Il modo più semplice per rendere efficiente un impianto di biogas è quello di misurare il volume di biogas generato.
Ricavare biogas dai rifiuti ha due vantaggi: si ottiene energia pulita e si contribuisce a ridurre la quantità di gas serra rilasciati nell’atmosfera. KOBOLD INSTRUMENTS propone il misuratore ad oscillazione DOG per la misura di portata di gas. Grazie al principio di funzionamento dell’‘oscillazione’ e alle grandi dimensioni del tubo di misura, questo strumento è particolarmente adatto per il biogas.
di Luigi Ortese
Il biogas si riferisce generalmente a gas generato dalla sostanza organica in assenza di ossigeno. La fonte di questo tipo di biocarburante sono i rifiuti organici che si possono trovare in molte forme, tra cui rifiuti di origine animale, rifiuti umani, vegetali morti e di altri elementi organici in decomposizione. Come qualsiasi altro gas combustibile, il biogas contiene soprattutto metano (CH4) e anidride carbonica (CO2). Non è così difficile da capire che ricavare biogas da rifiuti ha due vantaggi: si ottiene energia pulita e al tempo stesso si contribuisce a rendere la terra più verde, riducendo la quantità di gas serra rilasciati nell’atmosfera.
GESTIRE GLI IMPIANTI
Guardando la potenzialità di risparmio economico, le aziende che possiedono piantagioni di palme stanno iniziando a costruire e gestire i propri impianti di produzione di biogas, utilizzando la grande quantità di rifiuti organici delle loro piantagioni. Una cosa che deve assolutamente essere fatta durante la realizzazione di un impianto è quella di assicurarsi che possa funzionare in modo efficiente. Il modo più semplice per raggiungere questo obiettivo è quello di misurare la potenza del proprio impianto, in questo caso, il volume di biogas generato. Misurare la quantità totale di biogas generato in un impianto può essere difficile, perché si ha a che fare con una bassa pressione di esercizio di circa 100 mbar (anche in un punto a valle di un ventilatore), e si deve considerare che il biogas è un gas sporco, umido e ha il potere di corrodere la parte metallica del flussometro. Inoltre, per rendere più interessante l’applicazione, il biogas è ovviamente infiammabile. Quindi, la certificazione per aree pericolose è d’obbligo.
UNO STRUMENTO EFFICACE
Come qualsiasi altro gas, il biogas è comprimibile, il che significa che la densità varia notevolmente al variare della pressione operativa e/o della temperatura operativa. Assumendo che la misura venga fatta con pressione costante e temperatura ambiente, avremo una falsa lettura. Per questa tipologia di applicazione KOBOLD INSTRUMENTS (www.kobold.com/it) propone il misuratore ad oscillazione DOG, idoneo per la misura di portata di gas. Grazie al principio di funzionamento dell’‘oscillazione’ e alle grandi dimensioni del tubo di misura, questo strumento è decisamente insensibile allo sporco e ha un effetto autopulente, aspetti fondamentali per un fluido come il biogas.
LE CARATTERISTICHE DI DOG
Poiché il DOG non ha alcuna parte rotante, la caduta di pressione è ridotta al minimo. Ci si può aspettare un calo di pressione di 50 mbar a portata massima quando lo strumento misura gas con la stessa densità dell’aria. Il misuratore è provvisto di approvazione ATEX II 1G EEx ia IIC T4 per l’applicazione in area con pericolo di esplosione. Altre caratteristiche del misuratore di DOG sono la verniciatura anticorrosione e il tubo di misura in acciaio inox, per ottenere un buon risultato nella misura. Inoltre, al fine di tenere in considerazione le variazioni di pressione e temperatura nel calcolo, KOBOLD ha installato un trasmettitore di pressione PAS e un trasmettitore di temperatura TWL, le cui uscite sono state collegate all’unità di calcolo per ottenere un valore di portata corretto. Il risultato ottenuto è il valore corretto del flusso di biogas volumetrico sia in valore istantaneo (Nm3/h) che totalizzato (Nm3).
DOG, strumento proposto da KOBOLD INSTRUMENT, è idoneo per la misura di portata di gas e in particolare per il biogas.