Due Tank.G 1600 di MCM affiancati nella nuova linea FMS.
Un FMS di MCM Machining Centers Manufacturing, realizzato per un Gruppo leader del settore aerospace in Francia, ben descrive il “saper fare” del Made in Italy della meccanica, con un’attenzione estrema a qualità, precisione, velocità ed efficienza.
di Alfonso Pinna
Non è un caso che l’impianto FMS commissionato da un Gruppo leader nel settore aerospace in Francia e costruito da MCM, storico costruttore di macchine utensili che ben rappresenta l’eccellenza del Made in Italy nel mondo, sia stato filmato all’interno dello stabilimento MCM di Vigolzone, in provincia di Piacenza, per essere poi utilizzato in un film girato da Gabriele Salvatores, che ha inteso esprimere e diffondere le qualità del “saper fare italiano”, attraverso le sue regioni, presso il Padiglione Italia all’Expo Dubai, tenutosi fino allo scorso mese di marzo. L’azienda piacentina, fondata nel 1978, è stata quindi scelta per simboleggiare l’innovazione in Emilia-Romagna, perfetta sintesi di alta tecnologia e artigianalità.
12 centri di lavoro MCM Tank Multitasking organizzati in tre linee FMS presso il cliente.
L’AVANGUARDIA DELLE MACCHINE PER L’AEROSPACE
MCM è cresciuta progressivamente, conquistando credibilità e spazio sul mercato globale dove rappresenta una realtà consolidata. Elemento centrale della sua offerta sono i centri di lavoro orizzontali a quattro e cinque assi, che l’azienda costruisce in un’ampia gamma anche in configurazione multitasking (fresatura, tornitura e rettificatura). MCM ha scelto, dunque, un approccio multidisciplinare, in una logica di integrazione tra meccanica, elettronica e informatica, che l’ha resa capace di garantire un servizio tecnologico avanzato nella costruzione di centri di lavoro e sistemi flessibili di produzione in settori complessi come l’aerospaziale. È una realtà che non rinuncia a un’attitudine “sartoriale”, orientata alle esigenze diversificate di ogni cliente, con un’attenzione estrema alla qualità e all’efficienza che si evidenziano in ogni macchina e impianto progettato.
In particolare, l’impianto ripreso da Salvatores, composto da due centri di lavoro Tank.G 1600, va ad affiancarsi ad altri dodici centri di lavoro Tank Multitasking organizzati in tre linee FMS, già installati nello stabilimento del Gruppo francese. Le macchine fornite da MCM sono dunque tutte capaci di combinare operazioni di tornitura e fresatura, ottimizzando il layout del sito di produzione, riducendo il numero delle fasi di lavorazione e il flusso di semilavorati in transito. Tutti aspetti fondamentali per il contenimento del tempo di ciclo e, parallelamente, dei costi di produzione.
FMS Tank.G 1600 Multitasking.
LE CARATTERISTICHE DISTINTIVE DELL’OFFERTA
La struttura delle Tank.G offre elevata rigidezza, rendendo la macchina estremamente robusta per sostenere sia le elevate forze di taglio sia le inerzie legate alla notevole dinamicità. Caratteristica peculiare del modello in questione è la presenza di un sistema cosiddetto “divisore”, montato sulla tavola rotante e in grado di posizionare il gruppo pezzo+pallet con asse di rotazione orizzontale, ottimizzando le operazioni di tornitura e permettendo la facile evacuazione del truciolo. Questo grazie anche alla presenza, integrata nel “divisore” stesso, di un mandrino usato per la tornitura e capace di raggiungere 500 giri/min. L’elettromandrino di fresatura offre una potenza di 60 kW con 8.000 giri/min di velocità massima e coppia massima di 487 Nm. L’attacco utensile è Capto C8.
Di fondamentale importanza per la regolarità della frammentazione del truciolo è la disponibilità di un sistema di alta pressione del fluido lubrorefrigerante che, nelle fasi di tornitura, raggiunge i 250 bar. Una pressione che assicura l’ottimale raffreddamento delle operazioni di taglio e una ridotta usura degli inserti, riducendo l’impatto degli utensili sui costi complessivi.
I posti operatore offrono la possibilità di equilibratura delle masse del pezzo e di centratura prima di entrare nel sistema di produzione: questo è possibile grazie a sistemi di controllo e di cuscinetti ad alta precisione nonché di un avvitatore elettrico dedicato al fissaggio dei pezzi. Tutte queste soluzioni consentono l’eliminazione di problemi vibratori indotti da disequilibri di massa nel pezzo quando viene posto in rotazione ed evitano sollecitazioni anomale alla macchina, all’utensile e, più in generale, assicurano una consistente diminuzione della generazione di scarti. Velocità, efficienza, precisione sono alla base del “saper fare” di MCM.
Stazione per la rigenerazione di utensili a bordo impianto.
SOLUZIONI HI-TECH
MCM è in grado di integrare nelle proprie linee di produzione macchine di tecnologie accessorie per realizzare soluzioni complete e personalizzate, dando ai clienti il vantaggio di potersi interfacciare con un unico interlocutore competente e affidabile. Rispetto alle precedenti, quest’ultima commessa di MCM per l’azienda attiva nell’Aerospace deve poter lavorare nuovi prodotti con dimensioni maggiori. La produzione di tali pezzi richiede precisioni molto elevate e con basse tolleranze per lavorazioni complete. Il modello è stato, dunque, adeguato in modo tale da poter gestire diametri fino a 1.350 mm e pesi fino a 800 kg (il modello precedente gestiva diametri fino a 1.000 mm e pesi fino a 500 kg), con una velocità di tornitura che raggiunga, anche in questo caso, 500 giri/min.
Ovviamente i centri di lavoro Tank.G 1600 Multitasking sono dotati di gruppo divisore con tavola porta-pezzo verticale e asse di lavoro orizzontale. Questa è la soluzione ideale per la lavorazione di pezzi circolari, con un’ottimale evacuazione del truciolo. Altra peculiarità di questo impianto è il “sistema supertool”, che permette una gestione centralizzata degli utensili attraverso l’adozione di un magazzino comune e uno shuttle sopraelevato. Quest’ultimo, oltre ad alimentare i magazzini delle macchine, preleva gli utensili usati e li passa ad apposite stazioni di rigenerazione utensili a bordo della linea. La rigenerazione viene eseguita sul posto, evitando trasferimenti a tool room dislocate. Si tratta di una soluzione studiata e dimensionata per risolvere da un lato il problema dell’autonomia (anche nei turni non presidiati) e dall’altro il problema della rapida usura di una certa tipologia di utensili (alcuni utensili di sgrossatura in tornitura si possono usurare nell’arco temporale di tre minuti).
IL RUOLO DEL SOFTWARE
“Manufacturing” vuol dire anche avvalersi di un’area di progettazione software in grado di sviluppare programmi per la gestione degli impianti produttivi. E l’approdo naturale della società piacentina è il mondo dell’Industry 4.0. Ogni componente dell’impianto proposto da MCM – dagli utensili, alle attrezzature e agli accessori – è gestito da funzioni speciali e software dedicati. A un livello superiore si colloca il supervisore jFMX, software sviluppato da MCE, la divisione informatica della società piacentina.
Il supervisore jFMX assicura il coordinamento e la gestione real-time di tutte le funzioni e risorse dell’impianto stesso ed elabora costantemente un’enorme mole di dati di campo. In questo modo non soltanto gestisce il sistema, ma fornisce anche una serie di informazioni e statistiche legate alla produttività, all’efficienza e alla disponibilità dell’intero FMS. In altre parole, risponde pienamente ai principi essenziali di Industria 4.0. L’importanza di tali informazioni è alla base della comprensione dei trend di produzione, dell’ottimizzazione delle risorse e manutenzione predittiva, oltre ad assicurare tempi ridotti di indisponibilità della macchina ed elevata efficienza.
Anche in questo caso applicativo, MCM ribadisce il suo ruolo di partner tecnologico d’eccellenza per la realizzazione di sistemi di produzione innovativi e performanti per comparti strategici come l’Aerospace. ©TECN’È
Area di lavoro di Tank.G 1600.