La concorrenza internazionale nella costruzione di componenti automobilistici si fa sempre più agguerrita. Sono in continua crescita anche i requisiti tecnici imposti ai nuovi veicoli e sempre maggiore attenzione viene dedicata ai costi di produzione, come sottolineano gli studi più recenti. Prezzi molto concorrenziali sono tuttavia difficilmente proponibili sul mercato, vista l’attuale situazione competitiva. A livello di produzione, ciò significa che, per poter mantenere l’attuale livello di redditività – secondo quanto riportato da uno studio McKinsey – sarà necessario abbassare i costi di produzione delle auto del 3-4 % su base annua; un valore decisamente elevato. Come si traduce tutto ciò per la tecnologia di produzione? La lavorazione degli alberi motore rappresenta un ottimo esempio. L’efficienza e la stabilità dell’intero motore dipendono da questo componente fondamentale. Nel processo di rettifica è quindi necessaria una lavorazione con precisione millimetrica, ma altamente dispendiosa. Trovare la giusta soluzione rappresenta da sempre una sfida per gli esperti e i costruttori di tecnologie di produzione.
EMAG può vantare un know-how pluridecennale in questo settore. L’azienda con base a Salach, nei pressi di Göppingen, annovera nella propria gamma soluzioni progettate su misura per la rettifica di alberi. Con la rettifica orizzontale per alberi motore PMD 2, gli esperti EMAG propongono un’interessante soluzione: la macchina a marchio EMAG NAXOS-UNION combina, infatti, un’elevata produttività con un ottimo rapporto qualità/prezzo. L’impianto è ideato appositamente per la lavorazione di alberi motore per auto ed è concepito come rettificatrice a doppia testa. La macchina permette di lavorare contemporaneamente e in un unico serraggio due perni di biella e di banco, con due mole di rettifica, anche nel caso di componenti di dimensioni ridotte con lunghezza fino a 500 mm. “Questo impianto completa la nostra offerta per la lavorazione degli alberi, senza tralasciare l’attenzione ai costi”, spiega Guido Hegener, amministratore delegato di EMAG Maschinenfabrik GmbH. “Per gli alberi più piccoli non avevamo finora nessuna rettifica orizzontale a doppia testa nella nostra gamma prodotti. La PMD 2 riempie questo vuoto, inserendosi molto bene nel contesto concorrenziale dell’industria automobilistica, grazie all’eccellente rapporto qualità/prezzo”. Nella realizzazione di questa nuova macchina gli ingegneri EMAG hanno potuto attingere a tecnologie di ampio successo. La base della PMD 2 è infatti la storica “serie 2” a marchio EMAG NAXOS-UNION ed EMAG KOPP. Queste macchine uniscono precisione, efficienza, sicurezza di processo e facilità di utilizzo a una tecnologia di rettifica high-tech. Questo vale naturalmente anche per la PMD 2. Due mole di rettifica CBN provvedono a lavorare gli alberi con precisione elevata, grazie a un mandrino portapezzo ad azionamento diretto, alle guide idrostatiche, al motore lineare negli assi X e ad un sistema di misurazione in process. La verifica e la correzione delle rotondità possono quindi essere eseguite direttamente nella macchina. “La misurazione viene avviata dall’operatore attraverso un comando e quindi eseguita al termine della rettifica di un cuscinetto. Con i software EMAG, dagli errori di circolarità rimanenti vengono quindi calcolati i valori di correzione. La produzione successiva viene perciò ottimizzata immediatamente”, spiega Hegener. L’altro evidente vantaggio di questa tecnologia è il fatto di poter contare sull’impiego contemporaneo di due mole di rettifica. Questo processo a doppio utensile apre innumerevoli possibilità agli utenti, a seconda del pezzo e dell’attività di lavorazione da eseguire. Diventa così possibile lavorare simultaneamente due perni di biella oppure un perno di banco e uno di biella. Ne consegue una riduzione dei tempi ciclo per ogni componente, tale da permettere di terminare un albero motore a quattro cilindri in meno di 2 min. Le unità di rettifica possono quindi essere avvicinate, per consentire la lavorazione simultanea di perni di banco e di biella affiancati. Inoltre, sia i mandrini di rettifica che la testa mandrino portapezzo sono ad azionamento diretto, permettendo un ulteriore miglioramento in precisione e produttività. “Quello che abbiamo allestito è un pacchetto completo decisamente interessante”, sintetizza Hegener. La macchina è inoltre caratterizzata da una struttura estremamente compatta e flessibile e il pannello di controllo è integrato nel corpo macchina. Il collegamento a un dispositivo di carico automatico può così avvenire in modo semplice. Come refrigeranti possono essere impiegati sia emulsioni che olio. “Il nostro obiettivo era ottenere una tecnologia flessibile”, conferma Hegener. “Adeguiamo la macchina alle esigenze del cliente, considerando anche la possibile integrazione in una linea di produzione. Ovviamente anche una soluzione stand-alone con carico manuale è perfettamente realizzabile”.
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