IBM ha recentemente annunciato importanti novità nell’area dello storage. Un’immagine del Centro di Ricerca di Zurigo che sta lavorando sull’innovazione in tale ambito.
IBM ha annunciato importanti novità nell’area dello storage. Come hanno spiegato in una recente conferenza stampa Paolo Sangalli, Director Systems Hardware Sales, e Francesco Casa, Manager of Storage Solutions di IBM Italia, con le sue soluzioni l’azienda punta a raggiungere una platea sempre più vasta, cercando di rispondere alle esigenze di archiviazione e gestione dati in modo flessibile e a prezzi contenuti.
di Luigi Ortese
“Tutti parlano del digital computing e il mondo esplora modelli a consumo, ma le aziende continuano a investire sulla tecnologia perché la riconoscono come fattore abilitante. All’infrastruttura viene chiesto di essere scalabile, veloce, di prevedere una gestione intelligente, fornire analytics integrati e un livello di sicurezza in grado di estendere la protezione anche al mobile e al mondo dei Systems of engagement. Questo è ciò che si aspettano le aziende evolute e questo è ciò che IBM (www.ibm.com/it) mette a disposizione”: così Paolo Sangalli, Director Systems Hardware Sales di IBM Italia, ha aperto la conferenza stampa del 20 ottobre in cui la filiale italiana di “The Big Blue” ha annunciato nuove soluzioni server e storage basate su flessibilità, performance, capacità, adattabilità e prezzi contenuti.
TREND E STRATEGIE
In ambito storage i trend più importanti sono senza dubbio le tecnologie All Flash e il Software Defined Storage; eppure l’azienda ha rimarcato anche il valore dell’hardware, mantenendo investimenti su tutte le componenti tecnologiche, incluso il tape, per rispondere a ogni esigenza aziendale. È stato Francesco Casa, Manager of Storage Solutions di IBM Italia, a spiegare il focus e la strategia del Gruppo in quest’area: “Lo storage si conferma una componente sempre più importante dell’infrastruttura; non è masi stato così evidente quanto sia alta l’attenzione sui dati. Lo storage va però ripensato, tenendo in considerazione l’implicazione di aspetti quali il Software Defined Storage o la tecnologia Flash”.
Sempre dalle parole di Casa emergono i tre “milestone” in base ai quali IBM sta ripensando la propria offerta: agilità, controllo ed efficienza. L’agilità significa essere in grado di rendere disponibili i dati in pochi secondi; il controllo consente di spostare i dati on-premises o nel cloud, a seconda delle esigenze, mentre l’efficienza si traduce in riduzione dei costi.
Un’altra assunzione alla base dell’offerta di IBM è quella di proporre soluzioni che offrano all’utente finale la possibilità di scegliere la modalità d’acquisto preferita, attraverso la scelta tra soluzioni integrate, solo software o servizio cloud. Lo storage IBM di oggi e di domani si baserà dunque su queste opzioni con un’offerta modulare, basata su open standard e Open Stack e partendo da tecnologie consolidate presso i propri clienti.
Paolo Sangalli, Director Systems Hardware Sales.
SOLUZIONI HARDWARE HIGH END
In accordo a questi presupposti IBM ha fatto importanti annunci. Una nuova famiglia siglata DS8880 caratterizzerà l’offerta di sistemi storage high end. Tre i modelli previsti: il sistema d’ingresso DS8884, il DS8886 che rappresenta l’evoluzione del DS8870 e, infine, il DS8888 che è un nuovo prodotto storage “full flash” indirizzato ai grandi clienti che hanno esigenze prestazionali molto spinte. I primi due saranno disponibili dal prossimo 4 dicembre, mentre per il terzo bisognerà attendere il primo semestre 2016.
Le soluzioni storage di IBM di fascia alta si indirizzano in Italia ad aziende molto diversificate. Oltre alle “classiche” banche e organizzazioni finanziarie, ci sono tutte le realtà che hanno esigenze di accesso ai dati 24 x 7: per esempio, medie aziende che operano con l’estero.
“IBM continua a investire in tecnologia hardware e ha costantemente aggiornato nel tempo i sistemi DS8000 con le nuove tecnologie a disposizione”, ha affermato Casa. “Oggi sulle soluzioni high end aggiungiamo un fattore di forma standard da 19 pollici pensato per ridurre i costi di spazio e di consumo energetico, con componentistica standard, modulare e ottimizzata”.
L’obiettivo dichiarato è catturare nuovi clienti con IBM DS8884, puntando quindi sulla fascia bassa dei sistemi enterprise legati non solo al mondo mainframe. Con la famiglia DS8000, l’Italia è oggi l’unico Paese al mondo in cui IBM detiene la leadership nello storage high end con il 30% di quote di mercato. Ora con i nuovi sistemi l’obiettivo è eguagliare questi risultati anche nel mid-range. Oggi, infatti, anche in considerazione di novità normative come la fatturazione elettronica, l’esigenza di archiviare e gestire i dati in modo corretto e sicuro sono sempre più avvertite anche dalle piccole imprese.
PER IL NASTRO NON ESISTE TRAMONTO
IBM continua nello sviluppo anche delle tecnologie storage a nastro. Ha infatti rilasciato un nuovo set completo di soluzioni a nastro basato sulla tecnologia LTO 7, che porta la capacità nativa a 6 Terabyte su singola cartuccia e la velocità nativa a 315 MB al secondo.
“Negli ultimi 5-6 anni sempre più aziende italiane hanno deciso di utilizzare la tecnologia a disco per esigenze di archiviazione”, ha osservato Casa. “Noi crediamo che la dismissione del tape sia stata una scelta sbagliata e troppo affrettata. Il tape resta la soluzione di archiviazione più economica. Inoltre, l’evoluzione della tecnologia a disco è ormai arrivata al suo capolinea mentre i nostri laboratori ci confermano che, almeno per i prossimi 10 anni, il tape continuerà a crescere in capacità e prestazioni”.
Francesco Casa, Manager of Storage Solutions di IBM Italia.
STORAGE SEMPRE PIÙ DEFINITO DAL SOFTWARE
Attraverso la famiglia Spectrum, IBM indirizza la componente storage di tipo Software Defined. L’offerta IBM Spectrum è composta dalle seguenti soluzioni software adatte sia a sistemi IBM sia di terze parti: Spectrum Control, che è la componente di data management di tipo “analytic driven”; Spectrum Protect, per il backup; Spectrum Archive, per le esigenze di archiviazione; Spectrum Virtualize (disponibile nel 2016), evoluzione aggiornata con nuove funzionalità di IBM SAN Volume Controller; Spectrum Accelerate, che è la soluzione per il grid storage a blocchi disponibile sia come soluzione hardware integrata su IBM XIV, sia come software, sia come servizio; Spectrum Scale (disponibile nel 2016), che è il prodotto di Elastic storage disponibile come soluzione integrata, solo in versione software o come servizio sull’infrastruttura cloud IBM SoftLayer.
IBM sta preparando anche il Multi Cloud Storage Gateway (MCSG), una soluzione inter-cloud attualmente in fase beta, che fa fare un salto avanti al concetto di cloud ibrido. MCSG consentirà di muovere volumi di dati sia da un collocazione on-premise al cloud, sia attraverso differenti cloud, anche non IBM.
INVESTIMENTI E ACQUISIZIONI
Le tre aree al centro dell’interesse e degli investimenti IT in questo periodo sono soprattutto, secondo Sangalli, l’infrastruttura, che deve essere scalabile ed elastica, gli analytics e la sicurezza. IBM, che è presente in tutt’e tre le aree, ha deciso di portare le proprie piattaforme mainframe sul mondo Linux, lanciando LinuxOne, con due novità “mainframe open”: LinuxOne Emperor e l’entry-level LinuxOne Rockhopper. Questa scelta avviene in uno scenario in cui l’80% di aziende italiane con mainframe ha fatto almeno una partizione Linux, mentre in termini di carico di lavoro questa percentuale si assesta intorno al 35-40%.
Infine, “l’autunno caldo” di IBM vanta anche la recente acquisizione di Cleversafe, azienda che dispone di un portafoglio prodotti adatto per lo storage a oggetti, con un offerta sia software sia di appliance hardware e da ora disponibile anche come opzione sul cloud IBM SoftLayer.
Un’altra immagine del Centro di Ricerca di Zurigo che sta lavorando sull’innovazione in ambito storage.