Lo stabilimento Pneumax di Lurano, in provincia di Bergamo.
Da Hannover Messe, Andrea Carluccio, direttore commerciale Italia e Area Mediterranea di Pneumax, illustra a Tecn’è le tappe e il senso della strada intrapresa dall’azienda bergamasca, leader in componenti e apparecchiature per l’automazione ad aria compressa, verso una verticalizzazione dei propri processi produttivi e strategie commerciali. Un percorso che ha in Ipack-Ima la sua prossima tappa.
di Anna Guida
Pneumax (www.pneumaxspa.com) è un’azienda leader nella costruzione di componenti per l’automazione pneumatica, con 600 dipendenti, di cui circa 300 nello stabilimento di Lurano, in provincia di Bergamo, e 16 filiali in tutto il mondo, dal Brasile alla Cina. Il gruppo, di cui fanno parte oltre alla holding Pneumax anche Supermeccanica e Titan Engineering, ha il suo core business nella fornitura di componenti e sistemi di automazione e assemblaggio. “Siamo sempre più un global solution provider, un fornitore globale di soluzioni, pronti a fornire i nostri prodotti d’avanguardia ai costruttori di macchine in tutto il mondo e in tutti i settori”, spiega Andrea Carluccio, direttore commerciale Italia e Area Mediterranea di Pneumax. “Essendo costruttori di componenti, abbiamo sempre avuto un approccio orizzontale al mercato. Ma da due anni a questa parte abbiamo iniziato un lungo percorso di cambiamento a livello strategico che fa capo alla piattaforma P2B, Pneumax to Business, un riassetto organizzativo attraverso cui sviluppare le strategie future. Il modello P2B è composto da sei iniziative tutte volte a far maturare progressivamente la cultura, la difesa e lo sviluppo del brand Pneumax attraverso una nuova strategia di comunicazione interna ed esterna, l’innovazione di prodotto e il confronto con i mercati mondiali. I sei pilastri del P2B sono l'orientamento al cliente, la vendita, la strategia settoriale, l’innovazione di prodotto, il senso di appartenenza e il Pneumax Corporate”, spiega Carluccio. “Uno dei punti chiave del progetto è quindi proprio un nuovo approccio verticale al mercato: abbiamo identificato quattro settori – packaging, automotive, oil&gas, legno – verso cui costruire una strategia dedicata, sia a livello di sviluppo di prodotti sia a livello di assistenza commerciale e di comunicazione. Questo taglio verticale, che stiamo già mettendo in atto da oltre un anno, è piuttosto innovativo per un’azienda come la nostra da sempre orientata al prodotto o ancor meglio alla produzione piuttosto che al singolo settore di destinazione”.
Andrea Carluccio, direttore commerciale Italia e Area Mediterranea di Pneumax.
QUATTRO SETTORI, UN UNICO SLANCIO
La domanda sorge spontanea: perché proprio questi settori e non altri? “Abbiamo individuato queste quattro aree dopo un’accurata analisi delle percentuali applicative di distribuzione del nostro portafoglio clienti, ma non solo in base a questo dato: ci siamo chiesti soprattutto quali settori potessero dare nuovo slancio a quel cambiamento continuo che fa parte del DNA di Pneumax”, spiega Carluccio. “Il packaging è un settore che spinge le aziende a incrementare al massimo le proprie performance, e non solo dal punto di vista strettamente tecnico e tecnologico: qui operano clienti sofisticati, che chiedono prodotti gradevoli anche esteticamente e cercano partner in grado di offrire un’organizzazione worldwide, in modo da poter chiedere supporto ovunque nel mondo. Inoltre, il packaging è in costante crescita, non solo in Italia ma anche a livello globale: ecco i motivi principali per cui abbiamo deciso di rivolgere in questa direzione la nostra attenzione”.
Serie di elettrovalvole Pneumax OPTYMA32-T.
TRA CONFERME E SCOMMESSE
“L’oil & gas é anch’esso un settore di nicchia, molto sofisticato, con alti profitti e una competizione ancora per certi versi aperta. Offre inoltre la possibilità di mutuare concetti tipici delle pneumatica generale per nuove applicazioni”, continua Carluccio. “L’automotive è sempre un settore interessante perché dove va l’industria dell’auto va tutta l’economia: non potevamo certo mancare in un mercato così cruciale! Infine, il legno, la nostra terra d’origine: Pneumax è nata, ormai 40 anni fa, come fornitore di componenti e sistemi di automazione e assemblaggio per macchine che lavorano il legno, con due importanti clienti di cui siamo tuttora fornitori strategici. Vogliamo far sapere a tutti che Pneumax è ancora in grado di fare la differenza. Ovviamente tutti questi settori ci permettono di sviluppare prodotti che, con opportune modifiche, potranno poi essere riutilizzati anche in altri ambiti”.
Produzione completa di gruppi per il trattamento dell’aria compressa.
A TUTTO PACKAGING
Il packaging richiede prodotti di alta qualità, conformi ai più moderni standard di performance e di facile integrazione con le altre tecnologie all’avanguardia. I prodotti Pneumax dedicati a questo settore soddisfano questi requisiti, sia in esecuzione standard sia in caso di personalizzazioni dedicate alla specifica applicazione. “In ogni ambito del mondo packaging & PET (ispezione, selezione, riempimento, formatura, pallettizzazione, etichettatura, pesatura, confezionamento) proponiamo la giusta soluzione tecnica e circuitale, garantendo la massima efficienza e riducendo anche i costi di installazione e i consumi energetici. Abbiamo creato un team dedicato composto da tecnici e ingegneri di vendita che operano a stretto contatto con i nostri clienti del settore; in questo modo siamo coinvolti direttamente in tutti i processi di sviluppo e di selezione dei prodotti, assicurando la massima collaborazione e accrescendo giorno dopo giorno le competenze sempre più specifiche e dedicate”, spiega Carluccio.
UNA FIERA TIRA L’ALTRA
Cosa ha presentato Pneumax alla Hannover Messe e cosa presenterà a maggio a Ipack-Ima per il settore packaging? “Un importante completamento di una linea di prodotti in acciaio inox per le applicazioni alimentari, una gamma di valvole dedicate e di componentistica per la manipolazione e il pick & place”, risponde Carluccio. “Infine una gamma di prodotti e tecnologie per il vuoto, anch’esse molto utilizzate nella movimentazione e nel confezionamento. La fiera Ipack-Ima di Milano sarà solo il fulcro di un percorso attraverso il settore che ci vede attivi già da parecchi mesi, e che culminerà nel 2017 con la nostra partecipazione alla principale rassegna europea, Interpack, a Düsseldorf. Ci teniamo molto alla presenza alle fiere internazionali perché l’idea che sta alla base di tutte le iniziative del nostro amministratore unico, Roberto Boccaccini, è proprio quella di portare il made in Italy nel mondo, di far conoscere ovunque la qualità italiana in un settore, quello dell’automazione pneumatica, dove la nostra tecnologia è, a ragione, tra le più quotate”.
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