Emulare a terra il medesimo comportamento che un satellite avrebbe nello Spazio: questo l’obiettivo raggiunto dal rivoluzionario sistema ATENA, realizzato da Argotec con l’ausilio di un robot Comau.
Argotec utilizza un robot Comau per emulare in laboratorio il movimento in orbita dei piccoli satelliti da essa stessa costruiti: si tratta del rivoluzionario sistema ATENA, un progetto ad alto tasso di innovazione e interamente Made in Italy.
di Simona Recanatini
C’è un progetto tutto italiano, molto innovativo e molto tecnologico, che ha a che fare con satelliti, orbite e… robot. Si chiama ATENA (Advanced Testing Emulator for Nanosatellites Arm) ed è un rivoluzionario sistema per testare i satelliti: lo ha ideato Argotec (www.argotec.it), azienda torinese ad alta specializzazione che dal 2008 opera nel settore aerospaziale, con vari rami di attività. Oltre alla sede principale di Torino ha due laboratori, uno in Germania e uno in Olanda, in cui i suoi istruttori, certificati dalla NASA, addestrano astronauti e personale di terra. Argotec, comunque, fin dalla nascita ha incentrato la propria attività nell’ambito ingegneristico-aerospaziale con l’obiettivo di sviluppare sistemi e servizi innovativi che possano ottenere anche applicazioni “terrestri”. L’azienda torinese cura ogni aspetto del progetto, dall’elettronica al software passando per meccanica e bionica, cercando di ottenere il raggiungimento degli obiettivi nel minor tempo possibile.
Con portata di 7 kg e sbraccio di 1.400 mm, il robot Racer-7-1.4 di Comau, usato nel progetto ATENA, garantisce prestazioni e precisione in una meccanica compatta, dal design evoluto e ricercato, dalle forme studiate nei minimi dettagli.
TECNOLOGIA MINIATURIZZATA
Una specifica unità dell’azienda si occupa di progettare e produrre piccoli satelliti, da qualche centinaio di grammi a una trentina di chilogrammi ciascuno, lavorando alla costante ricerca di soluzioni innovative e alternative che consentano di utilizzare tecnologia miniaturizzata, capace di resistere alle condizioni estreme dello spazio profondo. Com’è facile intuire, le ridotte dimensioni portano a numerose sfide in ambito tecnologico, visto che le piattaforme di piccole dimensioni sono in grado comunque di ricoprire ampiamente le caratteristiche di un satellite di grossa taglia. Ogni satellite è composto da numerosi sottosistemi che garantiscono il raggiungimento degli obiettivi di missione e la sopravvivenza del sistema stesso. Può essere necessario effettuare delle manovre di correzione della traiettoria o di assetto: queste azioni possono essere connesse a particolari stimoli o comandi derivanti dai sensori ambientali o dai payload installati a bordo tra cui, per esempio, un sistema ottico che acquisisce foto grazie alle quali può venir determinata una manovra correttiva. In laboratorio, a terra, non è possibile simulare queste fasi operative nella loro interezza se non tramite una simulazione software. Si è reso così necessario poter disporre di un braccio robotico di movimentazione che consentisse di mettere in pratica tutti i movimenti calcolati dal computer nei laboratori terrestri.
Racer-7-1.4 è il più veloce della sua categoria (pesa 180 kg) e racchiude in sé tutte le caratteristiche necessarie per prestazioni all’altezza delle richieste di aziende e integratori.
ROBOT E SIMULAZIONE
Sulla scia di queste esigenze Argotec ha costruito ATENA, sistema in grado di accogliere il satellite all’interno di un anello retroazionato, in cui è possibile testare i protocolli di comunicazione tra i diversi sottosistemi e contemporaneamente verificare la loro interazione. Fondamentale, in questa situazione, si è rivelato l’utilizzo di un robot Comau (www.comau.com/it) della famiglia Racer. Con portata di 7 kg e sbraccio di 1.400 mm, il robot Racer-7-1.4 garantisce prestazioni e precisione in una meccanica compatta, dal design evoluto e ricercato. Questo robot Comau si adatta perfettamente a tutte le problematiche della sfida: gestione delle masse, dell’inerzia e del tempo di reazione del satellite montato sul suo polso. È in grado di coprire gli aspetti di velocità, ha la possibilità di muoversi secondo ampi gradi di libertà con linearità e fluidità. Il sistema ha consentito ad Argotec di depositare un brevetto in merito alle sue capacità di emulare le fasi di missione di un cubesat: attraverso l’interazione di hardware e software, il meccanismo è in grado di attuare movimenti complessi nello spazio tridimensionale, replicando i movimenti e i relativi tempi di reazione che l’hardware adotterebbe nelle condizioni reali dello spazio. Quando il satellite viene montato sul polso del robot, l’intero sistema ATENA inizia a funzionare, riproducendo tutti i movimenti che i sottosistemi di controllo di bordo comandano. Il satellite si trova fisicamente all’interno di un laboratorio ma può ruotare sul proprio asse come se fosse nello spazio. Un sistema così realistico e versatile che può essere utilizzato da Argotec fin dalla fase di progettazione: è possibile testare il comportamento di un satellite, il suo assetto e il suo comportamento già prima di mandarlo nello spazio. In assenza di un sistema di emulazione come questo, si sarebbero dovuti effettuare delle serie di test che sarebbero andati a verificare ogni singolo scenario operativo di un’intera missione. Invece, grazie all’entrata di scena del Racer-7-1.4 Comau, i test possono essere effettuati più velocemente e si può anche tenere in considerazione eventuali configurazioni di scenari operativi casuali a supporto della verifica del comportamento dell’intero sistema. I vantaggi dell’utilizzo del sistema ATENA per lo spazio sono molteplici: replicare movimenti realistici del satellite nello spazio e dei suoi scenari di missione, eseguire test funzionali a livello spacecraft, ridurre la durata e la complessità dell’analisi di missione. ©TECN’È
Racer-7-1.4 è qualificato con classe IP65, che permette una protezione dagli ambienti più ostili e garantisce consumi ridotti grazie alla minor potenza installata, secondo i principi individuati da Comau.