Sixto propone una sorta di “sesto dito robotico” che, indossato tramite una fascia al polso, aiuta a impugnare oggetti di dimensioni e forma diverse.
Mollette intelligenti che ci comunicano via app quando il cibo va in scadenza, tetti ecologici chiavi in mano, guanti per lanciare comandi a distanza, dita robotiche per aiutare le persone con funzionalità ridotte dei movimenti degli arti. Sono solo alcune delle innovazioni che si potranno toccare con mano al Festival del futuro, al centro congressi della Fiera di Verona, sabato 16 e domenica 17 novembre.
Otto startup italiane mostreranno al pubblico esempi concreti di innovazione Made in Italy: Memo Food Clip, Ez Lab, Nido Pro, Tactigon Skin, MAS Roof, Sixto, Blimp e 3DNextech. Intanto sono già quasi 2.000 le iscrizioni giunte in pochi giorni sul sito del festival ed è ancora possibile registrarsi gratuitamente al link https://festivaldelfuturo.eu.
Il “Festival del futuro”, promosso dalla piattaforma di studio e divulgazione scientifica Eccellenze d’Impresa, Harvard Business Review Italia e Gruppo editoriale Athesis, è il debutto di un format che si ripeterà a cadenza annuale nella città scaligera. L’iniziativa è patrocinata tra gli altri dalla Commissione Europea e dal Ministero dello Sviluppo Economico e ha partner scientifici di spessore come Asvis, Istituto Italiano di Tecnologia, Universita? Bocconi, Oxford Economics, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Festival della Scienza e Universita? di Verona.
Combattere lo spreco alimentare è l’obiettivo di Memo Food Clip. All’apparenza una semplice molletta che si può utilizzare per chiudere le confezioni degli alimenti. In realtà al suo interno c’è un microchip che dialoga con un’app: scaricandola sul proprio smartphone, si può inserire la data di scadenza di quell’alimento e si verrà avvisati tre giorni prima della scadenza, e poi ancora 24 ore prima. Parte delle mollette sono state prodotte riutilizzando il legno degli alberi distrutti dalla tempesta Vaia, che a fine 2018 ha sconvolto i boschi di montagna del Nordest, e una parte dei proventi della vendita delle clip sono devoluti alla loro ricostruzione.
Ez Lab ha invece sviluppato AgriOpenData, piattaforma digitale che utilizza la tecnologia blockchain e Smart Contracts per la tracciabilità e la certificazione dei prodotti agricoli. La prima soluzione al mondo di applicazione blockchain è stata progettata in partnership con EY, per tracciare tutta la filiera del vino Falanghina, dando sicurezza ai dati e rendendoli accessibili al consumatore. Ez Lab è inoltre business partner di IBM ed è impegnata nella sperimentazione ministeriale della blockchain su rete 5G Wind all’Aquila, per lo sviluppo di soluzioni avanzate a vantaggio di cittadini e imprese.
Sempre in ambito alimentare opera NidoPro, il primo dispositivo per la gestione e il monitoraggio di coltivazioni idroponiche attraverso un’app e una piattaforma web. NidoPro permette di controllare via smartphone in tempo reale i valori della temperatura e dell’umidità, di accendere le luci e regolare il pH dell’acqua di una coltivazione idroponica, anche a centinaia di chilometri di distanza. Tra i vantaggi di questo metodo di coltivazione, rispetto a quello tradizionale, c’è l’utilizzo di una quantità minore di acqua e il fatto che consente di evitare dispersioni di fertilizzanti nel terreno.
Tactigon Skin, gesture controller con intelligenza artificiale, è invece un prodotto ideato da Next Industries. La forma ricorda quella di una grande forcina: lo si infila tra il pollice e l’indice, in modo che le dita siano libere di toccare i tasti. Grazie all’intelligenza artificiale, questo guanto hi-tech permette di controllare a distanza oggetti connessi come computer, robot, stampanti 3D, occhiali per la realtà aumentata e per la realtà virtuale.
Mas Roof ha brevettato un tetto modulare antisismico che integra al proprio interno pannelli fotovoltaici, pompe di calore e gli altri sistemi che rendono l’abitazione autosufficiente dal punto di vista energetico. Il nome “Mas” svela già il cuore dell’idea: è acronimo di modulare antisismico e solare, tre caratteristiche che racchiudono un nuovo modo di pensare il tetto.
Sixto, sviluppata all’interno della “fabbrica delle imprese” e-Novia, con base a Milano, è una sorta di “sesto dito robotico” che, indossato tramite una fascia al polso, aiuta a impugnare oggetti di dimensioni e forma diverse. L’obiettivo prioritario è aiutare le persone con una ridotta funzionalità della mano a bilanciare la perdita della presa, ma anche di permettere alle persone con una presa normale di aumentare la forza della mano.
Sempre di intelligenza artificiale, ma applicata a tutt’altro settore, è fatta l’“anima” di Blimp. Questa startup nata in e-Novia infatti sviluppa tecnologie in grado di generare dati sui flussi nelle strade e di integrarli con altre sorgenti, con l’obiettivo di ottenere informazioni preziose e “dare valore” ai luoghi pubblici in cui sono installati. Proprio a Verona, nel cantiere del restauro di Porta Nuova, si è svolto uno dei primi test dell’applicazione, in grado di contare quante persone transitano di fronte a un cartellone pubblicitario, per quanto tempo sostano e anche quanti uomini e quante donne vi sono tra il pubblico.
3DNextech, startup innovativa livornese che nasce come spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, infine, porta al Festival del Futuro 3Dfinisher, il primo macchinario in grado di effettuare la finitura automatica – dalla lisciatura alla lucidatura – degli oggetti creati dalle stampanti 3D. 3DFinisher, attraverso un’azione chimico-fisica, è in grado di levigare in modo automatico la superficie di oggetti in ABS, ASA e acetato di cellulosa, rendendoli oggetti stampati impermeabili, lucidi, lavabili e facilmente verniciabili.
Mas Roof ha brevettato un tetto modulare antisismico che integra al proprio interno pannelli fotovoltaici, pompe di calore e gli altri sistemi che rendono l’abitazione autosufficiente dal punto di vista energetico.