Frédéric Vacher, Head of Innovation e Direttore del 3DEXPERIENCE Lab di Dassault Systèmes.
Frédéric Vacher, Head of Innovation e Direttore del 3DEXPERIENCE Lab di Dassault Systèmes, spiega come le imprese possono promuovere, gestire e capitalizzare l’innovazione.
di Alfredo Pennacchi
L’innovazione può assumere forme diverse. Può essere incrementale, come nello sviluppo di auto elettriche partendo dai modelli a combustibile fossile. Può essere dirompente, come Uber o Airbnb, nuovi paradigmi che sovvertono l’ordine costituito. Può essere rivoluzionaria, come l’iPhone o l’aspirapolvere Dyson, prodotti che sfruttano nuove tecnologie. L’innovazione può nascere all’interno di un’azienda o all’esterno e può riguardare prodotti, servizi, processi, modelli di business, persino intere città. Nuove scienze e nuovi materiali come il grafene, così come nuovi processi, come la produzione additiva e la stampa 3D, generano innovazione, oltre naturalmente all’evoluzione dei prezzi di materiali o commodity.
Per fare innovazione è necessario che le persone siano connesse, perché (escludendo pochi casi eccezionali) l’innovazione nasce dalla collaborazione. Questo concetto era già stato ben sintetizzato da Henry Ford, che disse: “Se tutti procedono insieme, allora il successo viene da sé”.
“Connettere le persone porta innovazione perché, se qualcuno ha un’idea, è possibile che qualcun altro abbia pensato alla stessa cosa. In un’organizzazione è controproducente e inefficiente che diverse persone e le loro idee restino separate. Quando tutti lavorano insieme, ad esempio utilizzando una piattaforma accessibile a tutta l’impresa, come la 3DEXPERIENCE Platform di Dassault Systèmes (https://www.3ds.com/it/), si generano efficienze e si favorisce la collaborazione fra i vari reparti. Con questo approccio alla digitalizzazione, le informazioni e le conoscenze finora isolati in compartimenti stagni vengono messe a disposizione di tutti, abbattendo le barriere fra reparti e persone. Nascono così nuove idee e si mettono cervelli e competenze diverse nelle condizioni di lavorare insieme, condividendo dati e idee”, dice Frédéric Vacher, Head of Innovation e Direttore del 3DEXPERIENCE Lab di Dassault Systèmes.
“Qualcuno pensa che sia meglio non fare innovazione, mantenere lo status quo. Io sono convinto, invece, che se non affrontiamo le grandi sfide dell’umanità, come il cambiamento climatico e l’urbanizzazione, in un contesto di diminuzione delle risorse disponibili, non risolveremo i nostri problemi. Le cose peggioreranno e la società passerà da una crisi all’altra. Dobbiamo fare di più con meno, perché le risorse non sono infinite. Dobbiamo quindi innovare se vogliamo non solo sopravvivere ma prosperare”.
Quando tutti lavorano insieme, ad esempio utilizzando una piattaforma accessibile a tutta l’impresa, come la 3DEXPERIENCE Platform di Dassault Systèmes, si generano efficienze e si favorisce la collaborazione fra i vari reparti.
I FRUTTI DEL PROGRESSO
“Quando si ripensa il concetto di ‘comunità’, e si abbattono le barriere fittizie fra i vari settori industriali, nascono innovazioni come le auto a guida autonoma di Google o i prodotti Apple, che migliorano e sostituiscono i loro equivalenti esistenti. Questo tipo di sviluppo crea valore e progresso. Ogni azienda può diventare un centro di innovazione se le persone sono connesse in modalità digitale. Poiché oggi è possibile fare collaborazione e innovazione aperta su scala globale, il progresso viene generato 24 ore al giorno per 7 giorni su 7, su un orizzonte più ampio e più velocemente”, spiega Frédéric Vacher.
“Le risorse tecnologiche di cui le aziende hanno bisogno per diventare innovative sono già disponibili, ma in molti casi la dirigenza è rimasta indietro. Quello che serve è un approccio basato su una piattaforma e un marketplace che consenta a tutti di accedere all’intelligenza collettiva, dall’amministratore delegato allo stagista, attingendo anche a risorse hardware come le macchine per prototipazione. Non è necessario cambiare le strutture direttive, ma i manager devono essere pronti ad accettare la scoperta, la disponibilità, lo sviluppo e la coltivazione di nuovi talenti. Per raggiungere questo scopo gli uffici delle risorse umane sono chiamati a svolgere un ruolo chiave per favorire la partecipazione delle persone ai progetti nei quali credono di poter dare un contributo significativo”.
“Il compito del management è capitalizzare questa situazione riconoscendo l’entusiasmo e il talento e validando i progetti. L’adozione di un’unica piattaforma aziendale sulla quale gestire l’innovazione collaborativa consente ai manager di partecipare al dibattito e individuare le idee che ispirano le persone e mostrano di avere un buon potenziale. Lavorando in questo modo, le nuove idee diventano valuta corrente per le aziende, consentendo loro di restare un passo avanti, fornire soluzioni e assicurarsi un vantaggio competitivo. Inoltre, le persone vengono ‘abilitate’ e messe nelle condizioni di creare maggior valore aggiunto al loro ruolo e all’impresa nel suo complesso, oltre ad avere l’opportunità di vedere riconosciuta la loro capacità di affrontare le sfide in modo proattivo”, afferma Vacher.
SBAGLIANDO S’IMPARA
Quando parlava dell’invenzione della lampadina, Thomas Edison diceva “Non ho fallito. Ho solamente provato 10.000 metodi che non hanno funzionato”. Spesso il fallimento viene deriso perché costa tempo, denaro e talvolta molto di più. Quando si fallisce nel mondo digitale, invece, si impara dagli errori in modo indolore. Le conseguenze non sono perdite o sprechi, bensì esperienze utili ed educative. “Gli errori possono diventare una risorsa per l’azienda se vengono commessi nel digitale. Ed essendo visibili a tutto l’ecosistema, saranno noti e quindi evitabili in futuro: difficilmente si ripeteranno gli stessi errori nel mondo reale. Il fallimento di un’idea sulla piattaforma 3DEXPERIENCE può essere un evento apprezzabile perché porta a nuovi approcci più dinamici. Diversi reparti possono interagire e collaborare ai progetti, apportando ciascuno le proprie competenze ed esperienze. La comunicazione che ne deriva favorisce il team building, incoraggia l’inventiva e consente alle persone di mostrare le loro vere capacità, passioni e competenze. Un altro aspetto che ho notato è il modo in cui le persone superano le differenze di età quando lavorano in digitale. La collaborazione intergenerazionale viene favorita, ad esempio, laddove addetti più anziani ed esperti si mescolano a giovani professionisti entusiasti, trasmettendo le rispettive conoscenze e metodologie”, dice Vacher.
L’adozione di un’unica piattaforma aziendale sulla quale gestire l’innovazione collaborativa consente ai manager di partecipare al dibattito e individuare le idee che ispirano le persone e mostrano di avere un buon potenziale.
EFFETTO DOMINO
“Questo tipo di interazione ‘social’ può essere alimentato da applicativi di progettazione CAD e simulazione, come quelli dei brand SOLIDWORKS e CATIA di Dassault Systèmes. Nelle fasi di sviluppo prodotto, produzione e altre aree come il marketing, i prodotti digitali possono essere ‘provati’ prima di essere realizzati fisicamente. Tutti possono capire il linguaggio universale del 3D e utilizzarlo nel loro lavoro. Con la realtà virtuale (VR) e aumentata (AR), questo linguaggio diventa immersivo e ancora più semplice e immediato”, afferma Vacher.
“Parallelamente al progresso digitale stiamo assistendo ad altri sviluppi tecnologici come la stampa 3D, che sono sempre più diffusi perché consentono alle aziende di realizzare prototipi in tempi veloci e con costi bassi. Questo è possibile perché non servono stampi o attrezzature e i prototipi stampati in 3D possono essere utilizzati per perfezionare le idee e testare le proprietà fisiche degli oggetti. Questo è un altro esempio che dimostra come ‘sbagliare al primo tentativo’ non abbia conseguenze negative, ma sia invece un impulso positivo all’innovazione, aiutando le persone a capire che cosa funziona e che cosa non funziona. La chiave per questa modalità di innovazione è la continuità digitale dall’idea iniziale, passando per la prototipazione, fino all’industrializzazione”, dice Frédéric Vacher.
Per utilizzare la tecnologia in questo modo servono, fra le altre cose, applicativi di simulazione come quelli del brand SIMULIA di Dassault Systèmes. Queste soluzioni offrono ai team una comprensione più chiara di fenomeni fisici complessi, ad esempio interazioni chimiche e sollecitazioni fisiche sui prodotti. Nel settore delle bioscienze si possono svolgere digitalmente attività di formazione e perfezionamento tecnico. “Il progetto Living Heart di Dassault Systèmes, ad esempio, riunisce ricercatori cardiovascolari, professori, costruttori di apparecchiature medicali, legislatori e cardiologi attorno a una simulazione realistica del cuore di un paziente basata sui dati personali specifici del paziente stesso. Trattandosi di un cuore digitale, non serve lavorare su animali o cadaveri per fare progressi nella comprensione del cuore umano e dei suoi meccanismi e per migliorare la cura della salute attraverso l’innovazione nella medicina personalizzata”, sostiene Vacher.
BENEFICI ECONOMICI
Non è sorprendente che le aziende che stanno facendo più progressi con questi metodi di lavoro siano le startup, grazie alla loro agilità e mentalità. Queste realtà hanno la spinta e lo spirito necessari per rompere gli schemi tradizionali. Le grandi aziende e le loro catene del valore hanno già intrapreso con la digitalizzazione il cammino verso l’innovazione, mentre il comparto delle piccole e medie imprese resta in gran parte escluso. Secondo la Commissione Europea, nell’UE ci sono oltre 23 milioni di PMI che rappresentano il 95% delle aziende. Questa categoria molto vasta ed economicamente rilevante deve fare innovazione come le altre. Per farlo si devono connettere al loro interno e con il mondo esterno, cambiando la visione del loro lavoro e adattandola alle condizioni attuali. “Una piattaforma aziendale è un trampolino perfetto per questo salto in avanti e, oggi, l’adozione di una piattaforma da parte di piccole aziende e organizzazioni in tutto il mondo può essere velocizzata e agevolata grazie al cloud. Condividendo ed ampliando la propria sfera d’azione in questo modo, il comparto delle PMI può fare innovazione sfruttando l’intelligenza collettiva e i processi digitalizzati. In Dassault Systèmes lavoriamo con centinaia di migliaia di aziende di tutte le dimensioni e in tutti i settori dell’industria e del commercio nei quali queste pratiche operative hanno portato cambiamenti positivi e innovazione avanzata”, spiega Vacher.
“La nostra società deve affrontare sfide senza precedenti. Dobbiamo costruire un mondo migliore per le generazioni presenti e quelle future. L’unico modo per farlo è operare nell’ottica della sostenibilità. Stiamo collaborando con diverse città nel mondo per capire le esigenze della moderna urbanizzazione e sviluppare soluzioni in grado di migliorare la vita degli abitanti delle città. Stiamo contribuendo allo sviluppo di aeroplani elettrici e collaboriamo con fornitori di energia e aziende manifatturiere di tutti i tipi per aumentare l’efficienza e ridurre l’impatto ambientale. La nostra missione è agevolare l’innovazione con nuovi applicativi e metodologie che coprono tutto il processo, dall’ideazione al riciclo e oltre”, afferma Frédéric Vacher.
“Ogni azienda può promuovere l’innovazione per sé stessa e per i suoi prodotti e servizi. Per farlo servono determinazione e mezzi. La tecnologia mette a disposizione i mezzi e, in molti casi, una strategia basata su una piattaforma unificata sostiene la determinazione. Perché, quando le persone si uniscono, succedono cose incredibili. È un modo di pensare diverso”.
FOCUS1: NOVE CONSIGLI PER PROMUOVERE L’INNOVAZIONE
- Considerate tutte le fonti di innovazione all’interno dell’organizzazione: interna, esterna e incrementale.
- Mescolate persone, competenze e conoscenze per generare nuove idee attraverso una piattaforma unificata.
- Acquisite idee innovative da tutti gli ambiti dell’impresa.
- La validità di un’idea dipende anche dal tempo: se necessario conservatela per il futuro.
- Abbattete le barriere fra le funzioni aziendali.
- Incoraggiate e gestite l’intelligenza collettiva adottando la tecnologia giusta.
- Abilitate le persone e incoraggiatele a imparare sbagliando.
- Create una comunità digitale sicura, “social” e inclusiva, affinché le persone possano valutare le idee insieme.
- La dirigenza deve concedere alle persone il tempo necessario per portare innovazione.
FOCUS2: UNA PIATTAFORMA DI BUSINESS
3DEXPERIENCE di Dassault Systèmes è una piattaforma di business per innovare a 360° e aiutare le aziende ad essere competitive nell’Experience Economy. Le aspettative dei clienti in termini di esperienze personalizzate sono in forte crescita. C’è una convergenza tra mondo virtuale e reale: nel virtuale si possono progettare e simulare non solo i prodotti, ma soprattutto le esperienze, per ottimizzarle e personalizzarle, portando così valore nel mondo reale. In quest’ottica è fondamentale dotarsi di una piattaforma per abbattere le barriere e abilitare la continuità digitale: dalla ideazione e progettazione, alla produzione, marketing e vendite.
Il punto di forza della tecnologia di Dassault Systèmes è far leva sulla convergenza tra reale e virtuale: nel mondo virtuale si possono immaginare, progettare, simulare e ottimizzare non solo nuovi prodotti e macchinari ma anche e soprattutto le esperienze di chi li utilizzerà nella realtà. Il principio è che il mondo virtuale non si sostituisce al mondo reale, ma lo arricchisce.
Le oltre 85 soluzioni – Industry Solution Experience – della piattaforma 3DEXPERIENCE sono state sviluppate per gestire le complessità specifiche di 12 diversi comparti industriali e favorire un’innovazione sostenibile attraverso l’adozione di best practice in ogni stadio dello sviluppo e dell’industrializzazione dei prodotti. ©ÈUREKA!
Il punto di forza della tecnologia di Dassault Systèmes è far leva sulla convergenza tra reale e virtuale.