Un’alta resistenza alla manipolazione è garantita dagli interruttori di sicurezza codificati PSENcode univoci di PILZ Italia.
Le moderne macchine utensili sono dotate di funzionalità evolute che possono determinare pericoli per l’operatore. gli stessi costruttori di macchine si trovano a operare con utilizzatori esigenti che richiedono un elevato grado di sicurezza per i propri sistemi per produrre e che pongono un’attenzione particolare alle normative in materia. I dispositivi e il know-how di PILZ ben rispondono alle richieste dell’utenza.
di Daniele Montalenti
Il mercato delle macchine utensili italiano nell’ultimo anno ha subito un rallentamento degli ordini interni, non completamente controbilanciato dall’aumento dell’export. Dati alla mano, nella sua globalità il mercato delle macchine utensili naviga pressoché nella stazionarietà, registrando un incremento dello 0,3% nell’ultimo quarto trimestre 2016 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (ndr: dati su fonte UCIMU-Sistemi per Produrre). È in questo contesto che i vari costruttori italiani di macchine utensili si ritrovano a lavorare con utilizzatori sempre più esigenti, in quanto molto più focalizzati sulla sicurezza delle loro macchine, e con normative sempre più restrittive, al fine di garantire un livello adeguato di sicurezza.
TECNOLOGIA RFID SENZA CONTATTO
Già nel 2015 è stata introdotta la nuova norma EN ISO 14119 sui dispositivi di interblocco associati ai ripari. In tale normativa si sottolineano aspetti molto importanti tra cui la necessità di trovare delle misure per evitare l’elusione delle sicurezze dei ripari monitorati da dispositivo di interblocco, introducendo il concetto di blocco di sicurezza per quanto riguarda i dispositivi di interblocco con funzione di blocco. Il concetto di elusione delle sicurezze è un tema sempre più discusso negl’ultimi tempi e, in linea di massima, la tecnologia RFID permette di garantire alti livelli contro la manomissione. Gli interruttori di sicurezza codificati PSENcode di PILZ Italia (www.pilz.com/it), ad esempio, gestiscono il controllo dei dispositivi di protezione mobili tramite la tecnologia sicura RFID. Grazie alla loro caratteristica di alta codifica, il sensore e il suo attuatore sono legati in maniera univoca di modo che il sensore possa essere attivato solo e unicamente con quell’attuatore associato.
Tramite la soluzione PSENmlock è possibile avere il massimo livello di sicurezza per quanto riguarda le funzioni di sicurezza legate a sblocco e interblocco.
Altro concetto importante affrontato dalla norma EN ISO 14119 è quello relativo a serie di più dispositivi a contatto pulito: in sostanza, tramite il report tecnico TR24119 viene posto il problema correlato al mascheramento dei guasti nel momento in cui ci si trova con più ripari aperti contemporaneamente. Anche in questo caso, la famiglia PSENcode risolve il problema, in quanto è possibile mettere in serie tra loro più dispositivi tramite le loro uscite OSSD, garantendo il mantenimento del PL “e” della funzione di sicurezza.
SOLUZIONI SU MISURA
Molto spesso nelle macchine utensili si trovano parti in movimento con delle inerzie che potrebbero creare pericolo all’operatore. Nasce quindi l’esigenza di verificare in maniera sicura che tali movimenti siano terminati e, contestualmente, di poter sbloccare l’elettroserratura associata al riparo. Tramite la soluzione PSENmlock, sempre fornita da PILZ Italia, è possibile avere in un unico dispositivo il massimo livello di sicurezza per quanto riguarda le funzioni di sicurezza legate allo sblocco e all’interblocco, insieme alla possibilità della codifica univoca, fondamentale nelle applicazioni a rischio di elusione. Tramite il sistema configurabile PNOZ multi 2, con espansione motion monitoring PNOZm EF MM, è invece possibile controllare i movimenti, oltre a gestire le funzioni di sicurezza secondo la norma EN 61800-5-2, come, per esempio: il controllo dell’intervallo di velocità sicura SSR (Safe Speed Range); la gestione sicura della velocità SSM (Safe Speed Monitor); la direzione sicura del movimento SDI (Safe Direction); l’arresto operativo sicuro SOS (Safe Operating Stop); l’arresto in sicurezza SS1 (Safe Stop tipo 1): l’arresto in sicurezza SS2 (Safe Stop tipo 2).
PNOZ multi 2 assicura funzionalità di sicurezza “in motion” evolute.
Un’altro aspetto significativo è quello strettamente correlato alle modalità operative di utilizzo della macchina utensile: il progettista deve considerare delle modalità operative tali per cui l’operatore non sia “forzato” a eludere le varie sicurezze implementate e tali da garantire che l’accesso sia riservato solo a persone con un certo livello di formazione e conoscenza. Tramite il dispositivo PITmode è possibile disporre di cinque modalità di utilizzo della macchina utensile: modalità automatica, modalità di impostazione, modalità con intervento manuale in condizioni limitate, modalità con un controllo speciale e modalità di manutenzione. Grazie ai suoi LED, il modo operativo selezionato e il livello di autorizzazione possono essere visualizzati senza timore di manipolazione. PITmode può essere utilizzato per applicazioni fino a PL “d”, secondo la norma EN ISO 13849-1. Le autorizzazioni per l’accesso alla macchina possono essere controllate utilizzando la chiave RFID codificata: infatti, a ogni operatore viene dato l’accesso alle funzioni o modalità di funzionamento della macchina attribuite a lui. Livelli di autorizzazione individuali sono selezionati nel sistema di controllo della macchina, grazie al numero di identificazione della chiave, che viene trasmesso sulla base della tecnologia RFID senza contatto. ©TECN’È
Tramite il dispositivo PITmode è possibile disporre di cinque modalità di utilizzo della macchina utensile, con selezione sicura e livelli di autorizzazione garantiti.