Valentina Volta, CEO delle divisioni Industrial Automation e Business Development di Datalogic.
I risultati del Gruppo Datalogic del primo semestre 2015 rafforzano la validità delle scelte strategiche avviate a livello gestionale e di prodotto da quando Valentina Volta, CEO delle divisioni Industrial Automation e Business Development di Datalogic, è entrata in azienda al fianco del padre, andando ad accostare le sue competenze economiche e commerciali a quelle ingegneristiche del fondatore.
di Anna Guida
Leader nel mercato dell’acquisizione automatica dei dati e dell’automazione industriale, Datalogic (www.datalogic.com) è uno dei principali produttori mondiali di lettori di codici a barre, mobile computer, sensori, sistemi di visione, sistemi di marcatura laser e offre soluzioni innovative per una vasta gamma di applicazioni rivolte ai settori Retail, Trasporti e Logistica, all’industria Manifatturiera e alla Sanità.
I risultati del primo semestre 2015, che chiude con un utile netto in aumento del 40,7% e ricavi di vendita in aumento del 14,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, confermano il trend positivo in termini di crescita dei ricavi per entrambe le divisioni: la divisione ADC (Automatic Data Capture), specializzata nella produzione di lettori di codici a barre fissi per il mercato retail, di lettori manuali e di mobile computer ad uso professionale, e la Divisione Industrial Automation, specializzata nella produzione di sistemi di identificazione automatica, sicurezza, rilevazione e marcatura laser per il mercato dell’automazione industriale. Da poco più di un anno alla guida di quest’ultima divisione c’è Valentina Volta, figlia di Romano, presidente e amministratore delegato del gruppo.
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LA SCELTA AL BIVIO
Laureata in economia, con una forte propensione e passione per il marketing, Valentina Volta ha iniziato il suo percorso nell’area commerciale della Ferrero. Un percorso, quello all’interno dell’azienda di Alba, durato circa dieci anni, di cui gli ultimi tre trascorsi in Belgio. “Nel 2012, dopo tre anni molto stimolanti in cui mi sono occupata del marketing Ferrero nell’area Belgio-Olanda-Lussemburgo, mi sono trovata di fronte a un bivio: o continuare la mia carriera indipendente nell’ambito dei beni di largo consumo oppure accettare la proposta di mio padre, che contava su di me per garantire un futuro a quell'azienda che gli aveva dato tante soddisfazioni in oltre 40 anni di attività. Ho scelto questa seconda via, non perché fosse la più ‘comoda’, ma al contrario perché si prefigurava ricchissima di sfide”, spiega Valentina Volta. “Non è facile fare marketing per un'azienda così technology-driven come la nostra: per la sua stessa natura molto ‘ingegneristica’ il gruppo si è sempre concentrato più sulla tecnologia che su altri aspetti, pure molto importanti per il successo di un'impresa. Avevo intravisto una sorta di understatement delle capacità aziendali che andava modificata; il marketing andava rafforzato e così anche il rapporto con la clientela. Alla visione ingegneristica di mio padre ne andava affiancata un’altra più economica e commerciale. Mi piace dire, scherzando, che insieme, mio padre ed io, facciamo un CEO medio”.
Il marcatore laser a fibra UniQ, il primo “all-in-one” che definisce un nuovo standard nel settore.
STRATEGIE DI SVILUPPO
“La mia scelta verso l’azienda di famiglia non mi ha impedito di continuare a studiare e migliorarmi, anzi: pone sfide così stimolanti che è proprio necessario perfezionare continuamente la propria formazione. Per questo sto facendo un master di tre anni ad Harvard, insieme ad altri 170 giovani CEO e azionisti di maggioranza di aziende sparse in tutto il mondo”, afferma Valentina Volta. “Dal 2012 a oggi io e mio padre abbiamo approntato insieme diversi cambiamenti. Una realtà altamente hi-tech che opera su scala mondiale come Datalogic deve essere molto attenta a monitorare i nuovi trend tecnologici e a investire nello sviluppo di prodotti ad alto contenuto innovativo. Per questo abbiamo deciso di dar vita nel 2013 alla nuova divisione Business Development, di cui sono responsabile, con l’obiettivo principale di presidiare le tecnologie core e l’innovazione dei prodotti, guidata dalle esigenze dei nostri clienti e dai loro bisogni. Con un team di oltre 50 ingegneri, la divisione si articola in tre ambiti: il nucleo ‘New needs and application scouting’ raccoglie gli input dai principali clienti e provvede a veicolarli ad entrambe le divisioni del gruppo, i ‘Datalogic Labs’ preservano e migliorano il nostro patrimonio tecnologico e sviluppano nuove tecnologie e applicazioni; infine l’area ‘Mergers & Acquisitions’ svolge attività di scouting e valutazione di operazioni finalizzate alla crescita del gruppo sia a livello dimensionale che attraverso nuove tecnologie. Gli investimenti in R&D, che nel 2012 costituivano il 7% del fatturato, in tre anni sono arrivati a sfiorare il 10%”.
Matrix 300N verifica il codice su ogni singola confezione durante la fase di etichettatura.
PIÙ VICINI AI CLIENTI
“Quali esperti nel campo dell’identificazione automatica da oltre 40 anni, i nostri clienti si aspettano da Datalogic non solo la soluzione dei loro problemi attuali, ma anche la proposta di prodotti e tecnologie altamente innovativi in grado di garantire una sempre maggiore efficienza e precisione”, continua Valentina Volta. “Uno dei nostri tratti distintivi, oggi più che mai, è la nostra capacità di realizzare soluzioni ‘customizzate’ sulle specifiche esigenze dei clienti. La nostra riconosciuta expertise ci permette di ascoltare e comprendere le esigenze delle aziende che si rivolgono a noi, stabilendo con loro una vera e propria collaborazione. Per ciò che riguarda il mercato dell’Industrial Automation, il nostro obiettivo è quello di sfruttare la complementarietà e unicità della nostra offerta (sensori, marcatori laser, lettori di codice a barre e visione) fornendo ai nostri clienti non solo prodotti ma risposte concrete ai loro problemi applicativi”.
DIFFERENZIAZIONE DELLE TECNOLOGIE OFFERTE
“Datalogic si distingue per la differenziazione delle tecnologie offerte e per la capacità delle stesse di adattarsi in numerosi ambiti applicativi. Infatti, mentre è sempre più alto l’interesse per il mondo Imaging, Datalogic è l’unica azienda al mondo in grado di fornire gamme complete di soluzioni sulle tre tecnologie di base per la lettura del codice a barre: la tradizionale Tecnologia Laser, l’Imaging Lineare per applicazioni di alto livello nella logistica, e l’Imaging propriamente detto, basato sulla cattura dell’immagine come nel caso della P-Series”, spiega Valentina. “Sempre di più i nostri clienti non ci chiedono solo di leggere i loro codici, ma anche di fornire informazioni in grado di permettere l’ottimizzazione dei loro sistemi di tracciabilità e smistamento. I nuovi bisogni in ambito logistico ed e-commerce ci hanno portati ad esempio a sviluppare nuove soluzioni, in grado di leggere un collo, di identificarne peso e volume, di individuare simboli particolari come quelli che indicano materiali pericolosi o fragili”.
P-Series a colori in azione per smistamento pacchi.