Le rettificatrici per superfici piane della linea MAXI sono macchine di avanzata tecnologia, progettate e costruite da Delta per lavorazioni in serie, dove si richiedono elevata capacità produttiva, unitamente alla massima precisione e affidabilità. Il progetto interamente realizzato con moderni sistemi CAD è modulare e associa a trasversali massimi rettificabili di 775, 1.000 e 1.100 mm, longitudinali da 1.200, 1.500, 2.000, 2.500 e 3.000 mm. Tutte le MAXI sono caratterizzate da un’architettura a montante mobile (T-line) che assicura il rispetto costante e ripetitivo delle precisioni geometriche previste dalle norme di collaudo più restrittive. Il dimensionamento ottimizzato della macchina è il risultato di un’attenta analisi strutturale con il metodo degli elementi finiti, svolta in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Meccanica del Politecnico di Milano, seguita da una serie di prove sperimentali estensimetriche per l’individuazione delle sezioni più sollecitate. Le MAXI sono interamente costituite da strutture a doppia camera rinforzate con nervature di grosso spessore realizzate in fusioni di ghisa Meehanite stabilizzata e caratterizzate da un elevato coefficiente di smorzamento per conferire la massima rigidezza e stabilità al sistema. Le guide della testa portamola appoggiano per tutta la loro lunghezza e lungo tutta la corsa verticale su quelle del montante; quest’ultimo rimane per tutta la corsa a completo contatto con il basamento trasversale. Lo stesso discorso vale per le guide della tavola portapezzi che, anche a pendolamento longitudinale massimo, sono sempre in presa integrale con quelle del bancale che hanno una lunghezza più che doppia. Tutte le guide sia piane che a “V” sono inglobate nelle fusioni e sono rettificate per ottimizzare il sostentamento idrostatico che, presente su tutti gli assi macchina, determina la completa eliminazione degli attriti radenti, consentendo il massimo sfruttamento della potenza installata e permettendo nel contempo movimenti estremamente regolari in totale assenza di fenomeni di usura o di andamento a scatti, anche a bassissima velocità.
Il mandino, azionato da un motore a velocità variabile, con potenze da 15 a 18 kW in S1, è supportato anteriormente da un cuscinetto idrodinamico trilobato di tipo Mackensen, a usura zero, che assicura nel tempo la massima precisione geometrica e di lavoro. La linea mandrino, originale progetto Delta, è ancora oggi il punto di forza di tutta l’attuale produzione. L’unità CN gestisce funzionalmente la rettificatrice e, inoltre, visualizza e controlla tutti gli assi macchina. Il software dedicato consente la programmazione del ciclo automatico di rettifica mediante menu guidato. È anche disponibile un’unità di controllo CNC che consente un’automazione di livello superiore.
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