Al New Technologies Day di GF Machining Solutions un team di esperti ha fornito una panoramica sull'utilizzo di Additive Manufacturing e tecnologia laser per la produzione di stampi e matrici.
Il New Technologies Day di GF Machining Solutions, svoltosi lo scorso maggio a Schorndorf, in Germania, è stata l’occasione per approfondire importanti temi quali l’Additive Manufacturing e la tecnologia laser per la texturizzazione, e in particolare la loro integrazione nei processi produttivi di stampi e matrici, con tutti i vantaggi che ne conseguono. La parola agli esperti.
di Elisa Maranzana
Si è parlato di nuove tecnologie lo scorso maggio a Schorndorf, in Germania, nella sede della filiale tedesca di GF Machining Solutions (www.gfms.com). E in particolare si è parlato di Additive Manufacturing (AM) e di tecnologia laser per la texturizzazione utilizzate nella produzione di stampi e matrici. L’innovativo New Technologies Day – che quest'anno ha richiamato oltre 110 professionisti provenienti da tutta Europa – ha infatti permesso a un team di esperti dell’azienda di fornire una panoramica sull’utilizzo di queste tecnologie particolarmente performanti e sulla loro integrazione negli iter produttivi, al fine di ottimizzare i processi consentendo, al tempo stesso, una maggiore libertà progettuale.
All’evento non è mancato un tour tecnologico all’interno dello showroom di Schorndorf, durante il quale i tecnici GF hanno avuto l’occasione di presentare casi applicativi concreti di stampi lavorati e finiti utilizzando anche queste tecnologie innovative.
La tecnologia laser per il texturing offre una maggiore versatilità con tutto ciò che ne consegue.
FOCUS SULL’ADDITIVE MANUFACTURING
Ormai da qualche anno la collaborazione con EOS, importante multinazionale specializzata in soluzioni AM high-end, ha permesso a GF Machining Solutions di sviluppare ulteriormente e integrare alle proprie soluzioni per l’Additive Manufacturing la tecnologia DMLS (Direct Metal Laser Sintering), che di fatto consiste nell’utilizzo di un laser a fibra pulsato a itterbio che, diretto verso un letto di polvere di metallo, ne consolida una serie di punti definiti da un modello tridimensionale.
Grazie all’AM è oggi possibile costruire inserti per stampi in un modo particolarmente innovativo. I maggiori benefici derivano dalla sostituzione del sistema di raffreddamento di tipo tradizionale con quello conforme, i cui canali – rispettando la geometria del pezzo stampato – permettono una migliore gestione degli scambi di temperatura, ottimizzando così la produzione in termini di tempo, costo e qualità.
La tecnologia laser per la texturizzazione degli stampi è ormai utilizzata in svariati settori: dall’automotive al packaging e all’elettronica di consumo, dalla fabbricazione di utensili fino a quella di prodotti come calzature, articoli sportivi e beni di lusso.
“Consapevoli degli indiscutibili vantaggi che si possono ottenere con questa tecnologia”, ha spiegato Stefan Dahl, Head of Technology Unit New Technologies di GF Machining Solutions, “offriamo un supporto concreto ed efficiente alle aziende che vogliono introdurre l’Additive Manufacturing all'interno del proprio iter produttivo, partendo da una fase di analisi che permetta di capire se l’integrazione di questa tecnologia è effettivamente possibile oppure no, passando alla formazione, fino ad arrivare all’integrazione vera e propria, resa possibile grazie anche alla soluzione System 3R per il cambio pallet, sviluppato e migliorato proprio per questo obiettivo”.
Stefan Dahl, Head of Technology Unit New Technologies, e Benjamin Paganelli, Head of New Technology Sales Region Europe and South America di GF Machining Solutions.
UNIONE STRAORDINARIA
Secondo tema portante del New Technologies Day è stata la tecnologia laser per la texturizzazione e i suoi vantaggi in termini economici, ecologici e creativi nelle applicazioni in ambito stampi.
Utilizzando questa tecnologia le soluzioni proposte da GF Machining Solutions consentono di realizzare tramature e microstrutture, marcare e incidere forme geometriche 2D e complesse geometrie 3D. Rispetto alla lavorazione tradizionale delle superfici ottenuta mediante fotoincisione, la lavorazione con laser offre una maggiore versatilità con tutto ciò che ne consegue.
Il processo di laser texturing presentato da GF inizia da un file bitmap in scala di grigi, creato ad hoc o derivato da una superficie naturale mediante reverse engineering tramite scanner 3D. Il nuovo software dedicato GF 3D Map – unico nel suo genere e con una curva di apprendimento piuttosto rapida – consente di ricreare ogni tipo di design senza limiti creativi su superfici grandi e complesse con scelta di diverse focali.
La tecnologia laser per la texturizzazione degli stampi viene ormai utilizzata in svariati settori, dall’automotive al packaging e all’elettronica di consumo, dalla fabbricazione di utensili fino a quella di prodotti come calzature, articoli sportivi e beni di lusso.
“È proprio la possibilità di combinare un laser a fibra pulsato a itterbio con un laser pulsato ultracorto (femtosecond) a rendere uniche le nostre soluzioni”, ha sottolineato Benjamin Paganelli, Head of New Technology Sales Region Europe and South America. “La combinazione di queste due tecnologie consente infatti alle nostre macchine di essere più flessibili e di effettuare lavorazioni illimitate, incluse quelle poco profonde come l’andare a creare delle microstrutture 3D su pezzi tridimensionali, ottenendo una qualità finale molto alta”.
Andrea Fritzsch, Managing Director di GF Machining Solutions.
A CHE PUNTO SIAMO IN ITALIA?
Ma come vengono accolte queste nuove tecnologie dalle aziende italiane?
“Fino a poco tempo fa – ci ha risposto Andrea Fritzsch, Managing Director di GF Machining Solutions – sono state principalmente le realtà specializzate in lavorazioni conto terzi a investire in questa direzione, riuscendo ad ammortizzare tali investimenti grazie agli introiti derivanti dalle commesse ricevute. Negli ultimi anni però questa tecnologia si è molto evoluta, portando di fatto anche chi esegue la finitura degli stampi internamente a iniziare a investire in questa direzione. Mi riferisco soprattutto a stampisti che operano in segmenti di mercato dove i livelli di finitura e di dettaglio delle superfici sono particolarmente importanti, e dove le esigenze di design non possono più sottostare a vincoli produttivi. Il ventaglio di possibilità che questa tecnologia può soddisfare sta avanzando di pari passo con un livello crescente di esigenza da parte degli utilizzatori, permettendo di ottenere un buon ritorno dell’investimento attraverso politiche di insourcing anche per officine specializzate che intendono integrare il loro processo e mantenere la conoscenza al loro interno”. ©TECN’È
Rispettando la geometria del pezzo stampato, i canali del sistema di raffreddamento conforme permettono una migliore gestione degli scambi di temperatura, ottimizzando così la produzione in termini di tempo, costo e qualità.