BFT Burzoni di Podenzano (Piacenza), che Alberto Burzoni (nella foto insieme alla figlia Arianna) fondò nel 1974, è oggi un importante punto di riferimento nell’ambito delle lavorazioni meccaniche ad asportazione truciolo. Nella foto di anteprima: BFT Burzoni propone un’ampia e diversificata gamma di prodotti in pronta consegna.
Fondata nel 1974, BFT Burzoni opera nel campo degli utensili per le lavorazioni meccaniche e l’asportazione di truciolo. Una storia vissuta sempre da protagonista e che ha portato l’azienda a spiccare tra le imprese italiane del settore.
di Elisa Maranzana
Nell’Italia degli anni Cinquanta, quella della trasformazione sociale e del boom economico, quando le catene di montaggio producevano la Lambretta, Alberto Burzoni era a capo di un intero reparto della Innocenti di Lambrate, nella periferia est di Milano. È lì che aveva iniziato come apprendista qualche anno prima, imparando a conoscere, amare e far suo un mondo, quello della metalmeccanica, che avrebbe cambiato non solo la sua vita, ma anche quella dell’industria italiana degli utensili.
Oggi la BFT Burzoni di Podenzano (Piacenza), che Alberto fondò nel 1974 e che ora è un importante punto di riferimento nell’ambito delle lavorazioni meccaniche ad asportazione truciolo, compie i suoi primi cinquant’anni. Un traguardo importante per l’azienda, oggi guidata da Arianna Burzoni, figlia di Alberto, nel solco del coraggio del fondatore e delle persone che, dal primo giorno, lo hanno sostenuto. La passione iniziale è stata la scintilla che ha portato oggi BFT Burzoni a essere fra i primi 15 player in Italia nel suo segmento di mercato, con un magazzino che vanta 10 milioni di pezzi, suddivisi in oltre 66.000 articoli in pronta consegna.
Arianna Burzoni, oggi alla guida dell’impresa, dice che “la formazione costante e specializzata è l’unica chiave che abbiamo a disposizione per continuare a migliorare”.
COME TUTTO EBBE INIZIO
Negli anni Settanta l’Italia si trovava nel bel mezzo di una grande crescita economica: aumento della produzione industriale, diffusione del benessere sociale e miglioramento delle infrastrutture. Tutto era in forte espansione, ma ogni cosa era ancora da costruire. “Fu in quegli anni che mio padre creò la sua attività partendo da zero”, racconta con orgoglio Arianna Burzoni. “All’epoca i dipendenti erano appena due e il quartier generale, come spesso accade, nella cantina di casa, a Piacenza, in via Cornegliana 11. Certo, il mercato era decisamente meno competitivo di oggi, ma la globalizzazione che sarebbe pian piano arrivata di lì a poco lo avrebbe trasformato, spingendo le realtà più lungimiranti a muoversi di conseguenza”.
In quegli anni BFT Burzoni comprese che l’unico modo per differenziarsi era puntare sulla qualità del prodotto e del servizio, mantenendo costante il monitoraggio delle esigenze dei clienti. La crescita, di conseguenza, non tardò ad arrivare e nel 1988 si rese necessario un quartier generale più grande, quello di Podenzano.
Pierluigi Pozzi guida l’ufficio tecnico di BFT Burzoni, in grado di realizzare utensili speciali in tempi molto brevi.
AL PASSO CON LA TECNOLOGIA
Arianna Burzoni è entrata a far parte dell’azienda di famiglia nel 1996, inizialmente come agente di vendita, poi come condirettore e, oggi, come direttore generale. “Negli ultimi trent’anni il mondo è cambiato enormemente, compreso il settore metalmeccanico”, ci ha raccontato. “Le macchine utensili sono sempre più performanti, intelligenti e ad alto contenuto tecnologico, pensate per produrre in modo più veloce e preciso, a costi più bassi e con una qualità elevata delle lavorazioni”.
Quella di cui parla Arianna Burzoni è una evoluzione rapida e profonda, che ha travolto e coinvolto anche il mondo dell’utensileria. “La recente trasformazione tecnologica e digitale”, conferma la manager, “ha imposto ai produttori di utensili un grande lavoro di aggiornamento continuo, ricerca e sviluppo, proprio con l’obiettivo di individuare nuove tipologie di metallo duro, rivestimenti e geometrie di taglio che permettono di creare soluzioni all’altezza e in linea con lo sviluppo tecnologico delle macchine utensili”.
Ma come spesso accade, la qualità di un prodotto non può prescindere da un servizio di consulenza qualificato. “La soddisfazione del cliente è al centro di tutte le nostre attività”, prosegue Burzoni. “Oggi possiamo contare sul supporto di 23 tecnici commerciali che accompagnano il cliente nella scelta del prodotto con professionalità e competenza. E questo va ad aggiungersi a un servizio in pronta consegna dei nostri pezzi standard e alla possibilità di realizzare, in tempi brevi, utensili personalizzati”.
Gian Luca Andrina, direttore commerciale di BFT Burzoni dal 2003.
IL CENTRO DI FORMAZIONE
“La formazione costante e specializzata è l’unica chiave che abbiamo a disposizione per continuare a migliorare”, sottolinea ancora Burzoni. E infatti, proprio in questi ultimi mesi, l’azienda piacentina ha inaugurato un nuovo centro di formazione destinato ai clienti con l’obiettivo di condividere quanto imparato sul campo in cinquant’anni di attività. Il nuovo centro, operativo da febbraio, offre corsi di formazione personalizzati, dedicati principalmente a tornitura e fresatura, ma anche a tutto il mondo legato alla foratura, maschiatura e altre lavorazioni frequenti.
“Nel momento in cui aiutiamo il cliente a formare i suoi addetti sulle lavorazioni meccaniche”, ci spiega Gian Luca Andrina, direttore commerciale di BFT Burzoni dal 2003 e coinvolto in prima linea nel progetto, “vediamo che questo si traduce in produttività e conseguente beneficio economico su due fronti. Da un lato quello del saving, perché, proprio grazie alla formazione, si ottiene un miglioramento dell’utilizzo degli utensili, con una conseguente maggiore tool life e meno sprechi; dall’altro quello della produttività, ovvero del costo orario del personale, proprio grazie all’implementazione di migliori strategie operative e al raggiungimento di performance superiori”.
Quindi produttività, risparmio e sostenibilità, grazie a un ruolo sempre più attivo dell’uomo che diventa l’artefice di una gestione più efficiente e consapevole delle risorse di cui dispone.
UNO SGUARDO AL FUTURO
Fare previsioni oggi non è facile, ma Gian Luca Andrina è sicuro di una cosa: il ruolo dell’uomo sarà centrale. “A prescindere dall’evoluzione tecnologica, credo che le reali potenzialità dell’utensile del futuro risiedano nella capacità dell’operatore di applicare al meglio lo strumento che utilizza”, sostiene. “Ed è per questo che la formazione del personale e il servizio di consulenza per i clienti sono al centro delle nostre strategie di crescita”.
Obiettivo di BFT Burzoni sarà anche quello di continuare ad ampliare la gamma di soluzioni offerte. “Mirror è una delle ultime novità della nostra linea di frese in metallo duro integrale Extreme Performance”, conclude Arianna Burzoni. “Si tratta di una fresa ad alte prestazioni per superfinitura, adatta a lavorare una vasta gamma di materiali, inclusi tutti gli acciai fino a 55 HRC, acciai inossidabili, duplex, super duplex, ghise, superleghe resistenti al calore e titanio. Grazie al suo angolo con elica a 45° e passo differenziato, questa fresa rappresenta una valida alternativa alle operazioni di rettifica dal momento che garantisce risultati eccellenti in termini di qualità della superficie lavorata”. © TECN’È
Mirror è una delle ultime novità della linea di frese in metallo duro integrale Extreme Performance di BFT Burzoni.