La prossima edizione di SPS Italia è in programma a Parma dal 26 al 28 maggio.
Oltre a presentare il progetto SPS Italia 2020, la conferenza stampa del 4 dicembre scorso, organizzata da Messe Frankfurt Italia, attraverso dieci dialoghi rappresentativi del binomio uomo/tecnologia, ha ripercorso lo sviluppo della manifestazione.
di Federica Conti
Arrivata alla decima edizione, SPS Italia si è consolidata come la manifestazione di riferimento in Italia per l’automazione industriale e per l’industria intelligente, digitale e flessibile. Organizzata da Messe Frankfurt Italia, la fiera è l’occasione per incontrare fornitori di tecnologie, robot collaborativi e cooperativi, macchine connesse e tecnologie digitali per il miglioramento delle prestazioni e dell’efficienza.
Il progetto “District 4.0”, una mostra nella mostra incentrata sulle tematiche legate all’Industria 4.0, è la piattaforma migliore per la comprensione e la divulgazione delle potenzialità delle tecnologie legate ad automazione avanzata, Digital & Software, robotica e meccatronica. L’edizione 2020 – appunto la decima – in programma a Parma dal 26 al 28 maggio, tra le anticipazioni propone l’ampliamento del “District 4.0” con una nuova area dedicata alle tecnologie addittive.
Be smart, be additive: lo slogan non lascia dubbi, le tecnologie additive sono smart, si inseriscono così nel contesto di Industria 4.0, vengono riconosciute come tecnologie abilitanti per l’industria del futuro e come parte integrante del processo produttivo, complementari alle altre soluzioni per la digitalizzazione dell’industria. La nuova area tematica segna l’ampiamento delle categorie merceologiche in mostra in fiera. Sotto il cappello tecnologie additive troviamo quindi progettazione/sviluppo prodotto, materiali per la manifattura additiva, soluzioni per la manifattura additiva, prototipazione/digitalizzazione, servizi.
10 DIALOGHI TRA UOMO E TECNOLOGIA
“SPS Italia 2020 si presenta attraverso il racconto dei molti partner che in dieci anni ne hanno incoraggiato e determinato l’evoluzione, trasformandola nell’appuntamento di riferimento per il manifatturiero guidato da una rinnovata cultura d’impresa”, ha detto Donald Wich, Amministratore Delegato di Messe Frankfurt Italia, alla conferenza di presentazione della manifestazione, dello scorso 4 dicembre.
Dieci racconti che hanno ripercorso lo sviluppo della “fiera intelligente”, che a Norimberga, in occasione della 30° edizione della fiera madre, ha adeguato il logo agli sviluppi futuri – SPS, si identifica oggi nell’acronimo “Smart Production Solution” –, con una particolare riflessione anche su mondi non strettamente legati alla produzione e all’industria manifatturiera, ma nei quali l’evoluzione tecnologica ha comunque giocato un ruolo fondamentale.
Fabrizio Scovenna e Marco Vecchio
“La sinergia tra ANIE Automazione e Messe Frankfurt Italia nasce in occasione della prima edizione di SPS Italia e, negli anni, il rapporto di collaborazione si è consolidato grazie alla condivisione di interessi e obiettivi strategici comuni. In particolare, la partnership creatasi per l’organizzazione dei Forum promossi dall’Associazione rispecchia l’importanza che assumono per le nostre due realtà temi come la formazione, la valorizzazione delle competenze tecnologiche, la divulgazione delle conoscenze, in particolare sui temi del know-how 4.0 e della digitalizzazione”, ha sottolineato Fabrizio Scovenna, Presidente di ANIE Automazione.
“Credo che le Associazioni di categoria svolgano un ruolo fondamentale nella divulgazione dell’innovazione tecnologica nel settore dell’automazione industriale. In un mercato costituito da molti fornitori in competizione tra loro e da una domanda altrettanto frammentata, l’ambito tipicamente precompetitivo, in cui si muovono le associazioni, è il giusto contesto dove informare e formare i clienti. Indubbiamente il settore industriale in Italia è molto cambiato negli ultimi vent’anni tra delocalizzazioni e perdita di know-how, ma resta comunque uno dei principali punti di forza del nostro sistema economico e le associazioni possono giocare ancora un ruolo importante specialmente in questo momento di transizione 4.0”, ha evidenziato Marco Vecchio, Direttore di ANIE Automazione.
Pasquale Croce
“Quando negli anni ’80 arrivarono i primi computer nelle case delle persone comuni, era difficile credere che questi oggetti, spesso con banali applicazioni ludiche, avrebbero radicalmente cambiato il nostro modo di lavorare e, successivamente, le interazioni sociali. Eppure, nel brevissimo arco di pochi decenni, sono nate nuove professioni, nuovi mercati e nuove opportunità. Oggi, ci sono molti segnali che indicano che siamo di fronte a un nuovo balzo epocale per quanto riguarda la tecnologia. Non solo essa è entrata prepotentemente nelle nostre vite quotidiane, mutando tutta una serie di abitudini radicante, ma, al tempo stesso, ha notevolmente allargato la sua sfera di influenza”, ha detto Pasquale Croce, Co-Fondatore EDI Effetti Digitali Italiani.
“Abbiamo cominciato a parlare dell’interazione tra il mondo virtuale dei computer e il mondo fisico, non solo attraverso device che possono essere controllati tramite la voce, ma anche attraverso le possibilità di connettività tra gli oggetti: il cosiddetto “Internet of Things”. Difficile prevedere con esattezza dove sfoceranno le tecnologie che vediamo fiorire in questo momento, ma indubbiamente cambieranno nuovamente i nostri stili di vita. Come socio co-fondatore di EDI Effetti Digitali Italiani, mi sono trovato a dover capire e interpretare la tecnologia con un certo anticipo, in modo da indirizzare correttamente lo sviluppo della società. Partendo da questo punto di osservazione, ovvero il mercato della produzione di effetti visivi per il cinema, possiamo cercare di analizzare quali potrebbero essere le tecnologie che si affacceranno sul mercato nel prossimo futuro”, ha spiegato Croce.
Eugenio Alessandria
“Noi oggi stiamo ‘disegnando’ una nuova forma di società e una nuova forma di manifattura, grazie all’impatto delle nuove tecnologie. Attività che, per le difficoltà insite in ogni compito rivolto a comprendere evoluzioni future, in particolare in un momento di transizione forte come l’attuale, non può prescindere dal raccogliere riflessioni e contributi esterni, eccedenti quelli puramente tecnologici e di contesto. Ed è in quest’ottica che i contributi metodologici e, in senso più ampio l’approccio speculativo che il mondo della filosofia può offrire sullo sviluppo e soprattutto sull’impatto delle nuove tecnologie, risulta oggi di grandissimo interesse. Le riflessioni vengono in particolare riferite a chi, nell’ambito della ricerca di soluzioni innovative inerenti i sistemi di produzione di realtà industriali Corporate, cerca di comprenderne le evoluzioni tecnologiche e, soprattutto, gli impatti, spesso disruptive, nei confronti dei paradigmi attuali”, ha affermato Eugenio Alessandria, Head of Digital Transformation di Unit FTS-Ferrero.
SPS si identifica dalla prossima edizione nell’acronimo “Smart Production Solution”.
Teresa Minero
“Tecnologia e fattore umano nel farmaceutico: un argomento affascinante e complesso. Mi piace riassumerlo attraverso due flash: uno che guarda al passato, l’altro che guarda al domani, partendo dall’oggi, per ‘farmaci’ ieri neppure immaginabili. Ormai più di venti anni fa abbiamo progettato e realizzato, in uno stabilimento farmaceutico, un sistema all’avanguardia nell’automazione e nell’integrazione tra informazione, organizzazione e processi produttivi. Un Pharma 4.0 ante litteram”, ha detto Teresa Minero, Founder & CEO LifeBee Digitalizing Life Sciences Chair of Italy, EU Leadership Team, Steering Committee Pharma 4.0 ISPE.
“Un sito con maestranze di provenienza rurale, non così scolarizzate, come avrebbe accolto un sistema così innovativo? A dispetto di ogni previsione, il sostenitore più entusiasta fu il magazziniere: un signore grande e grosso, con delle manone da gigante gentile, che tutti temevamo non si sarebbero mai adattate alle tastierine dei lettori di codice a barre. I veri Signor No? Inattesi, alcuni giovani tecnici laureati. Su di loro ebbe la meglio il pregiudizio invece di un nuovo sistema che ingessasse e controllasse. Oggi, abbiamo le terapie digitali. Sono software che curano le persone o ne sostengono la cura, sottoposti a iter approvativi da parte delle Autorità Regolatorie e con piena dignità terapeutica, anche in forma di ‘App’. Che il software diventasse una vera e propria medicina non ce lo potevamo neanche immaginare. Il software che cura l’uomo, non solo lo sostiene nella operatività e nelle decisioni”, ha raccontato Teresa Minero.
Daniele Agiman
“Una provocazione o forse una scommessa: invitare un musicista, per di più di formazione classica, in un incontro che mette al centro la tecnologia sembrerebbe davvero un azzardo. Cosa può raccontare un direttore d’orchestra, che lavora con strumenti di legno, ottone, pelle, e si relaziona con persone che utilizzano strumenti fatti di tali materiali? Beh, se siamo d’accordo nel ritenere che tecnologia è ‘strumento al servizio delle persone’, allora i musicisti, che da sempre hanno sviluppato un rapporto, potremmo dire, simbiotico, con i propri strumenti, e fin dagli albori della storia dell’umanità, qualcosa da raccontare dal punto di vista esperienziale potrebbero avercelo. E, se abbiamo pazienza, i musicisti potranno svelare un grande segreto: che i grandi problemi che oggi affrontiamo nel rapporto tra uomo e mezzo tecnologico sono problemi che i musicisti conoscono da molto tempo”, ha sottolineato Daniele Agiman, Direttore d’Orchestra.
Marco Taisch
“Il ruolo di MADE sul territorio risulta di fondamentale importanza. Il nostro Competence Center vuole infatti abilitare in primo luogo l’interconnessione tra persone, aziende, clienti, fornitori e centri produttivi, facilitando la nascita di filiere connesse e reticolari. Ci stiamo impegnando per la realizzazione di un ecosistema in grado di abilitare la creazione di catene del valore orizzontali e la loro evoluzione verso l’Industria 4.0. Dall’altro lato, MADE contribuirà a inserire le aziende in sistemi produttivi popolati da diversi attori – università, poli tecnologici, istituzioni, Digital Innovation Hubs, altri Competence Center – per supportare l’implementazione delle ultime tecnologie innovative e per favorire, allo stesso tempo, la diffusione di know-how, favorendo, pertanto, l’accesso a mercati del lavoro dove reclutare capacità altamente qualificate”, ha specificato Marco Taisch, Docente Politecnico di Milano e Presidente del Competence Center Made.
“Le aziende, in questo modo, entreranno in rete tra di loro, sia con imprese dello stesso settore o di settori complementari e con i soggetti che possono aiutarli a sostenere la propria competitività nella transizione alla produzione digitale. MADE, può quindi essere considerato un polo di eccellenza intorno al quale si svilupperà l’Industria 4.0 italiana e sui cui sarà possibile attrarre risorse economiche, abilitare l’incontro tra domanda e offerta e selezionare figure professionali necessarie per sostenere la competitività del proprio territorio di riferimento”, ha aggiunto Taisch.
Leopoldo Angrisani
“medITech è l’unico Competence Center baricentrato nel Mezzogiorno d’Italia. Si propone su dimensione nazionale con una particolare proiezione verso il Sud Italia e il bacino del mediterraneo. Mette a sistema, nella fase di avviamento, le migliori competenze che le Regioni Campania e Puglia, insieme a grandi player a vocazione nazionale e internazionale, possono esprimere in ambito sia accademico sia industriale. Si ispira ai fabbisogni del territorio di riferimento, caratterizzato da una elevata concentrazione di imprese medio-piccole, strutturate in filiere che, molto spesso, non sono ottimizzate, presentano disomogeneità, disallineamenti, manifestano criticità. L’uso integrato delle tecnologie abilitanti può migliorare in misura consistente la produttività, sotto il profilo qualitativo e quantitativo, e la capacità adattiva alle dinamiche dei mercati. La direttrice principale di medITech è l’integrazione 4.0. Viene promosso l’uso integrato dell’intero spettro delle tecnologie abilitanti I4.0, sia in maniera verticale per potenziare la filiera produttiva di comparti strategici per il territorio di riferimento, sia in maniera orizzontale per migliorare il dialogo tra una filiera e l’altra, riconfigurando soluzioni tecnologiche transitive per comparti diversi”, ha spiegato Leopoldo Angrisani, Docente alla Federico II, Rappresentante del Competence Center medITech Campania e Puglia.
La conferenza stampa del 4 dicembre scorso ha anticipato le novità di SPS Italia 2020 e raccontato, attraverso la voce degli esperti, i valori del successo della manifestazione.
Enrico Lironi
“La cosiddetta “quarta rivoluzione industriale” rappresenta un’occasione unica per i giovani futuri diplomati che possono, anche grazie a progetto SI-Scuola impresa Famiglia, acquisire conoscenze nuove e facilmente spendibili sul territorio. In questo scenario, il capitale umano diventa fondamentale per il sistema produttivo, risorsa chiave che richiede un vero e proprio investimento innanzitutto nella formazione. In quest’ottica, il primo coinvolgimento riguarda le famiglie che, sempre al fianco dei loro figli, li supportano nella vita, nella scelta del percorso formativo e nella definizione di quello professionale. È quindi importante che si abbia diffusione e conoscenza delle nuove figure professionali richieste dal mondo imprenditoriale per poter comprendere la trasformazione digitale in atto in tutti i settori produttivi, ma soprattutto per affrontare una scelta consapevole dell’indirizzo di studio da parte dei giovani. È necessario inoltre valorizzare il ruolo dei formatori e continuare a investire sull’aggiornamento degli insegnanti, vero collante tra gli studenti, le imprese e le famiglie. A queste esigenze risponde il progetto SI che, attraverso un investimento di 1,68 milioni di euro, ha finora coinvolto 76 istituti, 150 docenti e migliaia di studenti, fornendo oltre 60 soluzioni tecnologiche differenti in linea con i principi di Industria 4.0”, ha affermato Enrico Lironi, Consiglio Amministrazione Fondazione Cariplo e Presidente Parco Tecnologico Comonext.
Elena De Momi
“I robot permettono di aumentare la sicurezza per il paziente durante l’intervento chirurgico. Questo perché permettono un accesso minimamente invasivo, aumentano la precisione del gesto chirurgo e in futuro saranno in grado di impedire al chirurgo di commettere errori durante l’operazione. Il robot quindi non sostituirà il chirurgo, ma lo affiancherà per migliorare il risultato dell’operazione”, ha detto Elena De Momi, Professore Associato di Bioingegneria Elettronica e Informatica, Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneira, Politecnico di Milano.
Monica Carfagni
“Le opportunità che si aprono con l’introduzione delle nuove tecnologie additive in altri settori, quali la meccanica o il design, hanno nel settore medicale, e in particolare in quello pediatrico, la loro massima espressione. Materiali e software si uniscono per creare parti dell’anatomia umana che riproducono ossa e tessuti con un livello di realismo senza precedenti. Pianificare e quindi simulare un intervento, permettendo già in sede preoperatoria di valutare tutte le possibili strategie e i relativi rischi in modo sicuro per il paziente, e successivamente progettare dispositivi e strumentazione chirurgica, e quindi l’intervento nel suo complesso, basandosi sulle esigenze specifiche del paziente ha dei vantaggi inimmaginabili in termini di efficacia, tempi, costi. Questa grande possibilità di personalizzazione, simulazione e previsione è senza precedenti, e rappresenta la grande innovazione introdotta dalla Stampa 3D”, ha concluso Monica Carfagni, UniFI e Responsabile Scientifico T3Ddy.
APPUNTAMENTO A PARMA
Cosa rimane da dire? Non resta che percorrere con Messe Frankfurt Italia il cammino che porta a SPS Italia 2020, partecipando a tutti gli incontri sul territorio organizzati con il supporto delle istituzioni, confindustrie locali e competence center. Un percorso a tappe per portare nei distretti produttivi la conoscenza della manifestazione delle realtà manifatturiere locali e dei fornitori di nuove tecnologie. Il calendario 2020 va da Milano a Bari, passando per Lazio e Reggio Emilia, affrontando i temi di SPS Italia con il leitmotiv “Smart Production”. La prima data da segnare è il 30 gennaio, a Milano, nella sede del Politecnico di Bovisa, con la tavola rotonda “Smart Production: l’Additive Manufacturing come tecnologia abilitante per l’Industria 4.0”, realizzata in collaborazione con il Competence Center MADE e supportata da Formnext, che affronterà il tema dell’additive in maniera trasversale in diversi settori, come quello della meccanica, dell’automotive e dell’aerospace.
Passo dopo passo… ci avvicineremo così alla manifestazione “intelligente”. ©TECNeLab
La decima edizione di SPS rappresenta una nuova tappa nel percorso verso la trasformazione digitale.