Il Wider da 150 piedi costruito dall’omonimo cantiere di Ancona si distingue per soluzioni mai viste prima in una imbarcazione di questo tipo.
L’eccellenza dei cantieri navali italiani nella realizzazione degli yacht di lusso è conosciuta e apprezzata in tutto il mondo ed è tale da confermare il primato assoluto delle industrie del nostro Paese sul mercato globale, con una percentuale del 70%. Tradizione che non viene sicuramente smentita dalle navi della marchigiana Wider, dove comfort e competenza si uniscono e sono arricchiti dalla tecnologia di Emerson.
di Giancarlo Giannangeli
Azienda giovane, nata però da una esperienza trentennale, Wider s.r.l. è stata fondata nel 2010, in provincia di Pesaro, da Tilli Antonelli, già esperto marinaio a bordo del Moro di Venezia negli anni Settanta e inventore del marchio Pershing, del gruppo Ferretti, particolarmente apprezzato in ambiente navale. Wider propone yacht di prestigio a una ristretta cerchia di clienti. L’esclusività delle sue imbarcazioni non si limita all’aspetto estetico, che pure si colloca al vertice della produzione mondiale, ma coinvolge innovazione a tutti i livelli, dalle prestazioni al comfort, alle soluzioni tecnologiche impiegate.
Oggi, nella sede dedicata ai superyacht ad Ancona, è in corso di ultimazione un’imbarcazione di ben 150 piedi di lunghezza, 46 m, capace di prestazioni di assoluto rilievo. Definire questa barca semplicemente “lussuosa” è un eufemismo: tutto è infatti eccezionale. Le finiture comprendono marmi speciali alle pareti interne dei bagni e delle cabine, aria condizionata e insonorizzazione di ogni ambiente, finestre di totale ampiezza che consentono di spaziare con lo sguardo sul mare da entrambi i lati del grande salone centrale. E ancora: terrazze su vari livelli e massimo sfruttamento di ogni superficie per prendere il sole e per guardare l’oceano. Sembra proprio di essere in un film di James Bond. Ma l’aspetto più innovativo è tecnologico e riguarda la propulsione, totalmente elettrica: i motori diesel a bordo servono solo per caricare le batterie. La navigazione è quindi silenziosa, efficiente, a zero emissioni per lunghi periodi di tempo.
In assenza del tender, nella parte posteriore del Wider da 150 piedi si può sfruttare un’ampia area con piscina e spazio per il relax.
COMFORT OVUNQUE
I soci fondatori di Wider – parola inglese che significa “più ampio, ampliare i confini, andare oltre”, con una visione metaforica dello spazio creativo – hanno così denominato il cantiere, perché la loro preoccupazione è quella di offrire barche esclusive, con spazi più ampi possibile e proponendo soluzioni audaci e originali dell’andare per mare.
Già nel 2011, il modello 42 piedi, che, grazie alla carena a disegno aerodinamico, può raggiungere i 50 nodi di velocità massima, prestava fede al nome: quando è all’ancora, il pozzetto centrale si allarga, grazie a due estensioni laterali telescopiche: una soluzione meccanica che aumenta anche la stabilità dell’imbarcazione. L’originalità e la praticità di questo modello hanno da sempre attratto interesse attorno all’azienda marchigiana.
Gli scafi dei superyacht Wider sono costruiti in alluminio, ma numerose parti di copertura sono in fibra di carbonio, così da coniugare leggerezza e robustezza. Nelle intenzioni dei progettisti, anche il modello 150 (denominato Genesi) doveva distinguersi nel panorama degli yacht di lusso: infatti, questa soluzione offre accorgimenti mai visti prima in un’imbarcazione di questo tipo. Ad esempio, quando il tender – imbarcazione di servizio più piccola adibita alle operazioni di sbarco – è fuori scafo, nella parte posteriore, mediante l’utilizzo di paratie mobili e coperture, al suo posto viene “costruita” un’ampia area con piscina e spazio per il relax. La novità dirompente è però rappresentata dalla propulsione totalmente elettrica.
Tutta la parte di controllo è stata fornita da Emerson Industrial Automation (www.emersonindustrial.com), noto gruppo multinazionale con diverse Business Units che operano in differenti campi industriali. L’installazione della componentistica Emerson nell’imbarcazione è particolarmente articolata e include: motori elettrici, inverter, sistemi di controllo degli alternatori e dei motori principali, alternatori, attuatori, PLC, applicazioni software e numerose altre apparecchiature come i dispositivi per il controllo dei livelli, quelli per la gestione dei flussi e quelli per la generazione dell’illuminazione e tutto l’hotel della nave.
La plancia del Wider da 150 piedi è anticonvenzionale: due console computerizzate consentono la manovra della nave a totale propulsione elettrica.
ENERGIA BEN GESTITA
I quattro motori diesel, che pure equipaggiano la nave, servono soltanto per la generazione dell’energia e non della propulsione. Ognuno può essere acceso indipendentemente, collegato in parallelo, e gestito dal software di bordo in un’avveniristica sala di controllo, ben diversa dal “ponte” di una nave tradizionale.
Massimo Mantovani, Sales Manager Automation Solutions di Emerson Industrial Automation Italia, precisa: “Un vero e proprio ‘power management system’ di nostra concezione, sviluppato appositamente per il cliente Wider, sovrintende a ogni attività elettrica di bordo: circuiti speciali esaminano continuamente lo stato di carica delle batterie, gestiscono automaticamente la potenza e regolano il regime degli alternatori. Le batterie hanno parametri da rispettare quali tensioni minime e massime, assorbimento, temperatura, e la loro corretta gestione è indispensabile per prolungarne la vita operativa”.
L’energia da esse fornita è in grado di sommarsi alla potenza generata dagli alternatori, comandati dai motori diesel, per iniettare nei motori un surplus di potenza. Per la prima volta al mondo, sono state impiegate batterie al litio di considerevole potenza: 600 kW garantiscono una notevole autonomia di navigazione a emissione zero. Il sistema impone la velocità o il numero di giri dei motori a seconda delle richieste di potenza. Se il comandante agisce sull’acceleratore, il sistema di gestione Emerson decide se agire sui motori diesel o se sfruttare la carica residua delle batterie.
“Il nostro bagaglio già cospicuo di conoscenze nel settore navale si è arricchito nella messa a punto di questo complesso sistema”, aggiunge Mantovani. “Altri clienti potranno ora trarre vantaggio dall’esperienza acquisita. In questa soluzione di Wider vi sono infatti tutti gli ingredienti tecnologici interconnessi come mai prima d’ora nel primo yacht al mondo ‘full electric’. È stata una volontà del cantiere: al suo motto ‘mai fatto prima’ è corrisposto il nostro ‘consideralo fatto’. Una sfida da affrontare e da vincere insieme. E così è stato”.
La poppa del Wider da 150 piedi in allestimento. Gli scafi sono costruiti in alluminio, ma molte parti di copertura sono in fibra di carbonio per coniugare leggerezza e robustezza.
UNA SCELTA MEDITATA
“Il progetto dell’imbarcazione era ambizioso, tanti erano gli elementi di innovazione contenuti. Occorreva mettere a punto un concentrato di tecnologia, con tutti gli ingredienti della propulsione elettrica che avrebbero fatto parte dell’installazione”, racconta Juan Jose Balaguer Mora, Chief Operating Officer dell’azienda marchigiana, che spiega poi i motivi della scelta di un partner come Emerson: “Fin dall’inizio, proprio per quanto detto, abbiamo ricercato un fornitore che possedesse requisiti speciali: innanzitutto doveva essere un vero e proprio partner e non un semplice venditore di componentistica. Inoltre, doveva necessariamente avere una consolidata esperienza sul campo e la volontà di lavorare con noi su un progetto mai prima realizzato. Dopo avere interpellato aziende tedesche, norvegesi, inglesi e olandesi, alla fine del percorso la scelta è caduta su Emerson, un grande gruppo multinazionale capace, a nostro avviso, di offrire competenze ad ampio spettro, più di ogni altra società”.
“Oggi che il varo è imminente, la soddisfazione è grande”, aggiunge Juan Jose Balaguer Mora. “Abbiamo intrapreso insieme un cammino che ci ha portato a miglioramenti continui, fino al risultato finale. Siamo certi e orgogliosi di aver costruito la barca più bella e innovativa sul mercato, ma non vogliamo fermarci qui: la prossima sarà ancor più bella e innovativa e la costruiremo di nuovo insieme. Sappiamo infatti di poter contare su Emerson per la soluzione di tutti i problemi che dovessero presentarsi”.
La volontà di Wider è quindi quella di perseguire sulla via delle grandi imbarcazioni, sempre con propulsione totalmente elettrica e con ulteriori novità tecnologiche. Al vaglio figurano già progetti per aumentare la sicurezza degli impianti a bordo, per esempio applicando la ridondanza delle apparecchiature. Il quadro di controllo verrà diviso in due semiquadri, ognuno dei quali, in caso d’avaria, consentirà di gestire comunque l’imbarcazione. Allo stesso modo sarà possibile agire per la parte di controllo del motore, che verrà raddoppiata.
Emerson, in conclusione, è risultato per Wider non solo un puro produttore di componenti, ma un gruppo in grado di integrarli in applicazioni anche di grande criticità e complessità: “In Emerson abbiamo trovato un partner di dimensioni globali, ricco di personale preparato e professionale. D’altro canto, siamo anche convinti che con le nostre richieste fuori dai canoni tradizionali, noi stessi siamo stati per loro un forte stimolo, permettendo allo staff Emerson di acquisire e sviluppare competenze su applicazioni straordinariamente all’avanguardia”, conclude Juan Jose Balaguer Mora.
L’abitabilità dell’imbarcazione Wider da 150 piedi è molto migliore rispetto ai tradizionali yacht, essendosi liberati spazi prima occupati dalla sala macchine.
NAVIGARE IN SILENZIO E SENZA EMISSIONI
La propulsione elettrica esiste da sempre in campo navale, per esempio nei sommergibili. Anche in ambito commerciale viene ampiamente usata, specialmente in questi ultimi anni: tutte le navi da crociera e i traghetti infatti la adottano. Una classica configurazione è quella cosiddetta “ibrida”, in cui il motore diesel muove direttamente l’elica, ma tra elica e motore endotermico viene installato un motore elettrico che entra in funzione a seconda delle situazioni. A bassa velocità, per esempio, il motore diesel è scarsamente efficiente, mentre quello elettrico lavora a regime costante ed è quindi sempre al massimo: la soluzione mista diesel-elettrica permette dunque un migliore sfruttamento della propulsione. La soluzione è però ancora migliorabile con la configurazione “full electric” dove l’elica viene azionata soltanto da motori elettrici alimentati da un set di batterie di opportune dimensioni.
La configurazione totalmente elettrica assicura importanti vantaggi. La totale mancanza dell’albero di trasmissione determina che tutto il gruppo “motori diesel-alternatori-batterie” possa essere posizionato in qualunque zona dell’imbarcazione, liberando, per scopi più nobili, l’area “sala macchine” che, tradizionalmente, è posizionata a breve distanza dall’elica. Nel caso del Wider 150, ad esempio, queste apparecchiature sono alloggiate verso prua, in aree normalmente poco utilizzate, perché scomode data la rastrematura dello scafo. Il comfort dell’imbarcazione risulta notevolmente migliorato, mentre la trazione totalmente elettrica consente di accedere in zone normalmente proibite al traffico tradizionale a motore endotermico, come i parchi marini naturali. Non solo, è stato registrato anche un buon risparmio sul consumo.
Uno dei gruppi propulsori del Wider da 150 piedi con configurazione a eliche contrapposte (pod) per una eccellente manovrabilità. La nave ne impiega due.
SPECIALIZZAZIONE NAVALE
Sono vari i campi d’interesse in cui opera Emerson, gruppo che compie quest’anno 125 anni di attività: condizionamento industriale, gruppi di potenza per centri elaborazione dati, attrezzature per idraulica, controllo di processi produttivi, in particolare nel campo dell’energia, automazione industriale nei più svariati settori. L’ambito navale è per Emerson una nicchia verticale dove fonda la propria esperienza su quella di un’azienda francese parte del gruppo e storicamente ben presente in questo comparto e ben nota per la robustezza e l’affidabilità delle soluzioni proposte, frutto di prescrizioni molto rigide nell’ambito militare.
Emerson ha centri di specializzazione in molte nazioni. In Italia è presente con tre sedi, una a Rozzano (sede principale), una a Vicenza (che è il cuore d’eccellenza dello sviluppo delle soluzioni anche a livello globale per il gruppo) ed una a Sarmato (PC).
Per la prima volta al mondo sullo yacht Wider da 150 piedi, grazie anche al contributo di Emerson, è stata utilizzata la configurazione “full electric”.