L’headquarter del Gruppo Iscar a Tefen, in Israele.
Iscar è riconosciuta quale portatrice di novità tecnologiche che spesso hanno ridefinito gli standard industriali. Se la qualità degli utensili costruiti dal Gruppo è indiscussa, Maurizio Tosetti, Technical Manager della filiale italiana, si sofferma su altri fattori che oggi fanno la differenza: in particolare, un approccio globale al ciclo di lavoro del cliente, strumento essenziale per lavorazioni sempre più efficienti.
di Anna Guida
Nata in Israele nel 1952, Iscar (www.iscaritalia.it) ha seguito un percorso contrassegnato da diverse pietre miliari a livello tecnologico, in linea con lo slogan “Where Innovation never stops”: dal primo utensile per troncatura a fissaggio elastico agli utensili per torni/scanalatura, dagli inserti elicoidali positivi per fresatura fino alle punte a cuspide. Nel corso degli anni il Gruppo è diventato un leader mondiale della produzione di utensili, con prodotti sempre diversi, innovativi e particolari. Tutto questo è possibile grazie a competenze specifiche e continui investimenti nella ricerca e sviluppo, come spiega Maurizio Tosetti, Technical Manager di Iscar Italia: “Il Gruppo convoglia nelle attività di R&S un flusso di risorse economiche continuo, estrapolate dai ricavi annuali, con portata tra il 5% e il 6% dei ricavi annui. Attraverso questo sistema, Iscar ha la possibilità di creare e proporre al mercato soluzioni di utensili sempre più performanti, il cui valore trova riscontro sul fatturato: i prodotti con meno di cinque anni di vita incidono infatti per il 40% sui suoi ricavi”.
LA CHIAVE PER L’EFFICIENZA
“La chiave per un’elevata efficienza produttiva va ricercata sicuramente nelle soluzioni di utensileria applicate al processo produttivo. Parlo di soluzioni non a caso: nell'industria di oggi i clienti non chiedono più singoli prodotti, ma soluzioni complete. Tuttavia oggi neppure questo basta. In un mercato sempre più competitivo, le aziende sono sempre alla ricerca di maggior produttività”, spiega Tosetti. “Per raggiungere questo obiettivo occorre che le lavorazioni siano progettate ed eseguite con la massima efficienza, studiando accuratamente il ciclo e i sistemi di utensileria adottati, e seguendo il cliente dall’inizio alla fine affinché usi al meglio e al massimo delle sue potenzialità l’utensile che ha acquistato. Gli obiettivi fin qui descritti sono realizzabili solo grazie a una strategia globale di lavorazione. Le soluzioni tecniche vanno progettate per il pezzo specifico del cliente, dopo aver condiviso con lui tutte le informazioni sul componente e sulla produzione: macchina, materiale, approccio, strategia di lavorazione. E qui entrano in gioco i servizi offerti da Iscar, e in particolare dal nostro ufficio tecnico”.
Inserto di piccole dimensioni ECO Flashturn.
UNA TRIANGOLAZIONE IMPORTANTE
“È evidente che per raggiungere questo obiettivo occorre approcciare il cliente come un vero e proprio partner e lavorare gomito a gomito con lui e, quando il cliente ritiene opportuno coinvolgerlo, anche con il costruttore di macchine. Nell’ottica di un approccio globale alla lavorazione è sempre più importante il triangolo utensiliere/costruttore/cliente”, continua Tosetti. “Negli ultimi dieci anni Iscar ha sempre più abbracciato questo approccio globale e ‘inclusivo’: studiare insieme al cliente e agli altri attori coinvolti il modo più efficiente per arrivare al miglior risultato, tecnico ed economico, condividendo ciascuno le proprie competenze”.
La sede di Iscar Italia ad Arese, in provincia di Milano.
I RISULTATI ECONOMICI RAGGIUNGIBILI
“Il nostro obiettivo per aumentare la produttività dei clienti è diminuire i suoi costi di lavorazione complessivi, e la variabile rappresentata dagli utensili da taglio occupa una posizione importante nel mondo delle lavorazioni. Infatti, nonostante l’utensileria influisca solo per una piccola percentuale sui costi di produzione, una scelta adeguata può comportare un risparmio significativo sui costi totali, assicurando al cliente un deciso miglioramento della produttività nel ciclo di lavoro. L’incremento delle performance produttive rende quindi possibile ottenere un sostanziale aumento della redditività, che, inevitabilmente, determinerà una migliore posizione competitiva per l’impresa”, prosegue Tosetti.
PENTA IQ GRIP, inserto a 5 taglienti per precise lavorazioni di troncatura e scanalatura.
L’UFFICIO MTB AL SERVIZIO DEL CLIENTE
“Abbiamo individuato due aree di intervento, di cui si occupa il nostro ufficio MTB, Machine Tool Builder: assistenza tecnica sul re-engineering di una produzione già in essere, al fine di aumentarne l’efficienza, e studio completo del ciclo per una nuova lavorazione, normalmente legata all’acquisto di una nuova macchina utensile. Affrontiamo tre tipi di situazioni: talvolta studiamo e prepariamo il ciclo insieme al cliente, talvolta il cliente si affida completamente e noi e ci chiede di studiare il ciclo completo, a volte infine è il cliente a preparare il ciclo e a noi chiede solo di suggerirgli gli utensili adatti. In quest’ultimo caso spesso ci capita anche di dargli suggerimenti di modifica al ciclo complessivo”, continua Tosetti. “Le aziende spesso affrontano le lavorazioni con un approccio tradizionale, come è normale che sia: sono abituati a ragionare in termini di efficacia, sanno per esperienza che un tipo di lavorazione permette loro di lavorare il pezzo e non hanno motivo per cambiare strada. Noi invece proponiamo un approccio in termini di efficienza, spesso proponendo loro soluzioni non convenzionali. Ci occupiamo in particolare dei cosiddetti ‘colli di bottiglia’ all'interno dei cicli di lavoro, studiando le soluzioni più idonee a farli ‘saltare’ o comunque ad aumentarne l’efficienza. Sono infatti queste fasi della lavorazione, per motivi tecnici più difficili o più lente delle altre, che danno la cadenza a tutto il ciclo. Ottimizzarle significa rendere più veloce l’intera lavorazione”.
La famiglia di frese DOVE IQ 845 monta inserti quadri bilaterali con 8 taglienti.
IL RUOLO DEI PRODUCT MANAGER
L’altra divisione dell’ufficio tecnico è rappresentata dai Product Manager di Iscar Italia. “Ne abbiamo tre (più una figura junior), che si occupano rispettivamente di fresatura, tornitura/scanalatura/troncatura e foratura/fresatura integrale. Spetta a loro indicare gli utensili più idonei al singolo progetto. Il loro contributo è essenziale, anche perché hanno contatti continui con la casa madre, e in particolare con l’ufficio tecnico e il reparto R&S: laddove ci siano da lavorare materiali nuovi, come capita spesso nei settori industriali ad elevato tasso di sviluppo tecnologico, la casa madre raccoglie tutte le esperienze fatte a livello mondiale ed è quindi in grado di suggerire la soluzione più adatta in base ai progetti già portati a termine presso le altre consociate nel mondo”, afferma Tosetti. “Per alcuni progetti particolarmente difficoltosi in cui si dovevano lavorare materiali nuovi, siamo arrivati addirittura allo sviluppo di gradi specifici per il cliente”.
Una delle eccellenze mondiali all’interno del Gruppo è rappresentata dalla Divisione Wertec di Iscar Italia, dedicata alla progettazione e produzione di sistemi speciali di utensileria.
PARTNERSHIP, UNA RISORSA
“Con l’obiettivo di rappresentare un vero e proprio partner strategico e non un semplice fornitore, al termine dello studio e della scelta degli utensili più appropriati, si procede con il cliente alla definizione del tempo ciclo, alla verifica degli investimenti necessari e al calcolo del ritorno dell'investimento. Il cliente dovrà avere la certezza assoluta sull’obiettivo da raggiungere, per poter pianificare al meglio la propria produzione. Iscar si impegna ad assisterlo fino al raggiungimento dell'obiettivo congiunto, stabilito in termini di tempo ciclo. Il nostro impegno a livello di assistenza tecnica è davvero gravoso, ma è questo il nostro modo di intendere la partnership con il cliente”.
Utensili speciali Wertec.