l’innovativo sistema di visione di sicurezza chiamato SafetyEYE, tecnologia che permette di migliorare l’ergonomia degli spazi di lavoro, l’interazione uomo-macchina oltre ad offrire funzioni avanzate di monitoraggio in rete ethernet”, spiega Sangiorgio. “SafetyEYE è molto più di un sensore: è la base di una tecnologia rivolta alla rilevazione tridimensionale di oggetti. Con SafetyEYE è possibile preservare l'intera zona pericolosa con un unico scudo protettivo tridimensionale concepito ad hoc. Con flessibilità e rapidità si possono configurare sul PC le aree da proteggere. Con un unico sistema, si possono può svolgere le funzioni di protezione, supervisione e controllo. In termini di Safety gli utenti possono trarre vantaggio dall'alta flessibilità con conseguenti miglioramenti sulla produttività, in termini di Security da un controllo con protezione all'accesso senza lacune. Abbiamo lanciato questo prodotto nel 2006 e ad oggi è un prodotto ancora unico nel suo genere”.
Giovanni Sangiorgio, Product Manager per la famiglia di controlli di sicurezza di Pilz Italia.
LE NUOVE FRONTIERE DELLA SICUREZZA
Se in casa Pilz il futuro è già realtà, a cosa sta lavorando il reparto R&D? “Flessibilità, migliore interazione uomo-macchina, ergonomia sono i principi imprescindibili per tutti i prodotti dell'immediato futuro, dando per scontato ovviamente un alto livello di sicurezza”, risponde Sangiorgio. “Se invece guardiamo a un futuro ancora un po’ lontano dai prodotti commercializzabili, per così dire a un obiettivo a lungo termine, credo che la sfida sarà realizzare sistemi di sicurezza indossabili, in grado di farsi riconoscere e comunicare con macchine, sistemi e altri operatori. Uno scenario del tutto nuovo che pone molte sfide e problemi da risolvere a livello di tecnologie da sviluppare. In casa Pilz ci stiamo già lavorando”.
Con SafetyEYE è possibile preservare l'intera zona pericolosa con un unico scudo protettivo tridimensionale concepito ad hoc.