Dai servomotori ai sistemi di controllo, fino ai CNC e alle interfacce uomo-macchina, KEBA sviluppa hardware e software per l’automazione industriale che possono dar vita a soluzioni altamente personalizzate.
Innovare oggi significa avere capacità di pensiero creativo, flessibilità e capacità di ascolto. KEBA, il Gruppo austriaco che da oltre 50 anni realizza soluzioni per l’automazione, ha saputo sviluppare con successo un approccio di questo tipo.
di Riccardo Oldani
L’incrocio tra la necessità di automatizzare e la velocità sempre più frenetica dell’innovazione impone a tutte le aziende del manifatturiero di trovare partner capaci di essere al passo con i tempi delle trasformazioni tecnologiche ma anche di pensare fuori dagli schemi. Moltissime imprese della meccatronica italiana, dai produttori di macchine speciali agli integratori di sistemi, hanno saputo sviluppare queste capacità e cercano interlocutori con la loro stessa velocità di passo, con cui sviluppare soluzioni adatte alle esigenze della produzione: sistemi flessibili adattabili a diversi settori produttivi, interfacce intelligenti e capacità di analisi di dati sostenuta dall’intelligenza artificiale.
Filip Miermans, Head of Marketing and Communications di KEBA Industrial Automation.
SAPER ASCOLTARE
KEBA è un’azienda che possiede questo DNA. Da oltre 50 anni il Gruppo, nato in Austria, segue il motto “Automation by Innovation”, l’automazione attraverso l’innovazione, in un modo che non riguarda soltanto i suoi prodotti, ma tutta l’organizzazione. Dai servomotori ai sistemi di controllo, fino ai CNC e alle interfacce uomo-macchina, l’azienda sviluppa soluzioni hardware e software per l’automazione industriale, ma anche per i servizi, per la logistica e per il settore energetico, in modo quasi sartoriale, tagliato cioè su misura delle necessità dei clienti.
Tutto si basa su una filosofia “dell’ascolto” che si discosta molto dall’approccio di altri fornitori di sistemi di innovazione, più orientati a imporre le proprie soluzioni.
Come si sviluppa questo processo? Ne abbiamo parlato con Filip Miermans, Head of Marketing and Communications, e con Aldo Bucci, Managing Director della filiale italiana del Gruppo.
KeDrive D3 è la soluzione KEBA completa di hardware, software e service per il controllo di applicazioni multiasse. Compatto, potente, efficiente nei consumi, integra anche le tecnologie di safety.
LA VOCE DEL CLIENTE
“KEBA”, ci spiega Miermans, “è riconosciuta come un partner più che un fornitore. Incoraggiamo sempre i nostri clienti a confrontarsi apertamente con noi. Chiediamo loro quali sono i punti critici o i problemi che si trovano ad affrontare e ascoltiamo ciò di cui hanno realmente bisogno, invece di offrire soluzioni standard che possono coprire solo in parte le loro esigenze. Quanto più li ascoltiamo, tanto più comprendiamo realmente quanto si aspettano da noi. E quando iniziamo lo sviluppo di nuovi prodotti, è nostra consuetudine coinvolgere i nostri clienti in un’attività che chiamiamo ‘voice of customer’ per ottenere input e feedback da ognuno di loro”.
KeWheel è un esempio dell’attenzione posta da KEBA nello sviluppo delle interfacce uomo-macchina. È un comando rotativo configurabile che rende facile e immediata l’interazione con i pannelli di controllo.
SOLUZIONI INDIVIDUALI
Questa strada porta inevitabilmente a soluzioni uniche, ‘individuali’, un valore su cui KEBA insiste molto. “Oltre a coinvolgere i nostri clienti nello sviluppo della nostrapiattaforma di prodotti standard, offriamo loro la possibilità di personalizzarli in base alle loro esigenze. Un esempio sono i nostri terminali operatore KeTop, per i quali oltre a customizzare la tastiera e il design possiamo anche offrire lo sviluppo del case esterno, in modo da rispondere a specifiche esigenze di ergonomia legate all’utilizzo. Come avviene nel caso dei ‘teach pendant’ per i robot. Anche la nostra piattaforma di automazione KemroX è stata concepita all’insegna della modularità e dell’individualità: i nostri clienti possono utilizzare i moduli hardware e software di cui hanno bisogno per ogni singola applicazione, grazie all’apertura che la piattaforma consente”.
I Real Time Widget possono dare ai pannelli di controllo tutte le funzionalità desiderate, anche eliminando i comandi analogici, pur mantenendo la sensazione fisica del loro azionamento grazie alle tecnologie aptiche sviluppate da KEBA.
ORGANIZZAZIONE IN CELLE
Questo è possibile anche perché KEBA ha adottato un’organizzazione del lavoro particolare, strutturata in celle, in team di lavoro specializzati su specifici settori, di cui arrivano a conoscere le esigenze in maniera approfondita. Gli esperti dell’azienda possono appartenere a più di una di queste celle e ricoprire ruoli diversi a seconda dei loro punti di forza, in modo da favorire una diffusione trasversale di conoscenze. “In oltre 50 anni”, osserva Bucci, “abbiamo imparato che il successo dipende dalla nostra capacità di fare le cose in modo diverso da come ci si aspetterebbe da un’impresa industriale. Ci siamo consapevolmente allontanati da strutture e gerarchie rigide, abbiamo messo in discussione le consuetudini organizzative e abbiamo così creato una cultura aziendale molto speciale, caratterizzata dalla fiducia, che rende possibili vere innovazioni e un lavoro auto-responsabile”. Un pensiero ‘laterale’ o ‘out-of-the-box’, insomma, quello che a tutti i livelli, ormai, è considerato il più efficace nel generare creatività, in qualunque ambito venga applicato: artistico, filosofico, scientifico o dello sviluppo tecnologico.
Aldo Bucci, Managing Director della filiale italiana di KEBA.
INTELLIGENZA NELLE SOLUZIONI
La conoscenza delle esigenze dei vari comparti rende possibile lo sviluppo di soluzioni veramente utili. Per esempio, oggi le aziende del manifatturiero che affrontano la transizione digitale vivono la duplice esigenza di formare il personale storico che ha contribuito alla loro crescita, spesso cresciuto in un mondo analogico, e di inserire nuove leve di addetti nativi digitali. I pannelli di controllo e le interfacce uomo macchina devono quindi essere facili da utilizzare per tutti questi lavoratori. KEBA da tempo ha sviluppato tecnologie aptiche per le interfacce, in grado cioè di ‘restituire’ segnali percepibili con il senso del tatto, così come avveniva con le tastiere dei vecchi controlli numerici o con leve e manopole di controllo. “Negli ultimi anni abbiamo messo a punto”, dice Bucci, “tecnologie aptiche proprietarie come i ‘Real Time Widget’, il ‘force feedback touch’ o il comando rotativo configurabile ‘KeWheel’, che consentono di rimuovere i tasti fisici dalle interfacce di comando delle macchine pur mantenendo la sensazione fisica del loro azionamento. Con queste soluzioni una parte del monitor multitouch può essere dedicata ai tasti operativi di una macchina e permetterne così una rapida personalizzazione, senza bisogno di intervenire sull’hardware”. Soluzioni come questa rendono possibile ai produttori di macchine o di linee automatizzate di realizzare a loro volta soluzioni su misura per le esigenze dei loro clienti. Lo stesso vale, continua Bucci, “per lefunzioni innovative per il condition monitoring, che non rendono necessaria l’installazione di sensori aggiuntivi sulle macchine perché sfruttano quelli già presenti nei motori e nei drive”.
Bernhard Lehner, responsabile Innovation di KEBA Industrial Automation.
DAI DATI ALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
In questo modo, soluzioni innovative di controllo, raccolta e analisi dei dati possono essere facilmente installate in modelli già esistenti senza doverli reingegnerizzare o senza incrementarne i costi a causa dell’ampliamento della sensoristica.
Tutto, poi, è concepito per essere scalabile, come per la piattaforma software Kemro X, che può crescere con le esigenze dei clienti grazie alla possibilità di aggiungere moduli in un progetto anche in un secondo momento.
La possibilità che queste nuove tecnologie aprono nella raccolta e analisi dei dati hanno poi proiettato KEBA nel mondo dell’intelligenza artificiale. “Stiamo sviluppando”, dice Filip Miermans, “un modulo IA di elaborazione locale, al momento disponibile sotto forma di un development kit e in fase di test presso alcuni nostri clienti”.
Realizzare una soluzione di intelligenza artificiale per le imprese manifatturiere non è però così scontato. Quali sono i vantaggi? In quale modo possono essere ottenuti al meglio? Come possono essere recepiti e utilizzati dal personale? Su questi punti ci risponde Bernhard Lehner, responsabile Innovation di KEBA Industrial Automation. “Nell’automazione tradizionale”, osserva, “il lavoro viene svolto con programmi complessi e codificati e ogni modifica dell’applicazione richiede la riprogrammazione da parte di esperti. L’intelligenza artificiale facilita invece l’adattamento di un processo ai cambiamenti, riducendo lo sforzo necessario a queste modifiche e, quindi, le interruzioni necessarie ad attuarle”.
Il confronto con gli esperti di KEBA consentono agli sviluppatori di macchine e di linee automatizzate di disporre di soluzioni di automazione su misura anche per quanto riguarda l’ergonomia di comandi e controller.
OLTRE I LIMITI DEGLI ALGORITMI
Le applicazioni dell’intelligenza artificiale nell’industria sono già tante, e vanno dai sistemi di autoapprendimento e autoadattativi dei robot a quelli delle macchine, utilizzati sia per la manutenzione predittiva sia per il miglioramento costante dei cicli. Applicazioni che richiedono una simultaneità tra la raccolta dei dati e la loro elaborazione dalla parte degli algoritmi. “Noi di KEBA”, prosegue Lehner, “lavoriamo da tempo su questo tema e per questo riteniamo necessari, oltre alle soluzioni basate sul cloud, anche sistemi Edge di elaborazione locale. Che insieme a prestazioni in tempo reale assicurano anche la protezione e la sovranità dei dati, oltre alla loro pronta disponibilità. Il nostro impegno, tra l’altro, è indirizzato a superare gli attuali limiti di uso dell’intelligenza artificiale nelle aziende manifatturiere, che spesso non possono avere competenze specifiche o personale specializzato come i data scientist e fanno fatica a trovare un’assistenza qualificata o applicazioni adatte alle loro esigenze”.
OBIETTIVO PLUG & PLAY
L’obiettivo, in definitiva, è realizzare anche in questo ambito soluzioni “plug & play”, come KEBA propone abitualmente per tutti i suoi prodotti, e non solo quelli per l’automazione industriale, ma anche le wall box per la ricarica di veicoli elettrici o gli ATM cash recycler per il prelievo e il deposito di contante, noti per la loro facilità d’uso. “La piattaforma aperta di automazione Kemro X”, conclude Bucci, “è per esempio basata su sistema operativo Linux e sulla comunicazione real time EtherCAT. I moduli software si possono aggiungere come si fa con le app di uno smartphone, anche quelli di terze parti come le librerie ROS, i protocolli di comunicazione OPC/UA e utility tool come InfluxDB, Grafana o Node-Red”. ©ÈUREKA!
KeTopSafe Wireless si basa su una “connection box” che assicura la connessione wireless sicura di macchine o sistemi con terminali portatili, come i teach pendant.