La lavorazione del temprato e del metallo duro richiede tempi e costi che, specialmente se si tratta di piccole serie o particolari d’attrezzeria singoli, fanno lievitare il costo del pezzo finito in maniera esponenziale. Tornire il temprato o il metallo duro permette di eliminare gran parte di questi costi e, specialmente nel caso di lavorazioni interne di piccolo diametro o se bisogna realizzare piccoli raggi e raccordi – per esempio se si lavorano punzoni per tranciatura o imbutitura –, di evitare la sagomatura delle mole. La svizzera Schaublin Machines SA, rappresentata in Italia da Vemas s.r.l., costruisce una gamma di torni specificamente progettati per la lavorazione di materiali difficili con tolleranze e finiture pari alla rettifica e costruiti in modo da mantenere nel tempo le caratteristiche di precisione e rigidità necessarie.
La gamma Schaublin Machines parte dai modelli 225TM/225TMi/125CNC/180CNC, una serie di torni paralleli a CNC in grado di tornire materiali con durezza fino a 75 Hrc, fino al modello 142CNC, un tornio a banco inclinato con passaggio barra da 42 mm, dal peso di 6 t, in grado di lavorare particolari complessi negli stessi materiali grazie alle due torrette motorizzate e fino a 11 assi controllati. Sono poi disponibili altri modelli intermedi che coprono un’ampia gamma di necessità. Ultimo nato in Casa Shaublin Machines è il modello 202TG, un tornio/rettifica con doppia slitta su cui possono essere montate: da una parte una torretta a 12 utensili, di cui 6 motorizzati, o utensili a pettine; dall’altra due mandrini di rettifica orientabili, di cui uno per interni, a 60.000 giri/min e 6 kW di potenza, e l’altro, per esterni, a 25.000 giri/min e 7 kW di potenza, con mole fino a un diametro di 150 mm. La dimensione massima dei pezzi è lavorabili ha un diametro di 80 mm per una lunghezza di 150 mm. I modelli destinati all’attrezzeria e alle piccole serie sono dotati di CNC ibridi, che permettono la programmazione ISO e tramite CAD/CAM, ma che lasciano all’operatore la possibilità di utilizzare una programmazione conversazionale (manual guide) o addirittura quella di lavorare manualmente come su un tornio parallelo tradizionale, per mezzo di volantini elettronici, caratteristica particolarmente apprezzata da operatori che hanno poca dimestichezza con i moderni CN.