La struttura dell’esoscheletro, sviluppata da Comau in collaborazione con IUVO, spinoff della Scuola Sant’Anna di Pisa. Nella foto di apertura: il MATE-XT 4.0, ultima versione dell’esoscheletro per l’impiego industriale di Comau, sensorizzato e con funzioni IOT.
MATE-XT 4.0, terza versione dell’esoscheletro sviluppato da Comau per alleviare gli sforzi di chi deve lavorare a lungo con le braccia sollevate, ha aggiunto alle funzioni la connettività, per raccogliere dati sul funzionamento utili alla manutenzione.
di Riccardo Oldani
Quando uscì sul mercato, a cavallo tra il 2017 e il 2018, il MATE di Comau è stato il primo esoscheletro pensato esclusivamente per l’impiego industriale. Mentre altri prodotti simili erano dotati di attuatori e di sistemi per agevolare i movimenti delle braccia o delle gambe, utilizzati soprattutto per la riabilitazione e in ambito medicale e sanitario, questo sistema leggero si affacciava sul mercato con caratteristiche uniche: l’impiego di sistemi passivi e la totale assenza di motori per assistere i lavoratori dal punto di vista esclusivamente ergonomico. Da allora il grande Gruppo torinese dell’automazione e della robotica ha sviluppato una seconda versione, il MATE-XT, migliorato in fatto di leggerezza e vestibilità, e ora ne ha annunciato una terza, già sul mercato, il MATE-XT 4.0.
DALLE GRANDI IMPRESE ALLE PICCOLE
È Duilio Amico, Head of Sales EMEA della divisione robotica di Comau, a spiegarci la genesi di questo nuovo esoscheletro. “Nella sua concezione iniziale, MATE era pensato per le grandi aziende attive del settore automotive, impegnate ad alleggerire il lavoro gravoso degli operai che compiono operazioni sottoscocca. Era quindi pensato per un’applicazione molto precisa in un ambiente controllato. Poi però i feedback di tanti imprenditori e manager che avevano visto il prodotto e pensavano di utilizzarlo nelle loro realtà ci hanno spalancato un mondo di tantissimi possibili impieghi, dovunque gli addetti devono assumere posizioni faticose per operare con le braccia all’altezza del capo. Una posizione di lavoro che, tra l’altro, genera patologie fastidiose, con conseguenze da non sottovalutare sulla qualità della vita”.
Il MATE-XT 4.0 è realizzato con soluzioni ultraleggere e con un design intuitivo che facilita l’utilizzo. Non adotta motori ma un sistema di sostegno passivo.
*Esoscheletro costo:
- 4.900,000 euro più Iva per Mate-XT
- 5.400,00 euro più Iva per Mate-XT 4.0
- 4.500,00 euro più Iva per Mate-XB
ATTENZIONE AL BENESSERE
MATE ha cominciato così a essere apprezzato anche da aziende medio-piccole, con una decina di operai, nelle quali anche solo 3 o 4 esemplari potevano apportare un beneficio immediato. Un vero cambio di prospettiva. “Mentre in una grande azienda l’acquisto di un dispositivo tecnologico del genere”, osserva Amico, “è deciso da un team articolato, composto da medici del lavoro, direttori di stabilimento o responsabili di reparto, in piccole realtà, come imprese edili o di pulizia, officine o magazzini logistici, la scelta spesso è fatta dal titolare che magari utilizza l’oggetto in prima persona”. Di fronte a questa nuova clientela, Comau ha dovuto così pensare una nuova strategia commerciale, più capillare, e anche un prodotto ancora più semplice da indossare e utilizzare. Il MATE-XT è stata la risposta a questo nuovo scenario. “Il mercato ha apprezzato”, osserva Amico, “sia perché anche le piccole aziende sono sempre più attente al benessere dei loro dipendenti, che se stanno bene lavorano meglio, sia per il progressivo invecchiamento della forza lavoro. Negli ultimi anni i volumi di vendita del nostro esoscheletro sono cresciuti del 25/30% annuo, e anche oltre”.
L’AGGIUNTA DELLA CONNETTIVITÀ
Ora il MATE-XT 4.0 aggiunge a queste caratteristiche anche la connettività, che consente di accedere alle agevolazioni previste dal Piano Nazionale Transizione 4.0 per gli oggetti tecnologici connessi. Un credito d’imposta che fino a fine 2022 ammontava al 40% del prezzo di acquisto e che nel 2023 è passato al 20%. Al di là di questo vantaggio, il nuovo esoscheletro “funzionalmente è identico alla versione XT, quella più aggiornata”, dice Amico. “In più è dotato di una scheda che riunisce una serie di sensori paragonabili a quelli di uno smartphone: di movimento, vibrazioni, umidità, temperatura. La scheda è collegabile, via Wi-Fi, a una app, a cui trasmette informazioni di sicurezza, in caso di uomo a terra o di trauma improvviso, e anche sull’utilizzo, cioè per esempio sul numero di cicli eseguiti dalla persona che lo indossa”.
Una tipica situazione di utilizzo del MATE-XT in un’azienda del settore automotive, che richiede molte lavorazioni con le braccia sollevate al livello della testa.
L’IMPORTANZA DEI DATI
A che cosa servono questi dati? “Da una parte”, dice ancora il Manager di Comau, “ci consentono di definire il numero ideale di cicli dopo i quali effettuare la manutenzione dell’esoscheletro, che peraltro consiste in una semplicissima lubrificazione. D’altro canto, la raccolta dei dati apre a nuove interessanti prospettive. Avere infatti informazioni su frequenza e ampiezza dei movimenti è importante per chi studia l’ergonomia per determinare quanto siano gravose determinate operazioni e prevedere quindi azioni correttive. In concreto, un primo risultato a cui siamo giunti è la quantificazione del numero di chilogrammi che, in una giornata di lavoro, il MATE consente al lavoratore di ‘risparmiare’, perché è lui a svolgere lo sforzo meccanico per sollevarli. La nostra stima, a seconda della tipologia di attività, può variare tra 500 e 1.500 kg al giorno”. La app si apre inoltre a nuovi sviluppi, man mano che i nuovi usi operativi dell’esoscheletro metteranno a disposizione serie di dati particolari e specifiche”.
PROGETTI FUTURI
Il lavoro sul MATE non finisce qui. “Continueremo a migliorare leggerezza, comfort e prezzo del prodotto, che crediamo possa essere ulteriormente ridotto con il crescere dei volumi di produzione”, confida Amico. “Nel frattempo, abbiamo deciso di sviluppare anche un esoscheletro per la zona lombare, pensato per tutte quelle operazioni in cui è necessario sollevare un peso da terra. Secondo le nostre stime almeno il 40/50% dei task compiuti in ambienti di lavoro comporta azioni di questo tipo, quindi, le opportunità di mercato si amplieranno ulteriormente”. Anche per questo prodotto la logica sarà di assecondare movimenti fisiologici e accompagnare le persone nelle loro attività, senza l’intento di guidarle o di controllarle.
Chi vuole dotarsi del MATE-XT 4.0, infine, che cosa deve fare? “Abbiamo una rete di distributori in tutta Italia (l’elenco si trova sul sito www.mate.comau.com) oltre a venditori diretti Comau”, conclude Amico. “Basta accordarsi con loro per un incontro a cui siano presenti tutti gli attori con un ruolo in un’eventuale scelta d’acquisto, in modo da rispondere in un solo incontro ai vari possibili quesiti”. Si può poi concordare un test per verificare sul campo l’efficacia dell’esoscheletro. ©WE ROBOTS
Il lancio del prodotto, avvenuto con la prima versione nel 2018, ha interessato aziende di molti settori dell’industria. Qui l’impiego in un’azienda tessile.