Il robot Kawasaky MG10HL e MG15HL, con portate di 1.000 e 1.500 kg, si colloca nella categoria super heavy duty.
Dalla tecnologia Kawasaki-Tiesse Robot nasce MG10HL-MG15HL, il nuovo super heavy duty, che solleva sulle sue “spalle” fino a 1.500 kg.
di Federica Conti
In occasione della fiera internazionale della robotica di Tokyo, Irex 2015, Kawasaki Robot, nel nostro Paese con Tiesse Robot (www.tiesserobot.it), ha presentato al mercato un nuovo modello di robot che si colloca nella categoria super heavy duty. Identificato dalle sigle MG10HL e MG15HL, ha portate di 1.000 e 1.500 kg.
Il robot, dal disegno assolutamente originale e brevettato, si distingue totalmente dalle configurazioni dei modelli dei principali competitor. Infatti, Kawasaki ha focalizzato la propria attenzione progettuale non solo sulla possibilità di garantire una portata che lo collochi tra i top level a livello mondiale, ma anche nell’assicurare una rigidezza assolutamente necessaria nelle operazioni per cui il robot è stato concepito, quali rivettatura, asportazione di truciolo, foratura. Il risultato – sottolineano in Kawasaki – è così riassumibile: prestazioni in termini di rigidezza strutturale tali da evidenziare flessioni sotto una controspinta di 1.500 kg in percentuale inferiori alla metà di quelle dei robot della concorrenza!
Come ben illustrato, per raggiungere tale obiettivo il robot è stato progettato con un disegno che si allontana dallo standard del parallel link e che vede l’introduzione di attuatori a vite senza fine per la movimentazione dell’asse 3 e dell’asse 2. Questo fa sì che il robot possa sopportare delle forze di controreazione fino a 1.500 kg. Caratteristica, questa, che lo rende ottimale, per esempio, nell’industria aeronautica, dove sono in corso test avanzati per l’utilizzo di due robot contrapposti per la rivettatura di elementi strutturali della fusoliera degli aerei. Va evidenziato che la spinta e la controspinta dei due robot si mantiene lungo un asse comune, che non crea quindi deviazioni, per poter garantire il corretto posizionamento/inserimento e la deformazione del rivetto.
Naturalmente, queste performance verranno impiegate anche in quelle operazioni finora eseguite normalmente tramite macchine utensili, quali operazioni di fresatura, sia dell’acciaio che dell’alluminio, forature e maschiature, dove si potranno garantire tolleranze sinora non raggiungibili con i robot ad architettura tradizionale.
Il robot MG10HL-MG15HL troverà la sua natura collocazione anche in ambienti come l’automotive, l’industria automobilistica per la movimentazione di chassis di autovetture, così come nel settore della forgiatura a caldo e a freddo, della lavorazione/manipolazione di marmi e manufatti in cemento. La possibilità di cooperare con due bracci affiancati consentirà poi di ampliare ulteriormente le capacità di manipolazione in questi settori.
Il robot MG10HL e MG15HL è stato progettato con un disegno che si allontana dallo standard del parallel link e che vede l’introduzione di attuatori a vite senza fine per la movimentazione dell’asse 3 e dell’asse 2.
CONTROLLORE COMPATTO E UNIVERSALE
Il robot sarà collegato al nuovo controllore della famiglia E0, ovvero il controllore compatto e universale tipo E04 in categoria di sicurezza PLD, progettato per una finalità di risparmio energetico di circa il 20/30% inferiore ai controllori precedenti. Assieme al controllore, è stato studiato un terminale di programmazione dotato di touchscreen a colori di oltre 6 pollici, particolarmente compatto e leggero. Il controllore può gestire programmazioni in block teaching e anche una programmazione strutturata basata sul linguaggio Kawasaki AS, sfruttando anche le funzioni K-Ladder per una logica a contatti che sarà indirizzata sino a 4.096 I/O. Lo stesso controllore accetterà tutte le reti fieldbus richieste oggi dai mercati.
Per le interazioni tra operatori e robot, lo stesso potrà essere dotato della CPU di sicurezza Cubic S, studiata per rendere possibile l’operatività di uno o più operatori anche in ambienti ristretti, senza la dotazione di appositi sistemi di protezione. Inoltre, il robot potrà anche essere collegato a tutta la sensoristica avanzata, inclusi sensori di forza e sistemi di visione 2D e 3D che fanno parte della gamma di proposta tecnologica di Kawasaki Robot e Tiesse Robot.
La presentazione di questa macchina di ultima generazione conferma ancora una volta l’originalità nell’approccio tecnologico ai problemi di automazione industriale di Kawasaki Robot, che, con i suoi nuovi prodotti si pone sempre come riferimento a livello mondiale nel mercato della robotica.
Il “piccolo” robot multibraccio DUARO è nato dalla consapevolezza della rilevanza di un tema emergente in ambito produttivo: la cooperazione tra operatori e bracci robotizzati.
Il robot DUARO risulta compatto e montato su un carrello mobile, quindi facilmente trasportabile, che contiene anche l’unità di controllo dei due bracci robotizzati.
DOPPIO BRACCIO ROBOTIZZATO
All’estremo opposto, possiamo dire per “dimensioni”, è stato proposto anche il “piccolo” robot multibraccio DUARO, nato dalla consapevolezza della rilevanza di un tema emergente in ambito produttivo: la cooperazione tra operatori e bracci robotizzati, intendendo per “cooperazione” la possibilità di lavorare nelle medesime aree di lavoro senza stringenti dispositivi fisici di delimitazione delle stesse per motivi di sicurezza.
Kawasaki propone nel settore il doppio braccio robotizzato “Duaro”, che, come da configurazione illustrata, permette di essere installato ed eventualmente anche rimosso in modo estremamente rapido in postazioni di lavoro dove sono già presenti degli operatori e in aree con operazioni di assemblaggio, di test o ispezione, di particolari meccanici, elettronici e altro. E questo senza la necessità di modificare la configurazione della linea di lavoro stessa.
Come possiamo notare dall’illustrazione, il robot risulta compatto e montato su un carrello mobile, e quindi facilmente trasportabile, che contiene anche l’unità di controllo dei due bracci robotizzati. Particolari concezioni dell’hardware, del software e la limitazione dei motori a potenze di 80 W danno accesso alla certificazione riguardo la sicurezza nelle aree di lavoro secondo le nuove normative esistenti.
Il robot può avere una configurazione minima di 2 più 2 assi con applicati alle estremità degli end effector di tipo pneumatico. La configurazione standard prevede 4 più 4 assi per rendere il sistema più flessibile nella gestione delle aree di lavoro. La facilità di installazione si affianca anche a operazioni di teaching molto facilitate tramite tablet o mediante operatore, che può muovere direttamente i singoli assi nelle posizioni richieste. La portata disponibile è racchiusa tra 2 e 4 kg.
Duaro, che sarà disponibile per le vendite dalla tarda primavera del 2016, può chiaramente essere collegato a sistemi di visione che gli permettono una maggiore flessibilità di utilizzo; inoltre, estremamente semplice è la riconfigurazione della lunghezza dei bracci e del polso a seconda della necessità del cliente.
Entrambi i robot descritti, sia il “gigante” MG10HL-MG15HL sia il “mini” con doppio braccio robotizzato Duaro, sono frutto di una ricerca tecnologica che implica la conoscenza e l’applicazione in ambito industriale delle più avanzate frontiere dell’elettronica e della robotica. Tiesse Robot, assieme allo storico partner Kawasaki, guarda lontano e amplia l’orizzonte dei propri atout commerciali, andando a cogliere le nascenti esigenze di un mercato in costante evoluzione.
Il doppio braccio robotizzato DUARO può essere installato e rimosso in modo rapido in postazioni di lavoro dove sono già presenti operatori e in aree che prevedono operazioni d’assemblaggio, test o ispezione di particolari meccanici ed elettronici.