Salvagnini si presenta oggi come il costruttore che può vantare il più alto numero di macchine a taglio laser a fibra vendute e installate in tutto il mondo. La consolidata esperienza e la conoscenza acquisite in questi anni di continuo investimento sulla tecnologia del laser a fibra hanno consentito al gruppo Salvagnini di progettare la seconda generazione di macchine a taglio laser L3 e L5, dedicate appunto esclusivamente alla fibra, in grado di raggiungere i più alti livelli di velocità e precisione, affidabilità e performance. Senza dimenticare il rispetto per l’ambiente, che grazie ai bassissimi consumi rimane agli standard più elevati. Il laser a fibra ad alte dinamiche L5 è caratterizzato da un sistema meccanico brevettato, costituito da una struttura a compasso. Il compasso è azionato da una coppia di motori convenzionali che permettono di muovere la testa di taglio sul piano X, Y in un intorno di 170 mm con dinamiche fino a 5 g e con bassissimi consumi, grazie alle esigue masse da muovere. Da un punto di vista strutturale questa macchina mantiene l’architettura brevettata ad aeroplano dei sistemi laser Salvagnini: il principio della trave portante, ideata in Salvagnini, garantisce infatti un’elevata rigidità della struttura, ma anche rapidità, precisione di posizionamento e facilità di accesso al pezzo in lavorazione. Tuttavia, l’assenza di percorso ottico, caratteristica di una macchina pensata per il solo taglio con sorgente in fibra, elimina numerosi vincoli progettuali e permette di realizzare un manipolatore più compatto e snello, un carro Y incredibilmente alleggerito, con conseguente drastica riduzione delle inerzie. L’architettura della macchina risulta essere così ottimizzata nella distribuzione degli sforzi, garantendo dinamiche fino a 2 g nella configurazione base (L3) pur con ridotti consumi. La testa di taglio, grazie all’esperienza maturata, è stata creata per esaltare le caratteristiche e le dinamiche offerte dalla trasmissione in fibra ottica. L’obiettivo della riprogettazione è stato quello di ridurre le masse e le inerzie in gioco e, utilizzando una motorizzazione lineare in Z, di garantire dinamiche elevate. La testa si presenta con cassetto porta-lente estraibile a focale unica, che permette di tagliare l’intero range di spessori e materiali consentiti, garantendo rapidi cambi di produzione ed eliminando gli aggiustamenti. Salvagnini applica tutta l’esperienza di costruttore di macchine per la lavorazione della lamiera all’utilizzo della sorgente laser e si configura come massimo esperto applicativo di una tecnologia capace di offrire vantaggi prestazionali ed economici. Ridotti sono i costi di esercizio, grazie alla drastica riduzione dei consumi richiesti dalla sorgente, che arrivano al 70% durante il taglio e che sono inferiori di 8 volte se la macchina è in attesa (stand-by). Azzerati anche i costi di manutenzione, grazie alla semplicità costruttiva della sorgente e all’assenza di percorso ottico e del gas laserante; la sorgente elettronica non richiede infatti manutenzione periodica ed ha una vita pari a quella della macchina laser. Inoltre, è dotata di avanzati sistemi di controllo delle riflessioni del fascio, che ne garantiscono l’integrità e l’operatività in sicurezza. Superiori sono le velocità di taglio e sfondamento rapido, grazie alla elevatissima densità del fascio. Ampio il range di materiali lavorabili, grazie alla lunghezza d’onda caratteristica della fibra che consente di tagliare efficacemente materiali alto riflettenti, quali alluminio, rame e ottone, e di effettuare tagli di alta qualità in alluminio zincato o ferro zincato. Il layout di macchina è compatto e semplice, grazie alle ridotte dimensioni della sorgente e del chiller e alla trasportabilità in fibra ottica del fascio che semplifica l’architettura generale. Eliminati infine i tempi e i consumi di warm-up della sorgente.
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