Con tre Divisioni di prodotti, FANUC è la sola realtà nel suo settore a sviluppare e produrre internamente tutti i componenti principali. I risultati sono un’affidabilità eccellente e la soddisfazione dei clienti in tutto il mondo.
Chi ama il giallo tende al cambiamento e alla ricerca del nuovo, ha una passione per le invenzioni e fa della libertà di pensiero un valore irrinunciabile. Ed è questo il colore che rappresenta tutto il mondo FANUC (www.fanucfa.com/it-it/, www.fanucrobotics.it) multinazionale giapponese leader nell’automazione industriale, con oltre 2,4 milioni di CNC e 250.000 robot industriali installati in tutto il mondo. Nell’anno appena trascorso il “gigante giallo” ha aggiunto un ulteriore elemento di forza al gruppo: grazie alla fusione a livello europeo delle divisioni Robotics, Factory Automation e Robomachines ha dato vita a una realtà ancora più solida e forte, dall’identità condivisa. Guidati dalle parole di Marco Ceribelli e di Duilio Tissino, rispettivamente Managing Director delle Divisioni Factory Automation e Robotics di FANUC Italia, compiamo un viaggio in questa grande impresa per capire come sta cambiando. Anche nel nostro Paese.
di Fiammetta Di Vilio
Nei confini allargati del mercato globale gli utilizzatori di macchine industriali chiedono soluzioni eccellenti e servizi di sempre più elevata affidabilità. Fin dal 1956 FANUC (www.fanucfa.com/it-it/ - www.fanucrobotics.it/it/), nata a Yamanashi, ai piedi del Monte Fuji, per opera del Dottor Seiuemon Inaba, fondatore e Presidente onorario, che ha contribuito allo sviluppo della macchina utensile e in particolare ha svolto un ruolo da pioniere nella progettazione e creazione di unità di controllo numerico, ha innescato cambiamenti epocali nel mondo manifatturiero. Protagonista di primo piano nella rivoluzione della produzione industriale, passata dall’impiego di sistemi stand alone a linee completamente automatizzate, FANUC si è costantemente distinta per alcuni principi fondamentali, che esprimono un modo unico e originale di stare sul mercato: precisione, rigore, perfezionismo sono elementi costitutivi di una visione fondata sulla qualità dell’organizzazione, la professionalità delle persone, l’eccellenza dei prodotti. Competenza, efficienza, flessibilità e tempestività nelle risposte ai clienti sono le chiavi del suo successo mondiale.
A dispetto del periodo di crisi, per il “gigante giallo” il 2012 è stato un anno ricco di risultati eccezionali. Oggi, la multinazionale giapponese è costruttore leader nell’automazione industriale con oltre 2,4 milioni di CNC e 250.000 robot installati in tutto il mondo. Oltre a potenziare la propria capacità produttiva, nell’anno appena trascorso l’azienda ha inaugurato una nuova fase della propria storia nel vecchio continente. Dopo oltre vent’anni di coesistenza con attività commerciali separate, le tre Operation attive a livello europeo, FANUC Robotics (robot industriali), FANUC Factory Automation (automazioni, CNC, sistemi e unità di controllo) e FANUC Robomachines (centri di lavoro Robodrill, presse elettriche a iniezione per stampaggio Roboshot e macchinari per erosione a filo Robocut) sono state fuse in un’unica entità, battezzata Fanuc Luxembourg Corporation (FLC) e affidata al CEO Olaf C. Gehrels. Una mossa che ridisegna non solo i lineamenti societari dell’azienda, ma le dinamiche stesse e le caratteristiche del mercato dell’automazione industriale. Basti pensare che il gruppo, in “scala” europea, ha all’attivo circa 850 dipendenti con un fatturato annuo consolidato pari a 600 milioni di euro. Grazie alle tre Divisioni di prodotti, FANUC è l’unica azienda del settore in grado di ideare, sviluppare e fabbricare internamente tutti i componenti core. Ogni particolare, hardware e software, è rigorosamente validato da processi ottimizzati.
Abbiamo chiesto a Marco Ceribelli, Managing Director della Divisione Factory Automation Italia, e a Duilio Tissino, Managing Director della Divisione Robotics Italia, di raccontarci la nuova avventura: dal prossimo marzo anche le due realtà nazionali si riuniranno in un’unica prestigiosa sede ad Arese, alle porte di Milano.
“L’integrazione delle nostre società ha dato origine a una sinergia totale. I clienti potranno beneficiare di un team più numeroso ed efficiente”, afferma Marco Ceribelli, Managing Director della Divisione Factory Automation Italia.
CNC, UNA LEADERSHIP INDISCUSSA
FANUC FA Italia è entrata a pieno diritto nel novero di quelle imprese eccellenti che hanno fatto propri i principi del Company Wide Quality Control. La sua presenza sul mercato nazionale è decisamente dominante, con un installato di circa 60.000 controlli sul territorio italiano e un service composto da 31 persone a diretto contatto quotidiano con i clienti. Sistemi di controllo, azionamenti, motori e sistemi laser CO2: l’ampia gamma di soluzioni offerte è il risultato di una filosofia costruttiva focalizzata sui concetti di performance, compatibilità e affidabilità. Fondata nel 1987, la filiale era gestita originariamente da manager giapponesi fino al 1991. Marco Ceribelli è stato il primo tecnico italiano giunto in azienda in quell’anno ed oggi è il Managing Director: “Gli ingenti investimenti di FANUC in R&D hanno potenziato l’evoluzione tecnologica, che non ha mai perso di vista la necessità di assicurare risposte concrete ai bisogni dei costruttori e degli utilizzatori di macchine utensili. La nostra equipe ha sempre lavorato in collaborazione con i clienti, garantendo loro la migliore assistenza nella creazione di macchine innovative e produttive. Con una quota di mercato superiore al 60%, siamo in grado di raggiungere gli obiettivi più audaci grazie a un management fondato sul consenso. Il nostro successo si misura con la qualità del prodotto e di servizi globali. Le politiche di FANUC in materia di R&D si possono riassumere in maggiore affidabilità, riduzione di costi e minor numero di componenti”.
ROBOTICA, AVANTI TUTTA!
Se la leadership nel settore dei CNC è un dato acquisito, quella dei robot industriali è invece una tradizione che si rinnova, è una conquista costante degli ultimi anni di cui Duilio Tissino, Managing Director di FANUC Robotics Italia, va particolarmente fiero. Fondata ad Arese nel 1990 e incaricata di rappresentare il gruppo sul mercato italiano, greco e turco, l’azienda ha seguito un trend di continuo sviluppo, acquisendo una profonda conoscenza dei vari settori in cui opera.
“Basta una rapida occhiata al grafico delle vendite nella sola Europa per capire che tipo di evoluzione FANUC sta vivendo nel comparto: 3.600 robot venduti nel 2009, 4.500 nel 2010 e oltre 7.000 nel 2011, con un obiettivo di 14.400 unità nel 2014. La popolarità e diffusione dei robot sono cresciute inesorabilmente. Del resto, il ventaglio di applicazioni si allarga sempre di più e, con la domanda più estesa in ambito impiantistico, la richiesta si è moltiplicata in maniera esponenziale. L’abilità sta nella capacità di garantire soluzioni ad hoc per un mercato in espansione. Il nostro personale tecnico è giovane, dinamico e altamente qualificato, in grado di fornire un servizio di supporto pre e post-vendita completo”.
Il “gigante giallo”, che ha costruito recentemente una nuova fabbrica in Giappone, assicura la gamma di robot più ampia per rispondere adeguatamente alle esigenze diversificate dei molteplici comparti industriali. “Di facile integrazione, flessibili, dedicati alle molteplici richieste d’automazione del mondo industriale, i robot FANUC sono sempre più essenziali nei processi di automazione delle nostre imprese”, spiega Tissino.
La multinazionale giapponese è oggi costruttore leader nell’automazione industriale con oltre 2,4 milioni di CNC e 250.000 robot installati in tutto il mondo.
UNITI E PIÙ FORTI
Anche le due società FANUC FA Italia e FANUC Robotics Italia opereranno presto riunite nel sito di Arese. Quali sono le motivazioni e quali vantaggi porterà questa fusione? “Alla fine del 2009 si concluse, dopo 23 anni, la joint venture con General Electric. In base all’accordo, FANUC ha mantenuto le operazioni globali nel comparto CNC e, quando l’automazione industriale è tornata al 100% sotto il controllo della nostra multinazionale, è stato possibile realizzare la fusione tre le diverse divisioni, già pianificata da tempo. La decisione è stata la conseguenza di un’evoluzione naturale: FANUC ha colto l’opportunità di dare vita ad un nuovo grande gruppo europeo, con una forte identità condivisa. Insieme siamo ancora più solidi e possiamo crescere ulteriormente: possiamo abbattere le barriere fra le vecchie strutture per sfruttare tutto il potenziale umano e tecnologico a disposizione, garantendo al tempo stesso ai clienti un servizio migliore e completo in ogni angolo del mondo”, spiega Tissino.
“Nel corso degli anni, i mercati e gli scenari sono radicalmente cambiati e le due realtà si sono espanse ulteriormente. Oggi, uniti, siamo l’unico supplier in grado di proporre un’automazione integrata e globale di CNC, robot industriali e robomachine: siamo gli unici ad offrire soluzioni complete per un’automazione più flessibile e intelligente”, commenta Ceribelli.
“L’integrazione delle nostre società ha dato origine a una sinergia totale. I clienti potranno beneficiare di un team più numeroso ed efficiente, oltre che delle molteplici condivisioni, quali il know-how, un’assegnazione degli addetti mirata e una rete di servizi capillarmente diffusa”, continua Marco Ceribelli. “La forza strategica di tale operazione sta nel fatto che le due aziende sono simili per dimensioni, fatturato, organico. E siamo entrambi leader nei settori in cui operiamo, con l’ulteriore vantaggio che le diverse aree applicative sono perfettamente complementari, con la possibilità di condividere il parco clienti. Mentre nel passato il mondo delle macchine utensili costruiva in grandi serie, oggi le aziende eccellenti del vecchio continente si concentrano sulla realizzazione di sistemi per produrre personalizzati, su misura, ad alto valore tecnologico. Il robot è diventato quindi un componente essenziale nella produzione: non è più un asservimento occasionale, ma è parte della macchina e dell’impianto”.
PAROLA D’ORDINE FLESSIBILITÀ
“Sono convinto che i progettisti delle industrie italiane siano i migliori nel rispondere adeguatamente alle mutate esigenze di mercato”, spiega Tissino. “Sono molto flessibili e dotati d’inesauribile curiosità, di una grande capacità di sperimentare, inventare, innovare, adattandosi facilmente a situazioni nuove. FANUC Robotics Italia ha raggiunto e mantenuto la leadership proprio perché sa presentarsi a questa tipologia di clienti come ‘propositore’ di idee innovative, sviluppando nuovi prodotti per rispondere a nuove esigenze”.
“La flessibilità è un must importante. Il cliente italiano, in particolare, è sempre stato molto interessato all’evoluzione tecnologica, perché l’utilizzatore di macchine, nel nostro particolare tessuto imprenditoriale, è ‘obbligato’ a tenere il passo con soluzioni avanzate per restare competitivo sul mercato. Dalla grande impresa automobilistica o aerospaziale fino al piccolo terzista, l’utente finale di tutti i prodotti FANUC è molto diverso per tipologia di applicazione e dimensione; la flessibilità e adattabilità delle risposte costituiscono quindi un importante punto di forza della nostra realtà”, afferma Ceribelli.
“Ogni crisi contiene in sé opportunità di miglioramento. Un’azienda dovrebbe ripensare oggi alla propria strategia di prodotto, ricercando nuovi mercati e nuove soluzioni. Proprio in un momento storico come questo, lo sviluppo di nuove macchine è ancora più importante. Noi cerchiamo di assistere i clienti nel miglior modo possibile affinché escano dalle difficoltà più forti di prima”.
“Il mercato della robotica in Italia sa vivendo negli ultimi anni un
vero e proprio ‘Rinascimento’. Il nostro Paese è ai vertici per
diversificazione applicativa dei robot industriali”, sostiene Duilio
Tissino, Managing Director della Divisione Robotics Italia.
PER OGNI SETTORE APPLICATIVO
“Il mercato della robotica in Italia sa vivendo negli ultimi anni un vero e proprio ‘Rinascimento’. Il nostro Paese è ai vertici per diversificazione applicativa dei robot industriali”, spiega Tissino. “Prendiamo come esempio il comparto del Packaging, dove è stato possibile realizzare innovazioni rivoluzionarie nel panorama del confezionamento e del fine linea. Le esigenze del settore non permettono di impiegare i classici antropomorfi nati per la saldatura o la manipolazione. Per questo FANUC ha per prima sviluppato una gamma specifica che risponde perfettamente alle esigenze particolari del mercato, aprendo così nuove frontiere nella riduzione dei costi, nell’ottimizzazione degli spazi e nell’accrescimento della produttività e della flessibilità degli impianti: i robot pallettizzatori della serie M-410iB. Nel mondo globalizzato, il livello di automazione diventerà un fattore distintivo importante per la competitività della produzione europea rispetto ai concorrenti dei mercati a basso costo del lavoro. Le macchine utensili equipaggiate con robot intelligenti rappresentano il futuro dell’Europa: grazie a loro i clienti potranno incrementare significativamente prestazioni e produttività”.
“Molti dei prodotti finiti o degli oggetti utilizzati nella vita quotidiana sono fabbricati, imballati, processati con tecnologie FANUC: siamo in grado di offrire esattamente ciò che occorre per qualunque lavorazione, materiale, industria o mercato. È qui la nostra forza”.
Con una rete globale di sedi in Europa, America, Asia, Africa, l’azienda è in grado di supportare localmente i clienti a livello tecnico, commerciale, logistico, di assistenza.
UN FUTURO SOSTENIBILE
Come si sta muovendo FANUC nell’ambito delle tematiche ambientali? “La tendenza è quella di dedicarci al mercato delle macchine utensili proponendo soluzioni sempre più efficienti anche dal punto di vista del risparmio energetico. La nuova organizzazione ci consentirà di rafforzarci, assicurando un’assistenza migliore anche per questi aspetti”.
“La nostra filosofia si basa sul rispetto della natura e sull’impegno a lasciarla così come l’abbiamo trovata. Ciò significa non abbattere un singolo albero, andare oltre i soliti standard e regolamenti a tutela dell’ambiente, riciclare il più possibile e contenere sprechi e rifiuti. Non è solo una policy aziendale, ma è un fatto che FANUC stessa vive attivamente ogni giorno nella propria organizzazione produttiva. La casa madre giapponese è insediata alla base del Monte Fuji, contornata da foreste e laghi a un’altitudine di 1.000 m, ed è un preciso impegno aziendale preservare le bellezze naturali”.
UNA STORIA DI SUCCESSI
FANUC vanta una storia di successi che abbraccia gli ultimi 50 anni. FANUC City si trova ai piedi del monte Fuji, nei pressi del lago Yamanaka, e occupa 1,5 milioni di m2 con tutti gli stabilimenti, 12 centri di R&D, amministrazione, alloggi per il personale, strutture per il tempo libero e una clinica per i dipendenti e le famiglie. L’esperienza nell’automazione di fabbrica e nella robotica è concretamente applicata negli impianti di produzione, dove vengono eseguiti processi esclusivi con un elevatissimo livello di automazione: vengono impiegati oltre 2.000 robot 24 ore su 24. Ogni mese si producono fino a 30.000 sistemi CNC, 250.000 motori asse e mandrino, 5.000 robot, 5.000 robomachine. Altri fattori distintivi sono l’affidabilità, la funzionalità, le prestazioni e la facilità d’uso dei prodotti. Il forte impegno nella Ricerca e Sviluppo permette di sviluppare soluzioni innovative e imporre nuovi trend: per essere un punto di riferimento in un mercato che cambia è indispensabile una continua e costante innovazione di prodotto.
Ogni mese, FANUC produce fino a 30.000 sistemi CNC, 250.000 motori asse e mandrino, 5.000 robot, 5.000 robomachine.