L’area Re-Generation è allestito presso la sede di Lainate (MI) di FANUC Italia: è qui che i robot usati trovano una seconda vita.
FANUC è tra i primi produttori di robot a offrire un servizio di rigenerazione dei robot usati. I vantaggi non sono solo di natura economica, ma anche di sostenibilità ambientale e aziendale.
Manifattura competitiva e sostenibilità ambientale non sono necessariamente in contrasto tra loro. Anzi, conciliare questi due aspetti diventa imperativo in un mondo al tempo stesso sempre più tecnologico e alla ricerca di un suo equilibrio. Il Green Deal europeo, il piano della Commissione Europea per arrivare entro il 2050 alla “neutralità climatica”, cioè al sostanziale azzeramento delle emissioni che alterano il clima, indica un percorso per raggiungere questo obiettivo, fondato sul concetto di economia circolare. Che, come indica lo stesso governo europeo, “è un modello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile”.
Il primo passo consiste nell’effettuare un’attenta valutazione dell’asset per capire se la rigenerazione è possibile e vantaggiosa.
Gigante dal cuore verde
In questa precisa direzione si inserisce un’interessante iniziativa avviata da FANUC, il più grande produttore mondiale di robot di cui, nei suoi stabilimenti giapponesi ai piedi del Monte Fuji, produce 12 mila esemplari al mese. La multinazionale nipponica è da sempre attenta ai temi della sostenibilità ambientale. Assicura infatti un MTBF (“mean time between failures”, tempo medio fra i guasti) di 25 anni per i suoi robot, assicurando così la massima affidabilità per tutti quei progetti a lungo termine che prevedono la realizzazione di impianti duraturi.
Tutti i sistemi robotici FANUC, inoltre, sono provvisti di funzioni di intelligenza artificiale integrate che riducono i consumi energetici e che monitorano lo stato operativo del sistema. La funzione ZDT (Zero Down Time) permette di modellare previsioni attendibili su come ottimizzare il funzionamento dei robot, così da prolungarne la durata; inoltre, ZDT abilita la manutenzione predittiva, verificando lo stato di usura dei componenti e notificando il personale di supervisione ogniqualvolta i parametri rilevati si allontanano dai benchmark di riferimento.
A seguito di un uso molto intensivo, dopo molti anni e migliaia e migliaia di cicli, può però succedere che il robot non sia più così performante. A questo punto la tentazione potrebbe essere quella di rottamarlo e sostituirlo. Invece no. Molte volte è possibile restituire una seconda vita ai robot, e rimettere in circolo una risorsa che altrimenti andrebbe smaltita.
Prima di essere restituiti al cliente, i robot vengono testati e collaudati, corredati da un Green Book che certifica in dettaglio il processo di rigenerazione con garanzia di 12 mesi.
Rigenerare è meglio che rottamare
Parte da queste premesse Re-Generation Program, il progetto di FANUC che prevede di recuperare i robot usati effettuando il ricondizionamento delle parti di ricambio e la sostituzione dei consumabili. Un progetto pilota avviato in Italia, che si propone di “rimettere a nuovo” i robot che sono stati sottoposti a stress meccanici non indifferenti, dovuti all’impiego in ambienti gravosi (come le linee di verniciatura o quelle di saldatura dell’automotive) oppure in applicazioni dove vengono richieste produzioni di grandi volumi in brevissimo tempo.
Dopo un’attenta valutazione, che ha l’obiettivo di stabilire se sia più conveniente ripristinare le condizioni originali oppure procedere all’acquisto di un modello nuovo, il robot candidato viene trasferito nell’area Re-Generation, allestita nella sede di Lainate di FANUC Italia.
Qui viene disassemblato e valutato in ogni sua parte dai tecnici del Service.
Di concerto con il Repair Center di FANUC Europe in Lussemburgo, dove si trovano il più grande magazzino ricambi FANUC europeo e il centro di riparazione dei componenti, vengono notificati i pezzi necessari da sostituire e intanto vengono rimesse a nuovo le parti che si possono recuperare. Tutte quelle che possono essere ricondizionate - come motori, servomotori, PCB - vengono rigenerate e testate, mentre tutti gli elementi usurati o non più utilizzabili, come cavi, grasso e altro, vengono completamente sostituiti. Grazie alla rigenerazione, viene recuperata la maggior parte dei componenti dei robot, in un rapporto di 70 a 30 rispetto agli elementi rimpiazzati.
I robot vengono poi riassemblati e, in breve tempo, riconsegnati ai proprietari, muniti di un Green Book che descrive nel dettaglio le attività svolte e la percentuale di parti che è stato possibile ricondizionare rispetto a quelle sostituite con ricambi nuovi. I robot rigenerati hanno una garanzia ufficiale di 12 mesi. Successivamente, rientrano nei programmi di manutenzione ordinaria del Service di FANUC, che permette di mantenere inalterate le proprietà meccaniche e garantire la continuità senza incorrere in fermi impianto improvvisi.
Il team di tecnici di FANUC riporta a nuova vita i robot usati e che hanno subito a stress non indifferenti. Alcune parti vengono ricondizionate, i consumabili sostituiti.
Quali sono i vantaggi
I vantaggi della rigenerazione dei robot usati sono numerosi, innanzitutto per i clienti, sia dal punto di vista economico, in quanto la riparazione di un asset già esistente è meno costosa rispetto all’acquisto di un bene nuovo, sia dal lato dell’efficienza produttiva, dato che rimettere in funzione un robot o un’isola già testata e collaudata è più opportuno dal punto di vista del lead time. Inoltre, grazie all’utilizzo di un robot rigenerato, si riducono gli scarti e l’azienda può migliorare i propri coefficienti “green”, a vantaggio del proprio bilancio di sostenibilità.
Ma gli aspetti positivi sono consistenti anche per FANUC, che grazie al programma Re-Generation può rispettare più facilmente gli obiettivi di sostenibilità del gruppo. Il recupero di un robot usato comporta infatti una riduzione dei trasporti dal Giappone verso l’Europa di nuovi robot, e un riutilizzo intelligente degli scarti, oltre al corretto smaltimento dei consumabili da sostituire. E migliora la relazione di fiducia con il cliente, che trova in FANUC un partner tecnologico affidabile e attento a tutti gli aspetti della sostenibilità aziendale. ©ÈUREKA!
La rigenerazione delle parti sottoposte a usura evidenzia l’attenzione di FANUC alla questione del recupero e riuso degli asset industriali in ottica di economia circolare.