Cobot della nuovissima serie D-Bot di Delta Electronics, interamente prodotto in Europa per le esigenze dell’industria continentale. Adotta soluzioni tecnologiche avanzate, come il sistema di sicurezza Reflex Safety.
Con una serie di innovazioni, Delta Electronics rafforza la sua offerta di partner tecnologico in grado di rispondere a tutte le necessità degli OEM. Novità assoluta, i robot collaborativi D-Bot e le soluzioni per l’IIoT, PLC e PC industriali.
di Riccardo Oldani
Li abbiamo visti per la prima volta durante la fiera SPS Italia di Parma, alla fine di maggio 2024 e, per chi è appassionato di robotica e di automazione come noi, ci sono parsi subito particolarmente eleganti nella loro luccicante livrea bianca e blu. Ma, al di là dell’aspetto estetico, i D-Bot, la nuova serie di robot collaborativi lanciata sul mercato da Delta Electronics all’ultima Hannover Messe, e proposti in anteprima in Italia durante la fiera di Parma, costituiscono un’importante novità tecnologica, sviluppata dai tecnici della multinazionale taiwanese con un occhio attento alle esigenze del mercato.
I sei modelli coprono un ventaglio di payload da 6 kg a 30 kg, e arrivano a uno sbraccio di 1.800 mm, a una velocità di 200 gradi al secondo e a una precisione propria dei più avanzati robot industriali, ± 0,02 mm. Ma, soprattutto, si integrano in un vastissimo portafoglio di soluzioni per l’automazione industriale per cui Delta è ben nota, soprattutto nel mercato degli OEM e degli integratori di sistemi, suoi clienti d’elezione.
Robot articolato a sei assi DRV90L di Delta: compatto, con uno sbraccio di 900 mm e una capacità di carico di 7 kg, è adatto per applicazioni di saldatura, assemblaggio, incollaggio, palettizzazione, ispezione e carico/scarico macchine.
UN MERCATO ENORME
È Michael Mayer-Rosa, Senior Director IABG EMEA di Delta Electronics, a fornirci i dettagli sulla nuova famiglia di robot collaborativi. “Li abbiamo sviluppati”, dice, “basandoci sulla nostra solida esperienza in robotica, soprattutto nell’ambito dei robot articolati e SCARA, che produciamo già da qualche anno. Dal Covid-19 in avanti, però, abbiamo riscontrato una forte attenzione verso i robot collaborativi. Ci siamo allora impegnati nello sviluppo dei nostri D-Bot partendo dalle nostre competenze in automazione e su applicazioni in cui le persone lavorano a stretto contatto con le macchine e richiedono pertanto facilità di utilizzo e sicurezza”.
“Noi per il mercato europeo abbiamo sviluppato un know-how unico nelle soluzioni di asservimento alle macchine, assai richieste dalle aziende di medie dimensioni, con un fatturato medio di 150 milioni di euro l’anno, che costituiscono un bacino potenziale di clientela vastissimo, stimato in 23 milioni di realtà in tutto il continente”.
Si tratta di imprese che in molti casi hanno un parco macchine datato, gestito e alimentato da persone appartenenti a una generazione matura di lavoratori. “Addetti”, ricorda Mayer-Rosa, “che entro pochi anni andranno in pensione senza la prospettiva di essere sostituiti da personale di pari competenze. Alcune stime ipotizzano entro il 2050 un fabbisogno in Europa di 95 milioni di lavoratori di questo tipo. Un problema a cui dobbiamo pensare fin da subito. I nostri D-Bot sono una possibile risposta. Ma non solo. Nell’asservimento macchina, per esempio in settori come la lavorazione dei metalli, l’industria della plastica, il food o il packaging, ai cobot è richiesto continuamente di ‘entrare’ nelle macchine, per esempio per operazioni di carico e scarico. Devono quindi essere protetti e sicuri ed è per questo che sono tutti dotati di protezione IP66 e di protocolli di sicurezza avanzati”.
La sede di Delta Electronics in Europa, a Helmond, nei Paesi Bassi, alle porte di Eindhoven. Si trova all’interno dell’Automotive Campus, luogo di sviluppo di tecnologie per la mobilità intelligente e sostenibile.
APPLICAZIONI IN TOTALE SICUREZZA
Dove altro possono essere impiegati i nuovi cobot di Delta Electronics? Il gruppo ha anche una solida esperienza nel settore dell’automotive, in cui ritiene che i D-Bot possano rendersi utili in operazioni come l’incollaggio, che non richiede un’elevata velocità di processo, o la verniciatura, dove le applicazioni collaborative stanno diventando sempre più numerose.
“In applicazioni di questo tipo”, spiega Michael Mayer-Rosa, “i nostri D-Bot traggono vantaggio dall’accuratezza e ripetibilità dei loro movimenti, identica per tutti i payload della gamma. Abbiamo poi sviluppato bracci con capacità di carico oltre i 20 kg pensando alle esigenze di settori, come la lavorazione dei metalli, in cui i pezzi lavorati raggiungono facilmente questi pesi”.
Quando si progettano questi tipi di applicazioni uno dei requisiti più richiesti dalle aziende è la sicurezza dei sistemi collaborativi a cui, prosegue il manager di Delta, “le aziende medio-piccole non sono abituate, soprattutto se non hanno mai usato prima i cobot. Ci chiedono ancora gabbie o protezioni perimetrali, che però non sono strettamente necessarie con questi robot. Noi a questo aspetto abbiamo dedicato grande attenzione, con l’obiettivo di conquistarci la fiducia dei nostri clienti. In particolare abbiamo sviluppato una nuova tecnologia che abbiamo denominato Reflex Safety”.
Di che cosa si tratta? Nella maggior parte dei cobot i bracci sono pensati per fermarsi immediatamente al contatto con una persona, per evitare di colpirla. Ma fermarsi può non essere sufficiente, perché può per esempio bloccare un operaio in una posizione innaturale o pericolosa. “I nostri D-Bot, invece”, aggiunge Mayer-Rosa, “non soltanto si fermano al contatto con la persona, ma invertono il movimento, un po’ come succede quando tocchiamo una superficie bollente e di riflesso ritraiamo subito la mano. Noi siamo convinti che una soluzione di sicurezza come questa possa contribuire ad accrescere la fiducia dei nostri clienti verso i cobot e, pertanto, ad adottarli sempre di più in funzioni veramente collaborative in cui condividono gli spazi con gli addetti, determinando una maggiore efficienza della produzione”.
Servoattuatori e servocontrolli della serie ASDA-A3, sviluppati da Delta Electronics per rispondere alle esigenze di motion control dei produttori di macchine per l’industria.
INTEGRAZIONE TOTALE
L’aspetto probabilmente più interessante per i produttori di macchine, i principali clienti di Delta Electronics, è l’integrazione dei nuovi cobot con un ampio ventaglio di soluzioni per l’automazione intelligente. È Luca Cavagnari, General Manager della filiale italiana di Delta Electronics, a spiegarci questo aspetto. “I cobot sono gli ultimi arrivati di una serie di soluzioni introdotte negli ultimi anni per avviare una transizione strategica per il gruppo. Siamo infatti passati dalla vendita di prodotti destinati a integrarsi in soluzioni già esistenti a un concetto di fornitura completa per applicazioni sempre più complesse. Parliamo di risposte attuali alle nuove esigenze di produzione intelligente, con cui vogliamo entrare in nuovi mercati e ampliare il perimetro di fornitura verso i clienti già acquisiti”.
“In altre parole, vogliamo unire la proposta di robot e cobot a quella di automazione, costituita da prodotti come PC industriali, panel PC, pannelli operatore, PLC, motion control, CNC, fino ad arrivare agli azionamenti, motori brushless, inverter, e anche ad altri prodotti accessori, tra cui camere time of flight intelligenti e soluzioni per il power supply, come gli alimentatori”. Lo sforzo di innovazione si estende anche in tutte queste direzioni, come attestano le numerose novità di soluzioni per l’automazione presentate nel 2024 e anche a SPS Italia.
La produzione del gruppo Delta si estende anche ai pannelli operatore e HMI, pc industriali, panel pc, PLC, CNC, senza escludere azionamenti, motori elettrici e inverter.
IDEE BRILLANTI PER LA ROBOTICA
Sempre in virtù dell’idea di fornire soluzioni intelligenti per i suoi robot industriali, in particolare gli articolati e gli SCARA, Delta Electronics ha voluto puntare sulla filosofia del sistema aperto. “Non offriamo”, spiega Cavagnari, “un robot meccanico accompagnato da un ambiente di programmazione chiuso ed esclusivo, come fanno molti produttori, ma robot dotati di controllore standard e programmazione in Codesys. Cioè, una soluzione open, ampiamente conosciuta e utilizzata sul mercato, che ha molti vantaggi tra cui, per esempio, la possibilità di attingere a un’estesa libreria di cinematiche già sviluppate per applicazioni precedenti”.
Anche gli azionamenti sono controllati da comandi stand alone, che possono essere liberamente inseriti nel quadro elettrico di una macchina o di una linea di produzione e non hanno bisogno del loro cabinet. “Il vantaggio”, aggiunge Cavagnari, “è che possiamo integrare alla perfezione la soluzione robotica in un’architettura preesistente come, per esempio, quella di una linea di automazione. La nostra CPU di controllo, tra l’altro, consente di gestire più di un robot. Abbiamo esempi di realizzazioni in cui con due CPU abbiamo gestito fino a sei robot, con un conseguente risparmio nel costo dell’hardware e senza penalizzare la prestazione del sistema”.
I nuovi cobot di Delta Electronics sono l’evoluzione ultima di questo percorso. “Il loro ambiente di sviluppo”, aggiunge il General Manager della filiale italiana, “è basato su Python, che consente un programmazione drag and drop, molto visuale e intuitiva. La differenza rispetto ai robot tradizionali si può sintetizzare nella velocità della messa in servizio, che per i cobot non richiede competenze esterne o persone altamente specializzate. Basta un breve periodo di training per formare personale interno, anche privo di una formazione specifica, alla messa in opera dei D-Bot”.
La sede di Delta Electronics in Italia a Novedrate, in provincia di Como. In Italia l’azienda opera a livello commerciale, tecnico e di supporto ai clienti con un team di esperti altamente preparati.
INNOVAZIONE, COMPETENZA E PARTNERSHIP
Nel complesso, le soluzioni robotiche di Delta Electronics sono solo un tassello di un’ampia piattaforma aperta e integrabile per tutte le esigenze di automazione intelligente. In virtù di questo suo approccio, che intende coprire tutte le necessità della smart factory, l’azienda punta a essere riconosciuta come sinonimo, dice ancora Cavagnari, “di innovazione, competenza e partnership. ‘Innovazione’ per noi significa offrire ai nostri clienti tecnologie in grado di dare loro un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti. La competenza si basa sulla forza di un gruppo privato che è uno tra più grandi del mondo per livello di capitalizzazione, e può quindi investire intensivamente in ricerca e sviluppo, non solo a Taiwan, dove si trova la sede centrale, ma anche in Europa. Partnership, infine, significa che Delta non vuole essere un semplice fornitore, ma un compagno di viaggio per i suoi clienti, a cui fornisce gli strumenti per sviluppare i loro progetti, in un’ottica di crescita reciproca”.
Drive della serie VP3000 di Delta Electronics, per l’azionamento di pompe, sistemi HVAC, compressori e sistemi di trattamento dell’acqua e dei fluidi.
L’ORGANIZZAZIONE IN ITALIA
In Italia il gruppo opera attraverso tre dipartimenti. Quello di vendita si avvale dell’apporto di funzionari e di responsabili di area con forti competenze tecniche, veri specialisti dei prodotti Delta Electronics. I “field applicator”, invece, distribuiti in tutta Italia per supportare la rete vendita nella scelta delle soluzioni migliori, affiancano i clienti nello sviluppo delle loro applicazioni e li formano anche, per renderli indipendenti nell’utilizzo dei prodotti e delle tecnologie Delta. Il terzo dipartimento è quello di “customer support” che, oltre alla gestione degli ordini, svolge una funzione di back-office e di after-sales, compreso tutto quanto concerne riparazioni, service, supporto ai clienti nell’utilizzo del prodotto.
“Alle operation con cui forniamo ai nostri clienti un supporto efficace e puntuale, si aggiunge una rete di partner esterni selezionati”, aggiunge ancora Luca Cavagnari. “Tra questi, i system integrator, che possono essere specializzati in determinate aree, come robotica o motion e possono supportare i clienti nello sviluppo dei loro progetti qualora non siano in grado di dedicare risorse proprie allo sviluppo di aspetti tecnici specifici. Ci avvaliamo poi dell’apporto di un ‘master partner’ per le riparazioni, la parte RMA (Return Merchandise Authorization) e il service. Si tratta di un’azienda con cui abbiamo un rapporto strettissimo e che si interfaccia direttamente con il nostro magazzino nei Paesi Bassi per tutti gli interventi coperti o meno da garanzia. L’Italia è il Paese dove abbiamo testato per la prima volta questo tipo di collaborazione, che ora è in procinto di essere attivato anche in Spagna”.
Il motion controller Delta AX-864E utilizza la piattaforma Codesys per facilitare la programmazione delle impostazioni di controllo del movimento. Supporta le comunicazioni EtherCAT e il collegamento ad altre apparecchiature o software tramite OPC UA.
UNA LOGISTICA A PROVA DI CRISI
Un aspetto che ha condizionato di recente tutto il settore dell’elettronica per l’automazione è l’incertezza delle forniture, rallentate nel periodo post-Covid dallo shortage di componenti e dai rigidi lockdown cinesi, che si sono tradotti in un forte aumento dei noli dei trasporti internazionali. La sicurezza della supply-chain è di conseguenza diventata una preoccupazione primaria per i produttori di macchine. Come risponde Delta Electronics a questa esigenza? “Non abbiamo avuto problemi di questo tipo, neanche nel periodo più critico della pandemia, perché possiamo contare su una robusta supply chain”, risponde Luca Cavagnari.
“Delta Electronics produce al suo interno tutti i componenti elettronici che utilizza e che vende. Oltre a questo, li produce anche per terze parti. Si avvale per questo di una rete di siti produttivi in Taiwan e in Cina, sostanzialmente al riparo dai problemi di shortage”. In Europa, poi, il quartier generale del gruppo è nei Paesi Bassi, l’hub logistico del continente, che assicura consegne rapidissime anche in tutta Italia.
UNA RAFFICA DI NOVITÀ
Il lancio dei robot collaborativi D-Bot non è stata l’unica novità proposta da Delta Electronics. Sono state in particolare l’Hannover Messe di aprile 2024, in Germania, e SPS Italia, a maggio 2024, le occasioni per lanciare i nuovi prodotti destinati al mercato europeo e a quello italiano.
In tema di connettività, il gruppo ha proposto tre aggiornamenti della sua soluzione IIoT per l’Industria 4.0, che facilitano la condivisione dei dati OT in funzione della manutenzione remota, migliorano la visualizzazione dei dati con una dashboard intuitiva e rendono possibile la connettività IIoT con server OPC UA.
Sono stati anche introdotti nuovi modelli di panel PC industriali, con schermi touch capacitivi da 12, 15 e 19 pollici. Equipaggiati con processori potenti e robusti come Intel® Celeron J1900 e Intel® Core i5, privi di ventole e con pannello frontale con protezione IP65, garantiscono resistenza, silenziosità e opzioni di connettività avanzate come Wi-Fi, Bluetooth, 4G o 5G.
Novità anche sul fronte dei controller di automazione avanzata, con i nuovi PLC della serie AX-5, che sono stati dotati dei più recenti processori multicore per una risposta rapida e un’automazione ad alte prestazioni. Il loro design ultrasottile e il supporto dei principali protocolli di comunicazione, come EtherCAT, CANopen, PROFINET e MQTT, li rendono adatti a un’ampia gamma di applicazioni industriali. © ÈUREKA!
PLC della serie AX-5 di Delta Electronics, tra le novità più recenti introdotte dal gruppo per un’automazione sempre più potente e intelligente.