Durante la filtrazione a flusso pieno, gli impianti di microfiltrazione VOMAT mettono a disposizione in modo costante olio pulito di qualità NAS 7. Filtrazione e controlavaggio adeguati alle esigenze del cliente consentono di ridurre le sollecitazioni dei componenti filtranti e il consumo energetico. Foto: ©VOMAT GmbH
Ridurre l’impronta ecologica nella produzione di utensili si può. Lo sa bene VOMAT che, per contribuire al raggiungimento degli obiettivi del Green New Deal, propone soluzioni sostenibili per la filtrazione dei lubrorefrigeranti.
di Carlo Martelli
Con il Green New Deal, l’UE vuole raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Le sfide per società e industria sono enormi. Produzione con ridotto spreco di risorse, sostenibilità, salvaguardia del clima e dell’ambiente e la sfida di conciliare tutto questo con l’efficienza economica. Spesso il potenziale di riduzione dell’impronta ecologica nel processo produttivo non viene sfruttato appieno. Un esempio è la lavorazione dei metalli, in particolare l’affilatura degli utensili. Chi, oltre a puntare su tecnologie di affilatura d’avanguardia, utilizza il sistema giusto di filtrazione dei lubrorefrigeranti può produrre in modo sostenibile.
“Il solo impegno politico e la definizione degli obiettivi nell’ambito del Green Deal non bastano. C’è bisogno di un piano d’azione concreto e di veri stimoli economici per passare a tecnologie alternative e di minore impatto climatico. Molti dei nostri clienti del settore utensili già oggi vogliono affilare i propri prodotti riducendo al minimo lo sfruttamento delle risorse naturali. Nei colloqui di vendita o pianificazione, ad esempio, ci viene chiesto sempre più spesso se i nostri impianti di filtrazione, oltre a garantire efficienza e qualità, possono anche contribuire ad aumentare la sostenibilità della produzione. La risposta è sì. Producendo i nostri sistemi di microfiltrazione, mettiamo a disposizione dei costruttori di utensili soluzioni tecnologiche che offrono numerose opportunità per una filtrazione dei lubrorefrigeranti a basso impatto ambientale”, afferma Steffen Strobel, Direttore Tecnico Vendite di VOMAT , azienda costruttrice di macchinari e sistemi di filtrazione con sede nella cittadina tedesca di Treuen.
La portata e la potenza delle pompe di alimentazione delle macchine sono perfettamente abbinate al sistema di filtrazione VOMAT. Gli oli di rettifica più puliti possono rimanere nel sistema più a lungo e comportano minori sollecitazioni delle pompe e delle tubazioni delle macchine. Foto: ©VOMAT GmbH
SFRUTTARE LE POSSIBILITÀ
Nel processo di affilatura, il sistema lubrorefrigerante fornisce lubrificanti e refrigeranti nella quantità e con il livello di purezza necessarie. La filtrazione e il trattamento del lubrorefrigerante sono elementi cardine di questo sistema: un’ottimale filtrazione dei lubrorefrigeranti si ripercuote positivamente su molti aspetti della produzione di utensili per lavorazioni ad asportazione di truciolo; in particolare, rende il processo di affilatura più efficiente e consente, accanto ad altri fattori, di fabbricare utensili di alta qualità. Se i lubrorefrigeranti devono essere cambiati con minore frequenza, si riducono non solo i tempi di fermo, ma anche i costi di acquisto, stoccaggio, riciclaggio e il consumo energetico.
“Per assicurare un alto livello produttivo e qualitativo – ma anche per sfruttare possibilità di razionalizzazione e di maggiore sostenibilità – VOMAT fornisce potenti impianti di filtrazione che, nonostante la loro struttura compatta e il ridotto ingombro, riuniscono in un’unica soluzione tutti questi vantaggi tecnici”, spiega Steffen Strobel.
VOMAT realizza infatti soluzioni di filtrazione – dagli impianti singoli a quelli centralizzati per l’industria pesante – che, tramite filtri multistrato ad alte prestazioni e di lunga durata, alimentati a flusso pieno, sono in grado di separare al 100% l’olio esausto da quello pulito. Con soluzioni di questo tipo è possibile ottenere un grado di purezza della classe NAS 7 (3-5 µm). La combinazione di tecnologie di filtrazione, di raffreddamento e di smaltimento all’avanguardia – su richiesta con prefiltro HSS incluso – garantisce il successo economico e il rispetto di alti standard ecologici. Inoltre, i filtri VOMAT richiedono poca manutenzione e occupano poco spazio grazie alle loro dimensioni compatte.
Il refrigeratore modulare KWS 250 ad acqua fredda, con pompa di circolazione del refrigerante regolata tramite convertitore di frequenza e sistema compatto di controllo Eaton, è estremamente efficiente in termini energetici. Foto: ©VOMAT GmbH
ADEGUARE LA POTENZA AL PROCESSO PRODUTTIVO
Negli impianti VOMAT, la portata filtrante e i cicli di controlavaggio vengono regolati automaticamente in funzione delle necessità. In questo modo, si ottengono un prolungamento della durata utile degli elementi filtranti e una riduzione del consumo energetico e dei costi. Molti dei sistemi normalmente usati filtrano costantemente alla massima potenza, anche quando non sarebbe necessario. Gli impianti VOMAT, invece, si adeguano al processo produttivo. Se, ad esempio, le affilatrici rallentano, viene filtrata solo la quantità di lubrorefrigerante necessaria. Se un impianto centralizzato VOMAT esegue la filtrazione per più affilatrici, e alcune di esse non sono in funzione, la portata filtrante viene adeguata automaticamente al volume di asportazione del truciolo. Al contempo, è necessaria una minore refrigerazione, con una conseguente riduzione dei consumi energetici.
Durante la filtrazione a flusso pieno, la possibilità di un controlavaggio basato sulle necessità reali offre ulteriori vantaggi: nei filtri VOMAT i cicli di controlavaggio vengono azionati in funzione del grado di imbrattamento degli elementi filtranti. Se i valori predefiniti vengono raggiunti comincia il processo di controlavaggio, nel quale i filtri vengono controlavati singolarmente e in tempi differenti. I filtri rimanenti garantiscono l’alimentazione costante di olio pulito. Nell’unità di smaltimento, l’olio di controlavaggio viene poi quasi completamente separato dalla morchia e convogliato nel serbatoio dell’olio esausto. Questo processo di controllo e regolazione totalmente automatico della portata filtrante consente una diminuzione dei costi energetici e di esercizio.
L’impianto di filtrazione può restare in funzione durante lo smaltimento dei materiali, che avviene direttamente in un contenitore di trasporto idoneo dell’azienda addetta al riciclaggio. Foto: ©VOMAT GmbH
TEMPERATURA SEMPRE STABILE
La tecnologia VOMAT, inoltre, durante il processo di affilatura mantiene la temperatura del lubrorefrigerante all’interno di un range di ±0,2 K. Grazie a questo sistema ad alta precisione, la temperatura del lubrorefrigerante rimane sempre all’interno dell’intervallo prescritto, allungando il ciclo di utilizzo degli oli di rettifica impiegati. In questo modo, gli impianti VOMAT rimangono sempre in funzione, raffreddando costantemente il lubrorefrigerante. A questo scopo, esistono diverse soluzioni costruttive, come le unità a innesto per un facile smontaggio e montaggio sul posto senza personale di servizio, o i dispositivi ausiliari dotati di condensatore per il raffreddamento esterno. Un’ulteriore opzione, come soluzione personalizzata, è il raffreddamento ad acqua con circuito esterno dell’acqua fredda: un esempio è il refrigeratore modulare KWS 250 ad acqua fredda, con pompa di circolazione e sistema compatto di comando e controllo Eaton. La potenza refrigerante è di 250 kW per il raffreddamento a salamoia, con una precisione di regolazione di ±1,0 K. Questo dispositivo non richiede l’uso di un serbatoio di accumulo tampone e può essere utilizzato con acqua fredda in aree esterne, ad esempio nelle zone industriali, garantendo un’alta efficienza energetica e gestendo la temperatura con grande precisione.
“Grazie al controlavaggio, realizzato solo quando è realmente necessario e alla gestione di precisione della temperatura, aumenta sensibilmente la vita utile dei singoli componenti del sistema di filtrazione e della macchina. Il lubrorefrigerante, con il suo alto grado di purezza, può rimanere più a lungo nel sistema, consentendo di risparmiare energia”, chiarisce Strobel.
RICICLAGGIO EFFICIENTE DEI MATERIALI
L’efficienza energetica è garantita non solo dai filtri con tecnologie d’avanguardia che consentono di disporre di lubrorefrigeranti estremamente puliti, ma anche dalla presenza di un sedimentatore automatico che permette un riciclaggio sostenibile dei materiali. Grazie alle peculiarità costruttive dell’impianto VOMAT, la morchia di rettifica, una volta depositata, presenta un’umidità residua pari solo al 5-10%. L’impianto di filtraggio può restare in funzione durante lo smaltimento dei materiali, che avviene direttamente in un contenitore di trasporto idoneo dell’azienda addetta al riciclaggio. Con la tecnologia VOMAT è esclusa la contaminazione con coadiuvanti di filtrazione come cellulosa o resti di nastri di carta. Ciò consente sia di contenere le spese, sia di salvaguardare le risorse e l’ambiente.
I microfiltri dell’azienda possono essere impiegati anche per affilatrici e rettificatrici per la lavorazione di HM e HSS e per lavorazioni miste. Sono disponibili di diverse dimensioni, con portate di 70 l/min, 120-420 l/min e 480-960 l/min. È inoltre possibile realizzare configurazioni specifiche in base alle esigenze dei clienti, anche per grandi impianti industriali centralizzati. Grazie a diversi moduli di espansione, come ad esempio sistemi di raffreddamento speciali, pompe macchina, serbatoi supplementari e possibilità di riciclaggio, gli impianti possono essere adattati con il mutare delle esigenze.
Il nuovo filtro sottovuoto a nastro VOMAT per la filtrazione di lubrorefrigeranti a base d’acqua, emulsioni e oli di rettifica in spazi ridotti. Foto: ©VOMAT GmbH
UNA SOLUZIONE ESTREMAMENTE VERSATILE
“Un ulteriore esempio della nostra tecnologia di filtrazione sostenibile orientata al mercato è il nuovo filtro sottovuoto a nastro per la filtrazione di lubrorefrigeranti a base d’acqua, emulsioni e oli di rettifica in spazi ridotti”, aggiunge Strobel. Con il filtro sottovuoto a nastro è possibile trattenere leghe ferrose e non ferrose, metalli duri, particelle abrase, leganti e altro dai lubrorefrigeranti di ultima generazione – come quelli a base acquosa – senza dover ricorrere a un sistema di preseparazione, con un alto potere filtrante e un grado di filtrazione di 10-30 µm.
Questo filtro sottovuoto a nastro di dimensioni compatte richiede poca manutenzione e, grazie alla speciale geometria del nastro, presenta un ingombro inferiore di circa il 70% – secondo i dati del Gruppo – rispetto ai comuni impianti disponibili sul mercato, a parità di prestazioni. VOMAT stima che con questo sistema sia possibile garantire prestazioni di filtrazione tre volte maggiori per metro quadrato di superficie di produzione.
“I nostri impianti riescono a conciliare produttività e la necessità di una produzione sostenibile. Perché ‘sostenibilità’ significa anche riuscire a ricavare il massimo dal processo complessivo. E con la tecnologia VOMAT si risparmiano molte risorse come macchinari, tempo necessario per la lavorazione, spazio, energia e materie prime”, conclude Strobel. ©TECNeLaB