di Eleonora Dolce
“Una modifica lungamente perorata dai costruttori di impianti termici di Assotermica, che finalmente favorisce il conseguimento di alcune misure di risparmio energetico già delineate dalla Commissione Europea, dal Governo e dalle Regioni e allinea l’Italia agli altri Paesi che da tempo hanno già attuato con successo queste semplificazioni”, ha affermato Paola Ferroli, Presidente di Assotermica/ANIMA (www.anima.it/ass/assotermica), commentando l’approvazione alle Camere del decreto “Ulteriori misure per la crescita del Paese” che contiene, appunto, un importante modifica dell’art. 5, comma 9 del D.P.R. 412/93 per consentire un impiego più diffuso dello scarico a parete.
“A differenza di prima”, ha aggiunto Paola Ferroli, “ove lo scarico a parete dei fumi della combustione era consentito solo in pochi casi e con ulteriori possibili limitazioni da parte delle amministrazioni locali,si spiana ora la strada all’efficienza energetica negli edifici esistenti”. In sostanza, nel caso di installazione di apparecchi a condensazione appartenenti alla classe di NOx meno inquinante, si potrà sempre derogare dall’obbligo di scarico a tetto, purché si rispettino le distanze indicate dalla UNI 7129 e successive integrazioni (distanze dei terminali da balconi, finestre, aperture di aerazione/ventilazione, piano di calpestio). L’attuale formulazione prevede infatti che l’obbligo generalizzato di scarico a tetto non si applichi “nel caso di installazione di generatori di calore a gas a condensazione che, per valori di prestazione energetica e di emissioni nei prodotti della combustione, appartengano alla classe ad alta efficienza energetica, più efficiente e meno inquinante, prevista dalla pertinente norma tecnica di prodotto EN 297 e/o UNI EN 483 e/o UNI EN 15502”, purché si rispetti il posizionamenti dei terminali in facciata indicato nella UNI 7129. Anche in caso di distacco della singola utenza da un impianto di riscaldamento centralizzato, di trasformazioni da centralizzato ad autonomo, ristrutturazioni della totalità degli impianti autonomi appartenenti allo stesso edificio, sarà possibile derogare dall’obbligo di scarico a tetto si si utilizzano caldaie a condensazione a basso NOx. Sparisce inoltre il riferimento alle diverse disposizioni legislative locali più restrittive e quindi le nuove disposizioni varranno incondizionatamente su tutto il territorio nazionale senza deroghe.
Fondata nel 1993, dalla trasformazione dell’Unione Calore a sua volta fondata nel 1972, Assotermica nasce come Associazione autonoma federata ad ANIMA e rappresenta 60 industrie produttrici di apparecchi ed impianti termici e componenti destinati al comfort climatico ambientale, un settore che in Italia occupa circa 11.500 addetti e fattura oltre 2 miliardi di euro.
Paola Ferroli, Presidente di Assotermica/ANIMA.