Flussimetro FLUX wireless. Utilizza il protocollo di comunicazione MQTT.
Metal Work presenta la nuova serie di flussimetri FLUX per portate fino a 4.000 Nl/min. Collegabili anche in wireless rendono possibile un monitoraggio costante dell’uso di aria compressa e la manutenzione predittiva di macchine e tubature.
I flussimetri sono dispositivi sempre più richiesti nelle applicazioni industriali e utilizzati per misurare la portata di aria compressa in varie zone di un impianto pneumatico. Possono essere impiegati per controllare un singolo elemento oppure l’intero impianto, piuttosto che per monitorare le perdite o per dosare un volume preciso di aria o gas inerti. Metal Work, azienda italiana specializzata nello sviluppo di componenti per l’automazione elettropneumatica, ha lanciato una nuova gamma di questi dispositivi, denominata FLUX, in grado di rilevare portate che arrivano fino a 4.000 Nl/min.
I nuovi flussimetri Metal Work della serie FLUX. Da sinistra, i modelli 0, 1 e 2.
Dalle taglie più piccole alle più grandi
La serie comprende due modelli della versione miniaturizzata FLUX 0, per portate fino a 50 Nl/min e fino a 200 Nl/min. Sono pensati per essere montati in varie sezioni della macchina o dell’impianto e servono a rilevare piccole perdite (o la loro deviazione nel tempo) o anche a dosare con precisione piccole quantità di fluido. Il FLUX 0 è dotato di un display a tre colori che permette di visualizzare e di impostare numerose funzioni. Dispone di due uscite digitali e di una analogica, ognuna delle quali può essere impostata liberamente per misurare la portata istantanea, la portata cumulata o la pressione. Può quindi svolgere la funzione di flussimetro, flussostato, manometro o pressostato.
Le taglie superiori misurano portate fino a 2.000 Nl/min (FLUX 1) e 4.000 Nl/min (FLUX 2). Tipicamente montati sulle calate dell’impianto o all’ingresso delle macchine, sono costituiti da un robusto corpo in alluminio anodizzato con filetti d’ingresso e uscita da G ½” (FLUX 1) e G 1” (FLUX2), sul quale è montata l’elettronica per la misurazione e il controllo. All’ingresso è collocato un dispositivo di linearizzazione del flusso che garantisce un’ottima precisione di misura.
I FLUX 1 e 2 possono essere montati con qualsiasi orientamento. Sono disponibili nelle versioni con o senza display, sempre con connettore M12 per l’alimentazione e la gestione dei segnali. Le versioni con display dispongono di un trasduttore di pressione e temperatura che, grazie all’algoritmo implementato nel software, consente di minimizzare l’errore di misura all’interno dell’intervallo di temperatura indicato a catalogo. Sul display, che può essere ruotato di 90°, 180° e 270° per rendere comoda la lettura, vengono visualizzati i valori di portata, pressione, temperatura oltre ai grafici delle grandezze istantanee e cumulate. Viene inoltre calcolato e visualizzato il valore di potenza elettrica utilizzata per produrre il flusso misurato. I dispositivi possono essere utilizzati singolarmente o inseriti in un gruppo di trattamento aria della Serie Syntesi e possono essere alimentati con tensione variabile tra 12 V c.c. (-10%) e 24 V c.c. (+30%). Tutte le versioni hanno un grado di protezione IP65.
L’utilizzatore, mediante una App, specificatamente sviluppata da Metal Work, effettua un costante controllo in cloud.
Wireless per la gestione a distanza
Dal punto di vista della connettività, i nuovi flussimetri Metal Work dispongono di un’uscita digitale PNP - configurabile sul valore di portata, di pressione o di consumo totale - e di un’uscita analogica settabile in tensione (0 - 10 V c.c.) o in corrente (4-20 mA). Sono disponibili anche versioni con interfaccia IO-Link con caratteristiche analoghe. Anche i FLUX 1 e 2, idonei all’utilizzo con aria compressa o gas inerti, possono quindi essere utilizzati come flussimetro, flussostato, manometro o pressostato. La novità più importante relativa alla serie FLUX, taglia 1 e 2, riguarda il rilascio delle versioni wireless, capaci di comunicare con reti Ethernet (tramite protocollo di comunicazione MQTT) e dispositivi mobili, come smartphone e tablet con connessione Bluetooth, attraverso l’app dedicata FLUX UP. Grazie ad essa, oltre a visualizzare le grandezze misurate è possibile modificare tutte le impostazioni dei flussimetri e visualizzarne in tempo reale i valori misurati. L’app FLUX UP dispone anche della funzione Charts per visualizzare i grafici dei valori di portata e pressione delle ultime 24 ore, salvati a intervalli di 2 minuti.
Struttura del collegamento tramite un access point a un broker MQTT.
Dati per l’analisi predittiva
La raccolta dei dati dal campo resa possibile dalle versioni wireless consente di effettuare una diagnosi predittiva dell’impianto, di mantenere sempre sotto controllo i parametri operativi e di ottimizzare il funzionamento delle macchine e dell’impianto pneumatico. Permette anche di individuare le perdite per evitare gli sprechi energetici. Il software può essere implementato con funzioni di analisi dell’efficienza delle macchine e dell’andamento dei consumi, anche con previsioni a lungo termine utili per valutare il miglioramento dell’impianto.
Una volta impostati i parametri applicativi, ogni singolo FLUX sarà in grado di monitorare il tratto specifico dell’impianto in cui è installato, inviando i dati e anche eventuali allarmi di esubero dovuti a perdite eccessive o rotture. La connessione da remoto si rivela utile anche per facilitare il collegamento a punti difficilmente raggiungibili, come gli attacchi delle calate o le zone interne di macchine complesse. Più dispositivi installati sulla rete pneumatica aziendale consentono infine di realizzare una rete di punti di controllo e di monitorare lo stato dell’impianto con algoritmi di intelligenza artificiale o di pianificare la manutenzione di macchine e tubazioni di collegamento. Metal Work è al lavoro per sviluppare algoritmi predittivi, basati su tecniche di machine learning testate in laboratorio e sull’esperienza diretta sul campo.
FLUX 2 senza display, a sinistra, e FLUX 1 con display, a destra. Si notano i diversi filetti di uscita, rispettivamente da G 1” e G ½”.