Alla luce dell’importanza che riveste un particolare meccanico così piccolo come il fastener, vi porteremo a conoscere da vicino gli inserti metallici per il fissaggio, con l’obiettivo di scoprirne le caratteristiche, le potenzialità e dipanare i dubbi legati al loro utilizzo. In questo primo numero ci occupiamo della definizione e della storia del fastener.
Il progetto è uno degli anelli fondamentali della catena di produzione e al progettista spetta la responsabilità di individuare e scegliere la migliore soluzione per la realizzazione di un prodotto. Con l’aumentare della complessità del prodotto aumenta il numero degli elementi da assemblare. La tecnologia di assemblaggio è perciò il fulcro attorno al quale andrebbe impostata l’intera progettazione, con l’obiettivo di rendere la delicata fase dell’unione tra le parti il più efficace possibile in termini di fattibilità, di tempo e di economicità del processo. Ad esempio, uno degli errori più comuni che compie un progettista di particolari in plastica è prevedere la presenza di inserti metallici filettati senza preoccuparsi di come questi verranno montati in produzione. O ancora: nel caso della lamiera è più conveniente la saldatura a caldo di una piastrina o l’inserimento “a freddo” di inserti metallici? Riflettere su queste (e molte altre) problematiche è il primo passo per migliorare il progetto.
STANDARD E SPECIAL FASTENERS
Prima di addentrarci nel piccolo universo dei sistemi di fissaggio, però, è opportuno fare un passo indietro e chiarire la differenza tra standard fasteners e special fasteners. Quando si parla di standard fasteners, nella comune accezione si fa riferimento ad un componente che unisce meccanicamente due oggetti tra loro, o li fissa, in modo non permanente. Ovvero, la giunzione può essere rimossa senza danneggiare il componente che unisce le parti. Tutta la viteria (e, in particolare la coppia vite-dado) rientra di diritto in questa prima categoria.
Gli special fasteners sono gli alloggiamenti, gli inserti metallici filettati che ospitano la viteria ed è su di essi che concentreremo la nostra attenzione. Dall’automobile al telefonino, passando per il contatore della corrente a piccoli oggetti di uso comune, i fasteners sono utilizzati ovunque sia richiesta la creazione di filettature molto resistenti e precise in modo semplice e veloce. Spesso gli inserti metallici si sostituiscono a tecnologie tradizionali come la saldatura a caldo, rivelandosi più competitivi ed efficaci. Il loro montaggio può essere automatizzato con apposite unità di posa (presse) e il sistema produttivo richiede limitate modifiche per essere adattato alla realizzazione di differenti articoli tecnici comunque complessi.
UNA STORIA DI OLTRE 50 ANNI
Quasi disarmante nella sua (apparente) semplicità tecnica, il fastener resiste al cambiamento da oltre 50 anni: se cercate in rete immagini o video storici di aziende produttrici di questi sistemi di fissaggio noterete che i prodotti sono molto simili, per non dire uguali, a quelli che ancora oggi sono a catalogo di un qualsiasi distributore. Questo perché gli inserti lavorano sfruttando principi elementari della meccanica classica (forze e coppie) e sono adatti all’utilizzo in numerosi materiali, dalla plastica al metallo, ai nuovi materiali compositi.
Caratteristica vincente del fastener è la sua facile adattabilità ai diversi contesti nel quale viene utilizzato. Oltre alle soluzioni disponibili a catalogo vi è la possibilità di personalizzare il prodotto per adattarlo alle proprie esigenze un prodotto comune per il fornitore che diventa speciale per l’utilizzatore.