Il claim dell’Automation fair 2017 è stato “Bringing the Connected Enterprise to life”.
Houston, Texas: l’edizione 2017 di Automation Fair, evento organizzato da Rockwell Automation, ha mostrato ad aziende, produttori e costruttori come è possibile accelerare le performance industriali grazie alla Connected Enterprise.
di Simona Recanatini
Tecnologia e cuore sono due termini che raramente vengono accostati quando si parla di automazione. Eppure, queste parole si sono rincorse per diversi giorni negli ambienti dell’Hilton Americas e del George R. Brown Convention Center di Houston, in Texas, dove è andata in scena l’edizione 2017 di Automation Fair, evento globale che Rockwell Automation (www.rockwellautomation.com/ita/) organizza con cadenza annuale negli Stati Uniti per fare il punto su strategie, tecnologie, prodotti, servizi, trend e soluzioni che possano essere d’aiuto per lo sviluppo della Connected Enterprise, ovvero una produttività industriale intelligente, che è poi la chiave per la reale trasformazione digitale, basata sull’integrazione tra le operation in ambito di produzione e quelle enterprise. Per inquadrare la rilevanza della manifestazione, basti pensare che la 26° edizione ha fatto registrare la presenza di 10.614 persone e di oltre 140 espositori: sono stati presentati oltre 20 nuovi prodotti, 190 sessioni tecniche, 9 Industry Forum, 19 laboratori.
Black Moret, Presidente e CEO di Rockwell Automation, durante l’Automation Fair 2017.
HOUSTON DOPO HARVEY
Tecnologia e cuore, dicevamo. Sì, perché la tecnologia può svelare il suo “cuore” e aiutare concretamente. Rockwell Automation, tanto per cominciare, ha voluto confermare l’edizione 2017 dell’Automation Fair a Houston, che solo una decina di settimane prima era stata duramente colpita da Harvey, l’uragano che ha riversato sulla città più di 1.250 mm di acqua, inondando strade ed edifici. Nella città più popolosa del Texas le abitazioni danneggiate dalle alluvioni sono state 136.000 circa e in tutta la zona sono mancate energia elettrica e acqua potabile per giorni.
Migliaia di persone sono state ospitate nei rifugi di emergenza, molte proprio nelle sale del George R. Brown Convention Center di Houston, dove ha avuto luogo la Automation Fair. “Abbiamo preso un impegno nei confronti della città e il nostro evento è un modo concreto per aiutare la comunità e la regione a riprendersi”, ha affermato Blake Moret Presidente e CEO di Rockwell Automation. Nei giorni del disastro l’azienda ha provveduto a consegnare in tempi iper rapidi tecnologie e prodotti: nel giro di 24 ore Rockwell è riuscita a fornire, per esempio, le nuove unità necessarie per ripristinare il servizio idrico alla comunità. Gli aiuti alla città, racchiusi nel motto #HoustonStrong, sono continuati durante Automation Fair, nel corso della quale, grazie al supporto volontario dei visitatori della manifestazione, sono state confezionate 8.000 scatole di viveri distribuiti alle popolazioni alluvionate per il Thanksgiving. Tecnologia e cuore, appunto.
La Connected Enterprise è stata il filo conduttore e l’anima dell’appuntamento organizzato a Houston da Rockwell Automation.
AUTOMATION FAIR: L’EVENTO
L’edizione 2017 di Automation Fair è stata focalizzata su come è possibile aiutare le aziende nel raggiungimento di obiettivi misurabili di business, tramite l’integrazione di controllo e informazioni in tutte le operazioni con l’obiettivo di migliorare la collaborazione, risolvere più rapidamente i problemi e accrescere la produttività. Gli oltre 140 espositori hanno mostrato le loro ultime innovazioni per la produzione industriale messe a punto da Rockwell Automation e dai membri del Partner Network. Nel corso della manifestazione è stato possibile assistere a una serie di dimostrazioni, sessioni tecniche e interessanti Forum Industriali, nei quali si potevano acquisire best practice da clienti e leader di settore nei comparti chimica, engineering, procurement e costruzione, food and beverage costruzione di macchine e attrezzature, oil&gas, power&energy management, pulp&paper, water, waistwater e diversity&inclusion nel manufacturing.
L’AZIENDA CONNESSA
Lo scenario dell’automazione, oggi, è in fermento: sta succedendo esattamente quello che è accaduto nelle nostre case con l’avvento del wireless, della domotica, del cloud. Di conseguenza, il mondo manifatturiero e della produzione è soggetto a una serie di cambiamenti senza precedenti legati proprio alla convergenza dell’Information Technology (IT) e dell’Operation Technology (OT) e all’emergere di tecnologie moderne associate all’Internet delle cose (IOT, che diventa in questo caso Industrial IOT o IIOT). L’Automation Fair, in tale contesto, ha rappresentato un importante momento di aggiornamento per le aziende del settore sulle novità rispetto a soluzioni, prodotti e servizi offerti da Rockwell Automation a supporto della Connected Enterprise, che possono aiutare a guidare questi profondi cambiamenti in atto nell’intero ciclo di vita degli investimenti nell’automazione, per comprendere e capire come applicare le più attuali soluzioni di automazione industriale e di informazione alle macchine, agli impianti e alla produzione e a trarre il massimo vantaggio dalla convergenza di IT e OT.
“L’IOT sta ‘sbloccando’ nuovi modi per ottenere valore e aumentare la produttività. E siamo solo agli inizia”, ha dichiarato Moret. “L’Industrial Internet of Things collega i dati. Prendiamo i dati di dispositivi installati negli impianti e li trasformiamo in informazioni utili e importanti per i nostri clienti. Sviluppiamo migliorie per mantenere sempre più sicure le persone sul posto di lavoro. Le persone trovano modi nuovi e migliori per fare le cose, per vivere, per lavorare. Le cose buone accadono sempre quando combiniamo il potenziale dell’automazione con l’immaginazione delle persone”, ha aggiunto Moret.
Le sale del George R. Brown Convention Center, dove si è svolta la 26° edizione della Automation Fair, solo qualche mese prima hanno ospitato la popolazione di Houston, duramente colpita dall’uragano Harvey.
E L’INFORMAZIONE SI TRASFORMA IN VALORE
Ad Automation Fair 2017 è stata presentata Scio, la nuova piattaforma scalabile di analisi per le applicazioni industriali IOT, che permette ai produttori di poter disporre di nuove modalità per l’organizzazione e l’utilizzo dei dati industriali. Infatti, se da un lato la connettività e il potere di calcolo si stanno diffondendo in tutte le aziende industriali, queste ultime continuano a confrontarsi con la complessità nel riuscire a rendere utili quei dati, al momento giusto e nel posto giusto, oltre a soffrire di una mancanza di competenze interne per la gestione dei dati dei dispositivi tramite cloud. Motivo per cui Rockwell Automation ha voluto mettere a disposizione della produzione un livello di avanzato di analisi.
La piattaforma Project Scio riduce gli ostacoli per accedere alle informazioni, permettendo di prendere le decisioni nel momento nel quale esse rivestono la massima importanza. Con un’interfaccia configurabile e facile da usare, Scio mette a disposizione di tutti analisi su cui lavorare e permette a tutti gli utenti di diventare data scientist assolutamente autonomi nella risoluzione dei problemi e nel pilotare in modo tangibile i risultati di business. Senza dimenticare una cosa importante: quando gli utenti acquisiscono la capacità di fondere più sorgenti dati e associarvi l’apprendimento automatizzato, i loro sistemi possono diventare più predittivi e intelligenti. A tutto vantaggio della produttività.
Il mondo manifatturiero e della produzione è soggetto a una serie di cambiamenti senza precedenti legati alla convergenza dell’Information Technology (IT) e dell’Operation Technology (OT) e all’emergere di tecnologie moderne associate all’Internet delle cose (IOT).
LA ACADEMY OF ADVANCED MANUFACTURING
A Houston, esperti di settore hanno condiviso le strategie adottate per gestire le opportunità e le sfide della digitalizzazione, oltre che le partnership e i programmi finalizzati a sviluppare una forza lavoro altamente qualificata per soddisfare le esigenze di una produzione avanzata. A tal proposito, è stato presentato un intelligente progetto che coinvolge Rockwell Automation e Manpower, che ambiscono a laureare 1.000 veterani dell’esercito entro il 2019 nella AAM (Academy of Advanced Manufacturing), un programma ideato per “migliorare” le loro competenze tecniche, sfruttando l’esperienza di Rockwell nel settore. Sono stati festeggiati i primi diplomati, che potranno lavorare nel settore manifatturiero, assicurandosi uno stipendio interessante. I veterani vengono addestrati in uno stabilimento di Rockwell Automation in Ohio: il progetto combina l’apprendimento in classe con la pratica in laboratorio.
“È stato interessante poter imparare tutte le ultime e performanti tecnologie nel campo dell’automazione, in particolare i controlli. L’Accademia mi ha aiutato a far emergere le mie competenze militari e a capire come sfruttarle una volta fuori dalla Marina”, ha affermato Travis Tolbert, veterano US Navy, che si è appena diplomato all’AAM. “I veterani militari condividono molte abilità che sono rilevanti per la produzione industriale, tra cui un efficace problem solving e una mentalità di lavoro di gruppo. Il programma della AAM li aiuta a guadagnare di più e a rimanere occupati più a lungo, aiutando al tempo stesso i datori di lavoro a colmare il gap di competenze”, ha evidenziato Chris Layden, Vice Presidente di Manpower Group. ©tecnelab
La prossima edizione di Automation Fair si terrà a Philadelphia, in Pennsylvania, il 14 e 15 novembre 2018.