Banner Engineering è un pioniere delle tecnologie per il packaging. I suoi prodotti rispondono a tutte le esigenze operative di una macchina o di una linea, come in questo impianto di confezionamento secondario.
Banner Engineering, distribuita da Turck Banner Italia, propone un’offerta in grado di rispondere a esigenze specifiche del comparto del packaging.
di Riccardo Oldani
Dal confezionamento di tutti i prodotti destinati al largo consumo, compresi alimenti e farmaci, all’inscatolamento e alla pallettizzazione di fine linea, quello del packaging è un settore sconfinato, che vede molti produttori di macchine italiani primeggiare sul mercato globale. Banner Engineering, l’azienda statunitense distribuita nel nostro paese da Turck Banner Italia, ha messo a punto per loro una vasta gamma di prodotti, tra cui sensori di ultima generazione altamente affidabili e performanti. Ecco i punti di forza di un’offerta in grado di rispondere a esigenze specifiche e di fornire un’efficace assistenza tecnica.
Il mercato del packaging è uno tra i più dinamici in questo momento in Italia per diversi fattori: il grande sviluppo dell’e-commerce, la ricerca di imballaggi sempre più ecosostenibili, che impongono spesso innovazioni di processo, e anche la capacità innovativa dei nostri produttori di macchine e linee per il confezionamento. Le tecnologie richieste in questo ambito sono una delle principali specializzazioni di Banner Engineering, il gruppo statunitense che produce soluzioni per l’automazione e che in Europa opera insieme con l’azienda tedesca Turck, con cui ha creato una joint-venture, Turck Banner, con uno sconfinato portafoglio di prodotti.
Giuliano Collodel, managing director di Turck Banner Italia.
UNA LUNGA TRADIZIONE
“Banner”, ci dice Giuliano Collodel, managing director di Turck Banner Italia, “ha proposto soluzioni per il packaging fin dal suo primo giorno di attività. Ha sempre sviluppato soluzioni dedicate. È stata per esempio la prima azienda a mettere sul mercato una fotocellula per ‘vedere’ il trasparente o anche oggetti neri su fondo nero, come quelli posizionati su un nastro trasportatore in gomma, mettendo a frutto le sue competenze nella progettazione di fotosensori”.
Negli anni Banner Engineering si è specializzata sempre di più nel mondo packaging, realizzando non solo sensori, ma anche sistemi di illuminazione, moduli e molti altri prodotti dedicati. “Negli USA”, aggiunge Collodel, “detiene un’importante fetta di mercato, al punto da essere divenuta sinonimo di sensore: quando un tecnico o un progettista statunitense ha bisogno di un fotosensore, dice che ‘gli serve un Banner’. E infatti la gran parte del fatturato dell’azienda è realizzata negli Stati Uniti, dove riusciamo a essere sempre presenti nel capitolato di progetti di grandi dimensioni”.
In un 2024 in cui le principali potenze industriali europee, a partire dalla Germania, hanno segnato il passo, il dinamismo negli USA è stato importante per sostenere gli utili di Banner Engineering, “ma ora”, dice Collodel, “vogliamo ampliare la penetrazione dei nostri prodotti per il packaging nel Vecchio Continente, e in Italia in particolare, in virtù anche dell’arrivo di nuovi prodotti di sicuro interesse per le imprese del settore”.
Q2X è un sensore laser con tecnologia a tempo di volo sviluppato da Banner con dimensioni molto compatte e connessione IO-Link. Altamente versatile nelle applicazioni di imballaggio, fine linea e pallettizzazione.
UN AMPIO VENTAGLIO DI SOLUZIONI
I progetti dei grandi nomi della logistica e del food & beverage attivi negli Stati Uniti consentono del resto a Banner di capitalizzare l’investimento per lo sviluppo di nuovi prodotti. “Quando parliamo di mercato del packaging”, spiega ancora Collodel, “non ci riferiamo soltanto alle aziende che impacchettano oggetti, li inscatolano o li imbustano. Noi consideriamo in questo comparto anche i produttori di macchine per il confezionamento, coloro che sviluppano soluzioni per il sorting o per la pallettizzazione, per il packaging primario e secondario così come per il fine linea. Tutte tipologie di aziende che in Italia sono ben presenti e detengono una larga fetta del business a livello globale”. I big italiani del settore sono tutti grandi esportatori e si concentrano in distretti, come quello emiliano, tra Modena e Bologna, che vendono all’estero oltre il 50% delle loro macchine.
Per tutte queste realtà Banner mette a disposizione un’ampia gamma di prodotti, che si amplia ulteriormente se si considerano quelli di Turck. “Banner ha soluzioni specifiche per il mondo del packaging”, aggiunge ancora Giuliano Collodel, “dagli elementi di base, come sensori o soluzioni per la connettività, ai cavi e moduli IO-Link, senza trascurare la sicurezza e i prodotti per segnalazione e illuminazione, come pulsanti, indicatori, tower light, illuminazione dell’interno della macchina e sistemi di visione. Sono tutti prodotti con certificazione IP67 o superiore, per operare anche in ambienti puliti o asettici, come è richiesto alle industrie alimentare o farmaceutica. Rispondono anche alle direttive ATEX per l’impiego in ambienti a rischio di incendi o esplosioni, come per esempio quelli dove si lavorano farine. Insomma, il nostro portafoglio risponde a tutte le necessità di sensoristica, misurazione e ispezione per ogni applicazione nel mondo del packaging”.
INTERLOCUTORE A 360 GRADI
Chi si rivolge a Banner in cerca di soluzioni per il packaging trova quindi un interlocutore in grado di assisterlo su tutto, “anche perché”, dice ancora il manager director di Turck Banner Italia, “Banner Engineering ha una grande capacità di customizzazione, di realizzare cioè prodotti su misura per la soluzione specifica del cliente. L’azienda ha poi un team dedicato alla comunicazione, promozione e formazione sulle novità di prodotto, che nel 2024 sono state davvero tantissime, praticamente una ogni settimana. Tutti i dispositivi Banner sono inoltre facili da installare e garantiscono un funzionamento costante e una lunga vita operativa”.
Roberto Roberti, business development manager di Turck Banner Italia.
COMPATTO, VERSATILE E SMART
Vediamo allora nel dettaglio alcuni di questi prodotti, come per esempio due sensori di ultima generazione, da poco annunciati da Banner, il Q2X e il K50Z. A illustrarceli è Roberto Roberti, business development manager di Turck Banner Italia: “Il sensore Q2X è interessante e innovativo perché, in un formato molto compatto, ci permette di raggiungere distanze di rilevazione e misura fino a 3 m, con tecnologia a tempo di volo. Le dimensioni minime consentono di installarlo virtualmente dappertutto. L’alta versatilità lo rende ideale per soluzioni di imballaggio e confezionamento fine linea e per la pallettizzazione, dove è spesso necessario rilevare oggetti di forme anche molto diverse tra loro a distanza, con alta affidabilità, rapidi tempi di risposta e in modo intelligente. Il Q2X può essere utilizzato come un normale sensore digitale oppure generare dati a valore aggiunto, come quelli di misura della distanza o di diagnostica, inviati tramite IO-Link”.
Una delle possibili applicazioni del sensore Q2X, il controllo della corretta chiusura di bottiglie. Il dispositivo opera senza errori anche in condizioni di luce difficili e con materiali riflettenti o trasparenti come il vetro.
Anche l’affidabilità è assoluta: il sensore riesce infatti a lavorare in ogni tipo di ambiente, risultando immune a disturbi o interferenze tipici delle applicazioni più sfidanti. Mentre in passato sensori simili richiedevano una delicata messa a punto e presentavano notevoli limiti operativi, oggi le caratteristiche del Q2X consentono di superare tutti questi problemi. Riflessi che potrebbero “abbagliare” il sensore o condizioni mutevoli di luce naturale non rappresentano più un problema.
Un esempio concreto di applicazione di fine linea riguarda la necessità di fasciare un pallet, o di “wrapparlo” come si dice in gergo, avvolgendolo con film trasparente. “In questo tipo di operazione automatica”, spiega Roberti, “il Q2X riesce a rilevare stabilmente la presenza del pallet lungo tutta la corsa di fasciatura e anche il suo profilo, indipendentemente dalla composizione del carico, che può essere di forma variabile e magari unire prodotti di tipologie diverse. Pensiamo per esempio al caso di un pallet di prodotti food & beverage composto da bottiglie di diversi formati o materiali, come vetro e plastica. Il mix di prodotti e di forme è un’esigenza sempre più richiesta oggi dalla distribuzione e richiede soluzioni efficaci e affidabili per renderla praticabile nel packaging di fine linea”. Il sensore fotoelettrico utilizzato deve essere in grado quindi di percepire in modo corretto i colori e le forme diverse dei packaging senza generare errori.
Il sensore Q2X è anche in grado di valutare il corretto posizionamento di oggetti sulle linee di confezionamento o di test. In questo caso rileva le coordinate di un contenitore di provette in una macchina per l’industria farmaceutica.
COMUNICAZIONE EFFICIENTE
Il protocollo di comunicazione IO-Link è integrato, sia nei prodotti Banner sia in quelli Turck, in un’amplissima gamma di oggetti intelligenti che consentono di trasmettere, dal campo, dati a valori aggiunto, di distanza e anche di diagnostica. Informazioni indispensabili per analizzare il processo e il funzionamento delle macchine e aprire così la strada a una serie di servizi aggiuntivi che l’OEM o il system integrator possono proporre al cliente, a partire dalla manutenzione predittiva. L’adozione di IO-Link su una sempre più ampia gamma di prodotti, dai sensori agli illuminatori, dagli attuatori ai segnalatori, consente poi di standardizzare le connessioni, semplificando l’ingegnerizzazione di macchine e linee.
Il sensore multipunto Banner K50Z con tecnologia a tempo di volo. È in grado di fornire la distanza di 64 punti in una matrice 8x8, che può essere impostata a piacere. Una funzione utile per valutare il livello di riempimento di contenitori di qualsiasi genere.
UNA NUVOLA DI PUNTI
E veniamo all’altra novità di recente introdotta da Banner, il sensore multipunto K50Z. Con la stessa tecnologia a tempo di volo di Q2X consente di affrontare diversi tipi di compiti, in genere affidati a un numero elevato di dispositivi. Il nuovo prodotto Banner adotta una tecnologia innovativa, che gli consente di lavorare a distanza su un’area programmabile. Su di essa K50Z elabora una matrice di 8x8 punti e fornisce la distanza di ognuno dei 64 punti dell’area considerata. Il calcolo della distanza media tra quelle rilevate consente applicazioni in operazioni di riempimento di contenitori come box, ceste, cassoni, nel fine linea della logistica e anche per l’intralogistica di stabilimento.
Un esempio tipico di applicazione può essere “quello di un grande magazzino automatico di un marketplace online”, spiega Roberti, “dove un numero elevato di pacchi o di prodotti viene smistato in ceste. Il nuovo sensore Banner consente di rilevare, proprio grazie al calcolo del valore medio, il livello di riempimento di questi contenitori, anche quando non è uniforme. In passato applicazioni di questo tipo venivano affidate a sensori laser o a ultrasuoni, imprecisi però in caso di riempimento alla rinfusa. Simile al K50Z, il sensore ZMX adotta lo stesso principio di funzionamento, ma su una matrice di punti più fitta, di 272x208 punti. Si presta ad applicazioni ancora più complesse, in cui la nuvola di punti ottenuta consente di rilevare un maggior numero di dettagli all’interno dell’area esaminata”.
Sensore ZMX, simile al K50Z ma in grado di rilevare una matrice di punti più fitta (di 272x208 punti), impiegato per valutare il livello di riempimento di un pallet.
DAI SENSORI AI RADAR
I nuovi sensori Q2X e K50Z adottano la tecnologia IO-Link, così come i nuovi radar introdotti da Banner. Questi ultimi sono dispositivi con le stesse dimensioni e utilizzi dei sensori laser e ultrasuoni, di cui superano però i limiti operativi. Le serie T30 R e K50 R sono un esempio di questi nuovi oggetti tecnologici, in grado di garantire efficacia e affidabilità anche in impieghi molto gravosi, per esempio in esterni o in ambienti con un’elevata presenza di polvere o sporco, dove i sensori tradizionali non sono efficaci. Banner ha inoltre introdotto il primo dispositivo radar MIMO, con due aree configurabili, IO-Link integrato e distanza operativa fino a 20 m, per applicazioni di anticollisione in ambito di logistica di fabbrica, per esempio per equipaggiare robot mobili, AGV, AMR o simili.
K50R, sensore radar derivato dal K50Z, particolarmente performante in ambienti molto polverosi o in esterni. Può essere usato per i sistemi di navigazione di piattaforme e robot mobili.
CIÒ CHE SERVE DAVVERO AGLI OEM
Oltre a tutto questo altre novità sono in arrivo dagli Stati Uniti nel 2025, che verranno presentate quasi sicuramente alle fiere italiane a cui parteciperà Turck Banner, come per esempio SPS Italia a Parma. “I nostri nuovi prodotti”, commenta Giuliano Collodel, “vanno incontro alle esigenze più diffuse che riscontriamo tra i clienti italiani, in cerca di dispositivi facili da implementare, robusti e altamente affidabili. Sono soluzioni che hanno anche il pregio di contribuire a ridurre in modo sostanziale i costi di produzione, quando utilizzati in modo intelligente”.
Turck Banner Italia assiste i clienti nella scelta mirata dei suoi prodotti, attraverso i suoi key account manager, esperti di vari settori industriali ma con una profonda conoscenza di tutte le necessità del mondo packaging. “Abbiamo un approccio”, afferma Collodel, “basato su un rapporto stretto con il cliente, che prevede quindi anche visite ‘on site’ per capire le reali esigenze legate a uno specifico progetto e valutare le varie opzioni tecnologiche disponibili e testarle sul campo”. La mission di Banner Engineering consiste nel fornire alta qualità e alto valore aggiunto ai clienti attraverso l’introduzione di prodotti allo stato dell’arte della tecnologia. “Per quanto possiamo contare su alcuni ‘cavalli di battaglia’, che da anni hanno successo sul mercato, oltre il 50% del nostro fatturato annuo proviene da novità di prodotto, nate dall’attenta osservazione di ciò che oggi effettivamente serve ai produttori di macchine”, conclude Collodel. ©ÈUREKA!
Banner ha sviluppato soluzioni che consentono di valutare il riempimento alla rinfusa di contenitori, indicate per magazzini di logistica, spedizioni e per applicazioni di intralogistica di stabilimento.