La continua ricerca di sempre più elevati livelli di competitività ha imposto l’introduzione di questa nuova generazione di “centri di lavoro plurimandrino” in grado di combinare i vantaggi dell’alta produttività a un’elevata flessibilità d’impiego, al fine di operare su dimensioni di lotti medi avviati alla produzione. Il “multicentro” Chrono di Picchi combina queste caratteristiche offrendo una serie di moduli e opzioni che consentono di raggiungere gli obiettivi economici e produttivi che il cliente si è posto. La modularità costruttiva consente di identificare il numero di centri di lavoro, i mandrini idonei, il magazzino utensili che, per le sue capacità, sia in grado di ospitare gli utensili per l’intera famiglia di pezzi e per l’autonomia ottimale dell’impianto, e, infine, le attrezzature le cui caratteristiche siano in grado di garantire un rapido riattrezzaggio. Il controllo diretto del movimento degli assi lineari e di quelli rotanti, alimentati, questi, da motori torque, assicura le precisioni necessarie per il funzionamento non presidiato garantito dalla “capability” già eseguita. L’autonomia operativa è realizzata dall’alimentazione automatica a mezzo robot antropomorfo, solidale alla macchina, per ottimizzarne l’accessibilità e gli ingombri al suolo, spesso coadiuvato da un sistema di visione e da un dispositivo di prelievo e deposito pezzi. Possono costituire elementi integranti: sistemi di misura post process e altre macchine quali, ad esempio, quelle per il lavaggio dei pezzi. Integrazione e ingegneria dell’isola di lavoro sono parte integrante dei servizi offerti e realizzati per il cliente che, da un’unica fonte, vede affrontato e risolto il proprio tema produttivo.
Tra i principali dati tecnici di Chrono si evidenziano: 2, 3 o 4 centri di lavoro; 3, 4 o 5 tavole porta pezzo (una per carico e scarico del pezzo); ingombro massimo del pezzo (diametro x altezza) di 450 x 300 mm; carico del particolare manuale o robotizzato. I centri di lavoro hanno corsa degli assi in X, Y e Z rispettivamente di 450, 300 e 300 mm; velocità massima in X, Y e Z rispettivamente di 30, 60 e 60 m/min; accelerazione massima in X, Y e Z rispettivamente di 1, 2 e 2 g; risoluzione minima degli assi di 0,001 mm; mandrino standard con attacco HSK 63, velocità massima e potenza (S6 al 40%) di 8.000 giri/min e 13 kW e coppia massima (S6 al 40%) di 130 Nm; motomandrino, a richiesta, con attacco HSK 63, velocità massima e potenza (S6 al 40%) di 18.000 giri/min e 16 kW e coppia massima (S6 al 40%) di 130 Nm. Il transfer dispone di un magazzino porta utensili da 54 a 168 posti, con diametro massimo degli utensili, con tutte le postazioni occupate, di 80 mm e, con postazione adiacente libera, di 140 mm, per una lunghezza massima di 290 mm e un peso massimo di 6 kg; il tempo di cambio utensile è di 1,4 s. L’asse C, tavola principale, prevede un bloccaggio a mezzo corona Hirth con precisione da ±3 arc/s e un tempo medio di posizionamento tra fasi di lavoro di 2 s. L’asse B, tavola di lavoro, ha un diametro del piano di lavoro di 350 mm, una rotazione a mezzo motore torque con velocità massima di 500 giri/min, una precisione di posizionamento di 5 arc/s, una risoluzione minima dell’asse di 0,001 g, un peso massimo sopportabile da 200 kg, un elettromandrino per operazioni di tornitura da 6.000 giri/min, un sistema di bloccaggio idraulico da 1.950 Nm. La macchina è governata da un controllo Siemens 840D sl,OP 12, CPU 720, con funzione “Safety” integrata, o, a richiesta da un controllo Fanuc 30i. I tecnici dell’azienda di Lumezzane, in provincia di Brescia, vi invitano a scoprire Chrono presso la sede, contattando l’ufficio commerciale al numero telefonico 0308925960 o tramite mail al sales.picchi@bugatti.it.
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