Siemens ha organizzato il 5 marzo scorso, presso il TAC, il suo Centro Tecnologico di Piacenza, un affollato workshop destinato ai tecnici dei principali produttori italiani di macchine industriali a controllo numerico.
Siemens ha organizzato il 5 marzo scorso, presso il TAC, il suo Centro Tecnologico di Piacenza, un affollato workshop destinato ai tecnici dei principali produttori italiani di macchine industriali a controllo numerico. Tecn’è ha partecipato all’evento per capire dal vivo i contenuti innovativi delle soluzioni proposte e registrare le impressioni dei partecipanti.
di Riccardo Oldani
La strada che ci porterà alla fabbrica del futuro non sarà brevissima, ma è già stata imboccata. Condurrà a quella che viene indicata come la quarta rivoluzione industriale: un mix di automazione, tecnologie robotiche e comunicazione wireless che fonderà l’Internet delle Cose con le macchine. Chi può già proporre soluzioni concrete che vanno in questa direzione ha senz’altro un vantaggio strategico rispetto ai competitor e vede davanti a sé la prospettiva di dettare tempi e modi di una transizione che cambierà il modo di intendere la produzione.
Tra i candidati ad assumere questo ruolo-guida, Siemens (www.siemens.it) ha realizzato un primo passo molto importante: l’integrazione tra il controllo numerico, impiegato per ogni tipo di macchina industriale, e la programmazione dei robot industriali. Due mondi che finora hanno seguito percorsi separati, spesso con difficoltà a dialogare tra loro. Oggi, la nuova soluzione Sinumerik Integrate Run My Robot abbatte questa barriera e consente di effettuare la programmazione di un robot antropomorfo KUKA direttamente dal sistema di controllo numerico Sinumerik di Siemens.
UN WORKSHOP PER I PRODUTTORI DI MACCHINE
Lo sviluppo di questa integrazione prende le mosse nel 2013, quando le due aziende hanno stretto un accordo di collaborazione. Oggi, dopo poco più di un anno e mezzo, è già possibile abbinare robot industriali KUKA a macchine utensili che utilizzano un controllo CNC Sinumerik 840D sl di Siemens. La tecnologia, già testata in una serie di applicazioni pilota, è matura per la commercializzazione in tutto il mondo, Italia compresa. E promette interessanti vantaggi sia per gli sviluppatori di macchine sia per gli utilizzatori finali. Per illustrarli, Siemens ha organizzato il 5 marzo scorso, presso il TAC, Centro tecnologico di Piacenza, un workshop dedicato ai tecnici dei principali produttori italiani di macchine industriali a controllo numerico.
Grazie al Run My Robot di Siemens non solo si elimina il doppio pannello di controllo per macchina e robot, semplificando il lavoro degli addetti, ma non è nemmeno più necessario rivolgersi a due figure professionali distinte.
UN SOLO CONTROLLO, UN SOLO LINGUAGGIO
“La necessità che riscontriamo sempre più viva nelle imprese”, ha detto Paolo Trezzi, padrone di casa nella veste di Business Development Manager di Siemens, “è di rendere sempre più flessibile e automatizzata la produzione. Sempre più frequentemente gli utilizzatori finali chiedono di integrare un robot su una macchina, di cui hanno intenzione di dotarsi o anche che già utilizzano. E, dal canto loro, sempre più spesso i produttori di macchine vogliono fornire anche il robot insieme con il loro prodotto per gestire tutta la commessa. La soluzione che proponiamo noi è un unico centro di controllo e programmazione per macchina e robot che può essere usato da un operatore di macchine a controllo numerico senza bisogno di una formazione specifica”.
Con il Run My Robot di Siemens, in altre parole, non solo si elimina il doppio pannello di controllo per macchina e robot, semplificando il lavoro degli addetti, ma non è nemmeno più necessario rivolgersi a due figure professionali distinte, come il programmatore robotico e il responsabile del controllo numerico, che si occupino con linguaggi e tecnologie diversi di far colloquiare tra loro robot e macchina. Per i produttori, l’opportunità più interessante è di bypassare i system integrator, riducendo i passaggi e diminuendo sensibilmente i costi. “La nostra è una soluzione applicabile a ogni tipo di macchina CNC che adotti il Sinumerik 840D sl, dalle macchine utensili a tutte le soluzioni per carico/scarico, movimentazione o pallettizzazione”, ha aggiunto Trezzi.
PROGRAMMAZIONE, DIAGNOSTICA E SICUREZZA
Giovanni Delmondo, Business Developer di Siemens, ha poi approfondito i vantaggi: “La connessione tra robot e macchina è estremamente semplificata anche a livello di cablaggio, in quanto richiede l’utilizzo di un solo cavo Profinet. Pure la diagnostica è integrata: se si verificano problemi nel funzionamento del robot, i segnali di allarme vengono visualizzati sul display del nostro CNC. Sicurezza garantita anche per gli operatori che accedono alla cella di lavorazione, perché i blocchi della macchina e del robot sono gestiti anch’essi in modo centralizzato”.
Durante il workshop abbiamo potuto assistere, in circa un’ora, al settaggio di un robot antropomorfo KUKA a sei gradi di libertà mediante il controllo Sinumerik 840D sl: tempi rapidissimi, facilitati anche dall'utilizzo di cicli compilati e di pacchetti già predisposti da KUKA, che vengono caricati direttamente nel sistema Sinumerik e prevedono un'ampia libreria di movimenti del robot.
“Considerando soltanto il setup del sistema”, ha spiegato Giuseppe Marseglia, responsabile vendite General Industry della divisione Robotica di KUKA Italia, “possiamo parlare di un 20% di risparmio di tempo rispetto a una configurazione tradizionale. Per non parlare del fatto che non è più necessario il programmatore robotico: tutta la nostra gamma di robot industriali, da 6 a 1.000 kg, è infatti integrabile senza alcun problema al controllo numerico di Siemens”.
La nuova soluzione Sinumerik Integrate Run My Robot consente di effettuare la programmazione di un robot antropomorfo KUKA direttamente dal sistema di controllo numerico Sinumerik di Siemens.
LE OPINIONI DEI COSTRUTTORI DI MACCHINE
Che cosa pensano del sistema Sinumerik Integrate Run My Robot i produttori di macchine italiani che hanno partecipato al workshop Siemens presso il TAC di Piacenza? Ecco alcuni pareri che abbiamo raccolto tra i presenti.
Damiano Bosa, team leader Fives Giustina.
L’azienda, con sede a San Mauro Torinese, fa parte del gruppo internazionale Fives e produce rettificatrici di altissima precisione, soprattutto per il settore automotive. “Abbiamo realizzato già integrazioni tra nostre macchine e robot per clienti che ce le hanno richieste, ma il sistema messo a punto da Siemens e KUKA potrebbe davvero semplificare il processo, ridurre i tempi di realizzazione e anche i costi. Le possibilità di applicazione dipendono molto dalle richieste dei clienti. Al momento ci sembra che questa soluzione sia già applicabile a cicli di lavorazione con tempi dai 20”/30” in su”.
Stefano Zucchini, responsabile software e automazione Innse Berardi.
L’azienda ha sede a Brescia ed è un produttore di macchine utensili di grandi dimensioni che fa parte del Gruppo Camozzi. Le sue macchine trovano applicazione nei settori dell'energia, aerospaziale, ferroviario, dei motori navali e della lavorazione dei metalli. “Ci siamo già trovati nella necessità di integrare nostre macchine a robot KUKA, problema che abbiamo risolto programmando direttamente nella consolle KUKA. Abbiamo quindi già un pacchetto pronto sviluppato da noi, in condivisione con integratori di robot. Ora però questa soluzione ci interessa e sicuramente vogliamo approfondirne l’applicabilità, anche perché per il 90% dei nostri prodotti utilizziamo sistemi a controllo numerico Siemens. Sembra interessante soprattutto la possibilità di governare tutto il sistema da un solo pannello di controllo e essere in grado di effettuare noi la programmazione del robot usando il controllo numerico Siemens”.
Roberto Massara, responsabile automazione Pietro Carnaghi.
L’azienda Pietro Carnaghi di Villa Cortese, in provincia di Milano, è un produttore di macchine utensili esportate in tutto il mondo, in particolare torni, torni verticali, fresatrici e sistemi di movimentazione dei pezzi. “Stiamo ragionando da tempo sull’idea di abbinare robot alle nostre macchine, soprattutto con lo scopo di realizzare un cambio degli utensili. La necessità è di ridurre sempre più i tempi di cambio, di aver sistemi altamente affidabili e di entrare all’interno delle macchine seguendo traiettorie complesse e non lineari. Abbiamo anche già realizzato integrazioni con robot KUKA ma senza usare finora il sistema Run My Robot. L’introduzione di questo sistema potrebbe semplificare molto tutta le gestione del robot, quindi senz’altro ragioneremo sulla sua applicabilità alle nostre soluzioni”.
Alberto Utili, consulente Giuliani, Gruppo Igmi.
L’azienda Giuliani, divisione del Gruppo Igmi S.p.A, è un'azienda di Bologna che produce macchine utensili per il settore delle serrature e macchine transfer per svariati settori, tra cui quello dell’automotive. Le integrazioni con i robot interessano soprattutto questo aspetto dell’attività. “Finora l’integrazione tra robot e macchine utensili si è fatta seguendo due strade alternative: il ricorso a system integrator, che sono comunque aziende esterne, con cui non sempre si stabilisce un rapporto lineare, oppure lo sviluppo interno, che richiede uno sforzo in formazione del personale, ma anche in organizzazione e tecnologie. Il Run My Robot consentirebbe di evitare i problemi legati alla prima opzione e di semplificare molto i problemi insiti nella seconda, consentendo anche di ottenere, a mio parere, una migliore sincronizzazione tra macchina e robot”.
Il prossimo evento Siemens, “Crescere con Sinumerik”, è in programma il 22 aprile, sempre presso il Centro Tecnologico di Piacenza, è sarà dedicato agli utilizzatori finali.