Da sinistra: Simona Alberini, presidente di ABB Italia e Sergio Cavalieri, rettore dell’Università degli studi di Bergamo.
ABB e Università degli studi di Bergamo hanno rinnovato con un accordo quadriennale la storica collaborazione nella ricerca.
L’accordo, incentrato su ricerca didattica, formazione e orientamento, con l’obiettivo di rafforzare lo scambio reciproco di risorse, competenze e conoscenze, si sviluppa su aree tematiche a 360° che vanno dalla sostenibilità ai temi della DEI, passando per le tecnologie avanzate e l’intelligenza artificiale.
Legame con il territorio
Il sodalizio tra ABB e l’ateneo, avviato nel 2015 con un primo accordo di collaborazione, è stato quindi coronato da questo atto che, oltre a rappresentare un passo significativo verso l’innovazione e lo sviluppo tecnologico, rafforza ulteriormente il legame tra ABB e il territorio bergamasco.
Dalla fondazione della storica SACE nel 1934, acquisita da ABB nel 1988, l’azienda è sempre stata fortemente legata al territorio di Bergamo a cui deve le sue origini e che oggi la vede presente con i siti di Bergamo e Dalmine, due realtà di spicco del gruppo ABB e di importante rilievo nel panorama industriale italiano.
Sviluppo di conoscenze
Presenti alla firma dell’accordo i due rappresentanti degli enti: il prof. Sergio Cavalieri, in qualità di Rettore dell’Ateneo, e Simona Alberini, presidente di ABB Italia. “Siamo entusiasti di rafforzare la collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo in progetti ambiziosi e innovativi”, ha dichiarato Simona Alberini.
“Questo accordo non solo aiuterà a sviluppare conoscenze e ricerca in settori chiave come l’elettrotecnica e l’elettronica e in segmenti che sono alla base degli sviluppi futuri come l’intelligenza artificiale, ma permetterà di individuare e far crescere nuovi talenti pronti ad affrontare le sfide del futuro”, ha detto la presidente di ABB Italia.
“Inoltre, ABB e Università potranno unire gli sforzi per promuovere la diversità, l’equità e l’inclusione, temi a cui ABB si dedica con convinzione”, ha aggiunto Alberini.
“La collaborazione pluriennale con ABB sui temi dell’innovazione dei prodotti, dei processi produttivi e dei servizi”, ha spiegato Sergio Cavalieri, rettore dell’Università degli studi di Bergamo, “rappresenta un pilastro fondamentale del nostro impegno verso una didattica esperienziale e orientata al futuro”.
“Questo accordo ci consente di rafforzare la sinergia con un partner industriale di eccellenza per creare joint lab e laboratori didattici che arricchiscano l’esperienza formativa dei nostri studenti, non solo nei corsi a indirizzo ingegneristico”, ha spiegato il rettore.
“Inoltre, si aprono nuove prospettive per promuovere forme di orientamento attivo, aiutando i giovani a progettare il loro futuro professionale con strumenti concreti e innovativi. Lo slancio verso nuove progettualità sui temi della twin transition e dell’intelligenza artificiale testimonia la volontà condivisa di tracciare insieme le traiettorie dell’innovazione, mettendo al centro le persone e le competenze necessarie per affrontare le sfide globali”, ha concluso Cavalieri.
Borsa di studio ABB SACE
Il primo atto che nasce da questa collaborazione tra ABB e UniBg è l’istituzione della borsa di studio ABB SACE, progetto che per il 2025 vedrà protagonisti due studenti dei Dipartimenti di Ingegneria e Scienze Applicate e Ingegneria Gestionale, dell’Informazione e della Produzione, i quali avranno la possibilità di trascorrere un periodo di stage formativo della durata di 6 mesi presso ABB, sviluppando un progetto di tesi con focus sulla sostenibilità.
Questa collaborazione si inserisce all’interno di una consolidata relazione che ABB Italia ha con i principali atenei italiani, attraverso progetti legati all’innovazione e negli ultimi anni allo sviluppo di competenze nelle discipline STEM. I due studenti selezionati saranno inseriti nelle sedi di Bergamo e Dalmine e affiancati da team di esperti ABB che li supporteranno nella redazione del progetto di tesi.