Il regolatore proporzionale di pressione serie PRE integra la tecnologia CoilVision, in grado di monitorare costantemente il funzionamento degli elettropiloti all’interno del componente valutandone lo stato di salute.
OFEM, esperta di stampa flessografica, ha rafforzato la collaborazione con Camozzi Automation per lo sviluppo di iPress, macchina a 10 colori a tamburo centrale.
di Elisa Maranzana
La stampa flessografica è una tecnica di stampa in rilievo, diventata un punto di riferimento nel settore degli imballaggi per la sua versatilità ed efficienza. Grazie, infatti, alla capacità di operare su una vasta gamma di materiali – tra cui carta, cartone, pellicole plastiche e fogli metallici – ben si presta ad applicazioni come la produzione di etichette, cartoni pieghevoli e imballaggi flessibili. Ma la sua peculiarità di operare in cicli produttivi continui – caratteristica che la rende ideale per le lavorazioni su larga scala – porta con sé una sfida cruciale: la riduzione al minimo dei tempi di fermo macchina.
Per rispondere alle crescenti esigenze di stabilità e affidabilità degli impianti (inclusi quelli di stampa flessografica), il produttore di soluzioni per l’automazione, Camozzi Automation, ha sviluppato CoilVision, una tecnologia progettata per il monitoraggio in tempo reale dello stato di salute di componenti critici, come elettrovalvole e regolatori proporzionali, che, grazie al suo approccio predittivo, permette di prevedere guasti e interruzioni della produzione. Un esempio concreto di come la tecnologia CoilVision può essere applicata con successo arriva da OFEM, azienda con oltre venticinque anni di esperienza nel settore della stampa e del packaging, che, di recente, ha realizzato iPress, una macchina flessografica a 10 colori a tamburo centrale, pensata per garantire standard di stampa di alta qualità. Oltre alla tecnologia CoilVision, il progetto ha visto l’integrazione di diverse soluzioni fornite da Camozzi Automation, in collaborazione con lo storico partner Tekno Uno.
Salvatore Irollo, titolare di OFEM.
UNA ROADMAP TRACCIATA
Nonostante la sua storia relativamente recente, OFEM ha già installato oltre 500 macchine in tutto il mondo, affermandosi come un punto di riferimento nel settore. Grazie a un team altamente specializzato, con oltre venticinque anni di esperienza, l’azienda realizza due tipologie di macchine flessografiche: da un lato, gli impianti stack o a cilindri indipendenti, progettati e costruiti interamente in Italia; dall’altro, le macchine a tamburo centrale, prodotte in Cina grazie a una partnership strategica. Oggi l’Italia rappresenta il cuore della ricerca e sviluppo di OFEM, oltre che il centro delle attività di assistenza tecnica, rivolte principalmente ai mercati di Europa, Medio Oriente, Africa e America.
“Proprio in questi ultimi mesi”, ci ha spiegato il titolare Salvatore Irollo durante il nostro incontro, “abbiamo dato il via a un progetto che si concretizzerà entro la fine dell'anno con l’apertura di una sede diretta OFEM in Cina, un passo per rafforzare la nostra presenza in quell’area. La nostra strategia di espansione risponde infatti a una duplice esigenza: da un lato, garantire una maggiore competitività in termini di prezzo; dall’altro, assicurare un servizio rapido ed efficace nell’area orientale. Il tutto senza compromettere gli standard qualitativi, perché i prodotti realizzati in Cina rispettano gli stessi criteri di eccellenza di quelli costruiti in Italia”.
OFEM ha costruito iPress, macchina flessografica a 10 colori a tamburo centrale.
SEMPLICITÀ DI UTILIZZO
In un contesto in cui la tecnologia avanza a ritmo sempre più rapido e il settore della stampa flessografica si prepara a integrare l’intelligenza artificiale per ottimizzare i processi, OFEM lavora costantemente per rendere le sue macchine sempre più efficienti e intuitive.
“Oggi l’utilizzo dei macchinari industriali richiede una solida esperienza tecnica, spesso maturata in anni di lavoro nel settore”, ci ha raccontato Salvatore Irollo. “Ma, com’è noto, molte aziende stanno riscontrando crescenti difficoltà nel reperire personale qualificato. Per questo motivo, stiamo sviluppando soluzioni che semplifichino l’utilizzo delle macchine, riducendo la necessità di competenze avanzate da parte degli operatori. L’obiettivo è progettare impianti capaci di offrire un supporto sempre maggiore agli utilizzatori, permettendo anche a operatori meno esperti di gestire le macchine in modo efficiente e sicuro”. Automazione avanzata e nuove tecnologie saranno elementi chiave per affrontare questa sfida, rendendo le soluzioni di stampa flessografica più accessibili e intuitive per le aziende di oggi e di domani.
La macchina iPress di OFEM integra diverse soluzioni fornite da Camozzi Automation, tra cui le isole di valvole serie D, i regolatori proporzionali serie PRE (nella foto), i gruppi FRL serie MX e i raccordi pneumatici.
UN PROGETTO INTERESSANTE
La collaborazione tra OFEM e Camozzi Automation ha avuto inizio nel 2011, grazie al contributo di Tekno Uno, storico partner di OFEM. Nel corso degli anni questa sinergia ha permesso di integrare soluzioni tecnologiche all’avanguardia negli impianti dell’azienda, contribuendo alla loro continua evoluzione e ottimizzazione.
L’ultimo esempio concreto di questa collaborazione è iPress, la macchina flessografica a 10 colori a tamburo centrale, la più grande mai realizzata da OFEM. Progettata per operare sia con inchiostri a base d’acqua che con inchiostri a base solvente, l’impianto è stato pensato con l’obiettivo di soddisfare le esigenze produttive di Bioplast, azienda di riferimento nella produzione di imballaggi flessibili per il settore alimentare e fornitore di alcuni dei più importanti brand del food, tra cui produttori di pasta, biscotti e prodotti dolciari.
L’impianto rappresenta anche un importante passo avanti nell’integrazione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0. “Il progetto”, ci ha spiegato infatti Irollo, “ha previsto l’implementazione di soluzioni avanzate per la raccolta e l’analisi dei dati di produzione, con un sistema di rilevamento intelligente che trasmette informazioni in tempo reale al MES del cliente. Questo consente di monitorare e analizzare i costi e i consumi operativi, migliorando l’efficienza complessiva della macchina”.
Le unità FRL, o gruppi trattamento aria, sono essenziali nell’automazione pneumatica, dal momento che combinano filtri, regolatori e lubrificatori per ottimizzare la qualità e il controllo dell’aria compressa.
FOCUS SULLA SOSTENIBILITÀ
Un altro aspetto fondamentale dell’innovazione riguarda il recupero energetico. La macchina è dotata di soluzioni avanzate per ottimizzare il consumo di energia, come i sistemi di recupero del calore, che sfruttano bruciatori a gas dotati di recuperatori in grado di catturare l’aria calda emessa dalla macchina e riutilizzarla per il riscaldamento. I motori della macchina, inoltre, sono progettati per recuperare energia durante le fasi di frenata e decelerazione, riducendo gli sprechi e migliorando l’efficienza operativa.
La realizzazione di iPress ha visto l’implementazione di tecnologie avanzate fornite da Camozzi Automation, tra cui le isole di valvole serie D, per la gestione efficiente della pneumatica, i regolatori proporzionali serie PRE, che garantiscono un controllo preciso della pressione, i gruppi FRL serie MX, per un trattamento ottimale dell’aria compressa, e i raccordi pneumatici, fondamentali per l’affidabilità dell’intero sistema.
La tecnologia CoilVision, in particolare, presente nei regolatori proporzionali serie PRE e nelle elettrovalvole serie D, consente di monitorare costantemente il funzionamento degli elettropiloti all’interno del componente, inviando segnali che permettono di identificare eventuali anomalie prima che possano causare malfunzionamenti critici. Questi dati vengono sia visualizzati sull’interfaccia operatore della macchina che trasmessi al MES del cliente, il quale può intervenire tempestivamente per programmare operazioni di manutenzione e prevenire fermi produttivi.
L’integrazione di queste soluzioni avanzate rappresenta un importante valore aggiunto per i clienti di OFEM, offrendo maggiore affidabilità, efficienza energetica e riduzione dei costi operativi. ©ÈUREKA!
Grazie alla vasta gamma di opzioni disponibili, le isole di valvole serie D rappresentano una soluzione ideale per tutte le applicazioni che richiedano funzioni pneumatiche ed elettriche in spazi contenuti.