Charles Hertogh, Amministratore Delegato e Vice President Sales - Process Automation della filiale italiana di Pepperl+Fuchs.
L’innovazione rappresenta una sfida ardua. Charles Hertogh, Amministratore Delegato della filiale italiana di Pepperl+Fuchs, lo sa molto bene. E ci parla di risultati, obiettivi, linee strategiche di sviluppo di una società che ha concesso ampio spazio all’esigenza di essere sempre più vicini alle necessità differenziate dei clienti. Con nuove soluzioni tecnologiche e una politica aziendale che sa dare il giusto peso alle opportunità di cambiamento.
di Fiammetta Di Vilio
Un incontro con l’AD della filiale italiana di Pepperl+Fuchs (www.pepperl+fuchs.it) e Vice President Sales - Process Automation, Ingegner Charles Hertogh, per fare il punto su strategie, prodotti, nuovi mercati. Emergono il dinamismo e l’evoluzione costante di una realtà che conferma la propria leadership nell’offerta di sistemi a sicurezza intrinseca e di componenti elettronici per l’automazione di processo.
L’ampia gamma di prodotti hi-tech, realizzati grazie a ingenti investimenti in R&D e proposti da una rete di vendita capillare e radicata sul territorio, è il risultato di una politica aziendale orientata alla qualità, in grado di soddisfare le esigenze applicative dei diversi settori industriali.
Nonostante il momento congiunturale difficile, per Pepperl+Fuchs il futuro è foriero di grandi possibilità.
D. Ci illustra gli orientamenti strategici di Pepperl+Fuchs e le sue prospettive di sviluppo?
R. Le filiali Pepperl+Fuchs in Italia hanno fatturato, nel 2012, 25 milioni di Euro e impiegano attualmente 75 persone. È da anni l’indiscussa market leader in Italia e nel mondo nell’ambito dell’interfaccia della strumentazione a sicurezza intrinseca. Quest’attività fa parte della Divisione Automazione di Processo, ubicata a Sulbiate, nell’hinterland Milanese. Attraverso questa Divisione, la nostra società si esprime sempre più come specialista per qualsiasi soluzione Ex: pressurizzazione, antideflagrante, sicurezza aumentata, sistemi di visualizzazione e, naturalmente, sicurezza intrinseca.
Il nostro Gruppo è sempre stato molto attento nel cogliere le occasioni che il mercato offre per poter proporre un prodotto all’avanguardia a un costo molto competitivo. Già alla fine degli anni ’70 abbiamo aperto un sito produttivo a Singapore, che è tuttora, dopo aver inaugurato delle fabbriche in Indonesia, Vietnam, Ungheria e Repubblica Ceca, la nostra filiale più grande per la produzione delle schede elettroniche. Inoltre abbiamo dei siti produttivi presso la nostra casa madre in Germania, negli Stati Uniti, in Cina, Australia, Inghilterra e Italia. Disponiamo di filiali di vendita in tutti i maggiori paesi industriali nell’area BRIC, da molto tempo uno dei nostri focus principali. In Brasile, Russia, India e Cina, che insieme generano circa il 20% del nostro fatturato mondiale, abbiamo uffici operativi. Nello stesso tempo posso dire che i quattro mercati citati hanno dinamiche molto diverse fra loro. Sicuramente hanno in comune un aspetto importante: offrono tutti delle crescite sostanziose. Lì investire, per un’azienda come la nostra, porta a un ritorno assicurato.
La sfida più importante negli ultimi anni consiste nell’ottenere un tasso di crescita minimo di almeno 7-10% annuo, in un’economia mondiale contrastante. Ci stiamo riuscendo grazie al nostro marchio Pepperl+Fuchs, sinonimo di prodotti di alta qualità e di personale altamente qualificato. Cogliamo i frutti di tutti gli investimenti fatti negli ultimi decenni, che ci permettono di poter contare su più di 80 strutture Pepperl+Fuchs nel mondo. In questo modo riusciamo a reagire efficacemente alle trasformazioni di un mondo che si muove sempre più velocemente e richiede un'elevata capacità di adattamento.
E là dove il mercato non ci offre questi tassi di crescita, aumentiamo il fatturato grazie ad acquisizioni mirate di aziende attive nel mondo Ex.
D. Quali sfide dovete fronteggiare oggi per mantenere la leadership?
R. Essere leader di mercato da così tanti anni significa “essere nel mirino” di tutti i nostri concorrenti. Riusciamo a difenderci grazie al continuo investimento in tecnologia. È da tempo che spendiamo circa l’8% dei nostri ricavi in Ricerca e Sviluppo, con il risultato di offrire un'ampia gamma di prodotti in grado di coprire al meglio, con soluzioni competitive, esigenze applicative varie e differenziate. Anche nella sede di Sulbiate abbiamo un gruppo di ingegneri, con competenze specifiche e conoscenze mirate, capaci di seguire da vicino i nostri clienti.
Lo sviluppo di prodotti di Interfaccia wireless per il mondo Ex è uno degli orientamenti tecnologici del futuro. Recentemente abbiamo ottenuto un finanziamento in Italia dalla Comunità Europea per un progetto specifico in ambito wireless, che stiamo portando avanti con alcune aziende in Spagna, Repubblica Ceca, Grecia e Germania. Diamo anche molta importanza al servizio “After Sales”, che include assistenza durante installazione, start up e trouble shooting, per risolvere eventuali problematiche on site. Da qualche anno abbiamo potenziato inoltre la nostra offerta formativa e didattica, proponendo dei corsi alla clientela nell'ambito delle normative.
D. Quali sono le direzioni di crescita per il mercato italiano? Cosa vi aspettate nei prossimi anni?
R. La situazione in Italia è difficile. Il mercato si sta contraendo e, poiché noi ne deteniamo comunque una quota rilevante, inevitabilmente ciò influisce in modo negativo sui nostri risultati. Inoltre il livello dei prezzi d’acquisto è tra i più bassi in Europa. Mi rendo conto di delineare una panoramica poco incoraggiante, tuttavia restiamo ottimisti. Da molti anni stiamo diversificando l’offerta, in un’evoluzione che ci ha portato da “specialisti” in sicurezza intrinseca a diventare veri esperti in ambito Ex. Forniamo soluzioni sempre più complete, studiate su misura per i clienti. Questa capacità ci ha permesso di crescere anche in un mercato complesso e contrastato come quello domestico.
“Uno dei nostri plus è la capacità di assicurare sistemi personalizzati, mirati alle richieste differenti. Questo è possibile grazie al reparto di ingegneria di Burago di Molgora, che sviluppa in poco tempo configurazioni più o meno complesse”, sottolinea Charles Hertogh.
D. Ci descrive le caratteristiche distintive della vostra offerta?
R. Mi soffermo sull’offerta della Divisione Automazione di Processo di cui faccio parte. Produciamo una gamma molto ampia per le più varie applicazioni di interfacciamento nel mondo Ex: dalle barriere a sicurezza intrinseca più classiche ai sistemi di I/O remotati, fino a HART Wireless e Fieldbus con la diagnostica più avanzata; dagli armadi standard, completi o pressurizzati, alle custodie per zone a rischio d’esplosione in esecuzione di sicurezza aumentata e antideflagranti. Produciamo inoltre dei monitor speciali destinati ad aree con rischio d’esplosione. Tutti questi prodotti sono fabbricati internamente nelle nostre filiali, garantendo ai clienti alta qualità a costi competitivi; sono tutti certificati in laboratori specializzati secondo le ultime norme e offrono i cosiddetti “Unique Selling Points (USPs)”.
D. Da due anni vi siete affacciati al mercato delle custodie antideflagranti con l’apertura del sito produttivo di Burago di Molgora. In che direzione si sta muovendo la domanda di tecnologia?
R. Sicuramente è un settore totalmente nuovo per noi. Per tutti i nostri prodotti siamo sempre alla ricerca d'innovazione. Da tempo la nostra azienda viene riconosciuta come “Technology Leader”. Il mercato delle custodie antideflagranti è molto più conservativo e parimenti molto competitivo. I costruttori, la maggior parte di origine italiana, si profilano da anni come veri specialisti e l’offerta delle varie aziende è molto simile. In questo mercato la differenza la fanno la struttura dell’azienda, la completezza della gamma e i servizi offerti, più che la tecnologia.
In due anni siamo riusciti ad inserirci bene nel mercato. La clientela apprezza le nostre soluzioni in questo ambito, soprattutto in combinazione con tutti gli altri prodotti proposti. Uno dei nostri plus è la capacità di assicurare sistemi personalizzati, mirati alle richieste differenti. Questo è possibile grazie al reparto di ingegneria di Burago di Molgora (MB), che sviluppa in poco tempo configurazioni più o meno complesse. Poiché siamo anche produttori di barriere a sicurezza intrinseca e di custodie a sicurezza aumentata, siamo sempre in grado di fornire un’assistenza qualificata per qualsiasi applicazione richiesta.
D. In qualità di Regional Sales Director delle Regioni Est e Sud Europa, come vede gli sviluppi di mercato in Paesi con cicli economici così diversi fra loro?
R. È indubbiamente un vantaggio che i risultati non dipendano esclusivamente da un singolo mercato, come può essere quello italiano, ma da una regione eterogenea come il Sud e l'Est dell'Europa. Tutto ciò ci ha permesso di generare una crescita costante negli ultimi anni, anche quando i singoli mercati non hanno registrato una crescita equa e omogenea. Questo ci consente un continuo investimento nelle strutture e nei servizi, senza rischiare di non poter proseguire in tal senso anche nei prossimi anni. Siamo comunque sempre molto accorti nelle scelte, in quanto nella nostra regione i Paesi dell’Est assicurano una crescita maggiore rispetto ai Paesi del Sud Europa, come Spagna, Italia e Grecia: la richiesta proveniente da quei mercati è diversa rispetto alle aree consolidate.
D. Su quali temi si confronteranno nel prossimo futuro i protagonisti del settore?
R. A mio avviso le aziende protagoniste del settore nel prossimo decennio saranno quelle che riusciranno ad offrire prodotti e soluzioni di qualità, di alto contenuto tecnologico, supportate da risorse umane ben addestrate, in grado di cogliere tutte le opportunità che il mercato in continuo movimento offre. È strategico il ruolo di personale qualificato, che sa affiancarsi alla clientela ed offrire soluzioni complete, garantendo un’adeguata assistenza post vendita.
“Il nostro Gruppo è sempre stato molto attento nel cogliere le occasioni che il mercato offre per poter proporre un prodotto all’avanguardia a un costo molto competitivo”, afferma Charles Hertogh.