La FM 750 equipaggiata con scaricatore automatico a portale.
Fare il possibile per rispondere alle necessità del cliente, anticipandone i bisogni. È questo il segreto del successo di Celoria Dario s.r.l., eccellenza piemontese specializzata nella creazione di torni multitasking a fantina fissa, mobile e speciali.
di Francesca Nebuloni
Ottimo vino, buon cibo e paesaggi suggestivi. Il territorio del Basso Monferrato è in grado di offrire queste e altre eccellenze in diversi ambiti, fra i quali spicca l’industria meccanica. Un esempio lampante è rappresentato da Celoria Dario s.r.l., realtà fondata nel 1973 da Dario Celoria e ora gestita dal figlio, Simone Celoria, AD dell’azienda. Da allora, l’azienda si è specializzata nella produzione di torni multitasking a fantina fissa, mobile e speciali, in grado di svolgere diverse operazioni a bordo macchina per la lavorazione completa di qualsiasi particolare. “Siamo una piccola realtà composta da oltre 35 persone con sede a Penango, in provincia di Asti. Qui, in piena campagna, sorge il nostro principale stabilimento, che comprende anche un distaccamento sito a pochi km, per una superficie totale di 5.000 metri quadrati”, spiega l’AD.
Grazie a personale tecnico altamente qualificato e a una filosofia aziendale orientata al mercato, Celoria, che progetta e sviluppa ogni componente delle macchine utensili proposte, è una vera protagonista del Made in Italy, in virtù delle caratteristiche distintive dei suoi torni.
DAGLI ALBORI AI CENTRI MULTITASKING
“Ai nostri esordi lavoravamo essenzialmente per il mercato italiano. Con il passare degli anni, abbiamo esteso la nostra presenza a livello internazionale, proponendo linee dedicate alla lavorazione di valvole per motori a scoppio”, racconta Simone Celoria. “Nel ’92, abbiamo deciso di equipaggiare le nostre macchine con il controllo numerico Siemens, rendendole più flessibili e abilitando, a bordo di queste ultime, l’applicazione di sistemi automatici di carico e scarico”.
L’azienda ha intrapreso un cammino che l’ha portata alla gestione interna del ciclo di vita del prodotto: dalla progettazione alla costruzione, dall’assistenza alla fornitura di pezzi di ricambio in tempi rapidi, e da oltre 40 anni costruisce torni speciali, soprattutto a fantina mobile, divenendo uno dei leader a livello mondiale per quanto riguarda l’offerta di soluzioni “chiavi in mano” per produzioni tecnologicamente e dimensionalmente sfidanti.
Le macchine costruite sono frutto di un puntuale processo di personalizzazione eseguito a fianco dei clienti, dei quali Celoria ascolta da sempre le necessità, seguendo un metodo che ricorda quello dell’alta sartoria. “I clienti non chiedono solo una macchina utensile, ma una soluzione ai loro problemi produttivi”, spiega l’AD.
“Oggi siamo in grado di fornire centri multitasking, coniugando in una sola macchina i concetti di fantina fissa e mobile, in grado di lavorare sia pezzi corti sia molto lunghi”. “Le corse dei nostri torni arrivano fino a 600 mm, una particolarità che ci caratterizza”, spiega Simone Celoria. “In questo modo, eseguiamo operazioni su molte tipologie di alberi di media lunghezza senza ripresa”. Per quanto riguarda invece le lunghezze maggiori, le macchine possono lavorare alberi fino a 2,5 m, includendo diversi tipi di dentature, pezzi tipici del settore truck e automotive. “Tutti i nostri torni, inoltre, sono interfacciati con sistemi di misura e, attraverso il controllo numerico, i risultati delle misurazioni possono attivare delle compensazioni automatiche degli errori o, nei casi estremi, generare un allarme”.
“Negli ultimi anni, abbiamo asservito i robot alle nostre macchine”, continua Celoria, “per agevolare la manipolazione dei pezzi e indirizzarli così direttamente su postazioni preposte alla misura o su altre macchine, al fine di eseguire operazioni aggiuntive rispetto alla sola tornitura, ottimizzando la produttività complessiva dei processi. La nostra forza è proprio la capacità di fornire ai clienti macchine per lavorazioni complete che comprendano tornitura, fresatura, dentatura e finiture di superficie nell’arco dei dieci micron, nonché di restituire pezzi certificati e collaudati al 100%, senza la necessità dell’intervento di un operatore esterno. Per conseguire questi risultati, abbiamo messo in atto diverse sinergie con importanti brand, soprattutto italiani”.
Simone Celoria, AD di Celoria Dario s.r.l.
CRESCERE MALGRADO LE DIFFICOLTÀ
Il cuore del business di Celoria è l’Europa, anche se l’azienda continua a esportare macchine in tutto il mondo. “Negli ultimi dieci anni l’export a livello globale si è un po’ ridotto, ma a tale diminuzione è corrisposta una crescita di domanda di torni a fantina mobile a livello europeo, mentre nel resto del mondo esportiamo macchine speciali a fantina fissa, destinate alla lavorazione di particolari stampati, soprattutto per il comparto automotive”. Proprio quest’ultimo è il settore di riferimento dell’azienda, insieme all’oleodinamica e al resto dell’industria della tornitura da barra per particolari speciali, alberi motore e motori elettrici. “La maggior parte delle nostre macchine è venduta in Germania, principalmente agli stabilimenti di aziende che riforniscono le diverse case automobilistiche, ma abbiamo clienti importanti per questo comparto anche in altri Paesi europei”, afferma Simone Celoria. “Nonostante la transizione all’elettrico, l’automotive resta per noi un settore in buona salute: stiamo sviluppando dei progetti a lungo termine, in partenza nel biennio 2023-2024. Si tratta sicuramente di un segnale positivo, malgrado le difficoltà che sta attraversando attualmente l’industria meccanica. Fortunatamente, in questo periodo il nostro business ha mantenuto comunque una crescita tra il 15% e il 20%, costante ormai da qualche anno”.
Interni della FM 750. Particolare in lavorazione.
INNOVAZIONE CONTINUA
Per mantenere l’eccellenza è necessario stare al passo con le richieste dei clienti e continuare a investire in innovazione. Un esempio concreto è il tornio a fantina mobile FM 750/60, con passaggio barra da 60 mm (un “unicum” nel mercato), e un numero di assi che può arrivare fino a 24. Opportunamente accoppiata al suo caricatore di barre, la macchina riesce a gestire fino a 25 q di materiale grezzo, senza presidio dell’operatore. Il sistema di misura integrato (tastatore o sistemi laser) misura il pezzo per impostare le compensazioni geometriche del caso, mentre il rilievo delle forze di taglio e della spinta degli assi monitora lo stato di usura dell’utensile e altre anomalie che possono accadere. “Oltre il 70% delle nostre macchine viene customizzato sulle esigenze dei clienti anche dal punto di vista dell’automazione”, dichiara Simone Celoria. “Applichiamo portali o sistemi robotizzati, sviluppando linee complete e soluzioni ‘chiavi in mano’, dal caricamento della barra allo scarico del pezzo finito”.
“Nel 2022 presenteremo una nuova linea di macchine per la produzione di alberi per l’automotive o per motori elettrici, asservita da robot ed equipaggiata con sistemi di misura che scansionano il pezzo e lo correggono in-process. I nostri clienti più fidelizzati l’hanno già testata e ne confermano l’ottimo funzionamento”, spiega l’AD.
“Per quanto riguarda il futuro, invece, stiamo già lavorando allo sviluppo di moduli aggiuntivi dedicati alla rettificatura e alla finitura con trattamenti termici. L’obiettivo è porci nei confronti del cliente come unico referente in grado di proporre una linea completa, capace di ottimizzare i processi e gli interventi di manutenzione”.
Con Celoria il tornio si è evoluto da semplice macchina utensile per officine meccaniche a vero e proprio centro di lavoro per lavorazioni avanzate di torneria. ©TECN’È
Zona di lavoro della FM 750.