Liviana Forza, CEO del Gruppo Nadella.
Guardare avanti, anticipare, pianificare, ma soprattutto studiare ogni progetto a quattro mani con il cliente. È ciò che fa Nadella, un Gruppo in crescita che ha l’obiettivo di proporsi sempre di più come fornitore di soluzioni oltre che di prodotti.
di Elisa Maranzana
Prima la pandemia, poi la guerra. Una situazione difficile, non solo per i drammatici fatti che stanno riempiendo le pagine di cronaca delle ultime settimane, ma anche per l’innescarsi e il susseguirsi di una serie di dinamiche economiche complesse – caro energia, crisi delle materie prime con relativo aumento dei costi, problemi di import/export dalla Russia – che inevitabilmente porteranno nei mesi a venire conseguenze pesanti anche sull’operato delle imprese. E se la situazione generale di mercato pareva buona fino a poche settimane fa, grazie soprattutto al grande desiderio delle imprese di far crescere il proprio business dopo gli ultimi due difficili anni segnati dall’emergenza sanitaria, l’arrivo di una guerra alle porte dell’Europa ha complicato tutto.
“Nell’ultimo anno abbiamo visto il mercato riattivarsi”, ci conferma anche Liviana Forza, che dal 2020 è CEO del Gruppo Nadella. “Ora però ci troviamo a vivere una situazione che nessuno si sarebbe davvero immaginato”.
L’aspetto positivo – pensando a un player del calibro di Nadella, specialista nella produzione di soluzioni tecnologiche per la movimentazione meccanica con novant’anni di storia alle spalle – è stato quello di aver impostato un piano di crescita quinquennale costituito da diversi fattori – dall’ampliamento della gamma prodotti base allo sviluppo di nuove trattative e acquisizioni importanti – con l’obiettivo di proporsi sul mercato sempre di più come fornitore di soluzioni, oltre che di prodotti.
Roberto Violati, responsabile vendite Italia del Gruppo Nadella.
GUARDARE AVANTI E PIANIFICARE
Alla base della strategia di crescita portata avanti da Nadella in questi ultimi anni vi è il concetto di pianificazione. Non solo a livello di sales, ma anche produttivo per far fronte a uno dei grandi problemi del momento, il cosiddetto shortage di materie prime con tutto ciò che si porta dietro.
“A livello organizzativo”, continua Liviana Forza, “abbiamo voluto rafforzare in modo significativo il nostro team di purchasing e supply chain, e lo abbiamo fatto non solo inserendo nuove figure chiave nel nostro organico, ma anche andando a lavorare sulla ricerca di forniture alternative, sull’affiancamento di alcuni fornitori storici in difficoltà, e, soprattutto, sulla pianificazione. Un aspetto, quest’ultimo, che consideriamo una chiave di volta molto importante che ci ha permesso e ci sta permettendo tutt’ora di governare il più possibile l’andamento di fenomeni da noi indipendenti”.
Guardare avanti, anticipare, pianificare, quindi. Ma anche trasformare.
“Una volta acquistata la materia prima”, aggiunge Roberto Violati, responsabile vendite Italia, “la trasformiamo in semilavorato, in modo che quando riceviamo l’ordine dal cliente, riusciamo a essere molto più veloci e reattivi nella consegna”.
Enrico Rolih, CTO del Gruppo Nadella.
VENDITORI DI SOLUZIONI
È proprio parlando di shortage di materie prime che Liviana Forza ci introduce al cuore della strategia di crescita messa in campo da Nadella in questi ultimi anni, ovvero quello di proporsi sempre più come fornitore di soluzioni e non di semplici prodotti.
“Siccome parliamo di sistemi complessi e Nadella è un partner tecnologico”, ci dice, “abbiamo quasi sempre la possibilità di sederci al tavolo con il cliente e – nel caso sussistano vincoli legati alla supply chain e all’approvvigionamento – andare a lavorare su una soluzione alternativa che permetta comunque di soddisfare l’esigenza di base, tenendo però conto delle condizioni di contorno”.
Studiare il progetto a quattro mani con il cliente, è questo che fa Nadella.
“I nostri sales engineers”, aggiunge Violati, “non sono mai stati – neppure all’inizio della storia dell’azienda – figure abituate a promuovere prodotti, bensì tecnici che si sedevano a fianco del cliente per studiare la soluzione più idonea all’esigenza applicativa. Questa negli anni è stata la chiave del nostro successo”.
Nata infatti come fornitore di componenti, negli ultimi anni Nadella si è evoluta verso la fornitura di soluzioni e sistemi. Oggi nel portafoglio prodotti dell’azienda ci sono sia i componenti storici, caratterizzati da un basso livello di configurabilità, ma anche sistemi che – in quanto tali – richiedono un notevole lavoro di ingegnerizzazione.
“Il livello di dialogo e di studio tecnico che c’è dietro le nostre soluzioni va ben oltre la customizzazione”, prosegue Violati, “ma presuppone l’analisi e lo studio di ogni singolo aspetto dell’applicazione. Quello che cerchiamo di fare ogni volta è aiutare i nostri clienti a trasformare le loro idee in progetti e a concretizzarle in applicazioni di successo”.
E Liviana Forza aggiunge: “Non vogliamo assolutamente dimenticare il nostro DNA di produttori di componenti elementari della movimentazione, quello che vogliamo fare è portarlo a un livello superiore. Anche perché siamo proprietari e produttori di una gamma molto ampia di elementi di movimentazione lineare e rotational e questo ci permette di dominare queste soluzioni anche da un punto di vista ingegneristico”.
L’obiettivo di Nadella è quello di proporsi sul mercato sempre di più come fornitore di soluzioni, oltre che di prodotti.
NOVITÀ IN FAMIGLIA
Nel dicembre 2021 l’azienda bassanese Damo s.r.l. – specializzata nella progettazione e produzione di soluzioni di movimento lineare e automazione – è entrata a far parte della famiglia Nadella. Una scelta ben precisa e perfettamente in linea con la strategia che il Gruppo porta avanti ormai da anni. Una strategia fatta di acquisizioni con l’obiettivo di ampliare quanto più possibile la gamma di soluzioni offerte.
“L’acquisizione di Damo”, ci dice Enrico Rolih, CTO di Nadella, “ha permesso di espandere il nostro portafoglio prodotti, che oggi è costituito sostanzialmente da tre famiglie prodotto: quella degli assi lineari che possono essere a cinghia, a vite, a cremagliera o telescopici; quella dei sistemi cartesiani standard, che di fatto sono una composizione dei precedenti su più assi; e, infine, quella dei sistemi pesanti e complessi come i portali e i settimi assi”.
L’ingresso in Nadella da parte di Damo è quindi l’occasione per rafforzare ulteriormente l’offerta di soluzioni per le tecnologie del movimento e la sua capacità di servire efficacemente tutti i principali settori, come la produzione di macchine, l’automazione industriale, la robotica, i trasporti, il verde, il farmaceutico, l’alimentare e il medico.
Oggi il Gruppo è costituito da Nadella S.p.A. (Italia), Nadella GmbH (Germania), Nadella Inc. (Stati Uniti) e Nadella Cina. A queste si aggiungono Shuton e Ipiranga, acquisite nel 2020 e che producono viti a ricircolo, Durbal e Chiavette Unificate, specializzate invece nella produzione di teste a snodo, e naturalmente Damo con i suoi assi e sistemi lineari.
Liviana Forza: “quello su cui puntiamo è un miglioramento della nostra produttività industriale, attraverso investimenti in innovazione tecnologica al fine di aumentare l’efficienza delle nostre fabbriche”.
EFFICIENZA IN FABBRICA
“Consapevoli del fatto che anche il caro-energia è e sarà un problema con cui dovremo imparare a convivere per un po’, lo abbiamo di fatto incorporato nel nostro budget del 2022”, ci dice ancora Liviana Forza, per poi passare a parlare di produttività. “Quello su cui noi puntiamo è un miglioramento della nostra produttività industriale. Per raggiungere questo obiettivo dovremo lavorare su tanti aspetti. Se da un lato assistiamo a un incremento dei costi dei materiali e dell’energia, dall’altro c’è però l’innovazione tecnologica e gli investimenti che possiamo incanalare in questa direzione, così da aumentare l’efficienza delle nostre fabbriche”.
Nel dicembre 2021 l’azienda bassanese Damo s.r.l. – specializzata nella progettazione e produzione di soluzioni di movimento lineare e automazione – è entrata a far parte della famiglia Nadella. Liviana Forza insieme ad Alberto Damo.
Quindi se da una parte Nadella sta lavorando molto – per quanto possibile – sul mercato delle materie prime e su quello dell’energia, dall’altra sta facendo lo stesso sul fattore produttività, perché è proprio con il rafforzamento di questo canale che punta a mantenere un buon livello di competitività.
“Noi puntiamo a includere la tecnologia IoT all’interno delle nostre soluzioni che realizziamo per i nostri clienti”, aggiunge Enrico Rolih, “e, per farlo, stiamo lavorando con alcuni partner tecnologici per aggiungere ai nostri sistemi e alle nostre soluzioni una componente di digitalizzazione. Al tempo stesso però consideriamo fondamentale un’integrazione dell’IoT nelle nostre stesse fabbriche”.
L’ingresso in Nadella da parte di Damo è l’occasione per rafforzare ulteriormente l’offerta di soluzioni per le tecnologie del movimento.
FOCUS: SISTEMI CIRCOLARI AXNR
I sistemi circolari AXNR – uno dei fiori all’occhiello di Nadella – sono soluzioni complete studiate per aumentare prestazioni ed efficienza delle linee di automazione, che permettono ai clienti OEM (Original Machine Manufacturer) di raggiungere prestazioni più elevate, ridurre le superfici di lavoro, aumentare efficienza e affidabilità e ridurre tempi/costi di progettazione. Le loro applicazioni sono molteplici e tra le più diversificate, e spaziano dall’automazione di specifiche unità produttive o legate al mondo del packaging fino ad arrivare a combinare la tecnologia del movimento lineare con la realtà virtuale, permettendo così di ottenere una camminata naturale all’interno di una simulazione 3D. ©TECN’È
I sistemi circolari AXNR sono uno dei fiori all’occhiello di Nadella, soluzioni complete studiate per aumentare prestazioni ed efficienza delle linee di automazione.