Con l’edizione 2013-2, il semestrale di informazione aziendale di Pepperl+Fuchs (www.pepperl-fuchs.it) si chiama “News for Process Automation” e si presenta in una veste completamente rinnovata. È questo il primo numero di un nuovo progetto editoriale, frutto di un anno di lavoro finalizzato alla realizzazione di un house organ che possa abbracciare categorie differenti di lettori ai quali trasferire, oltre alle novità di prodotto, anche informazioni relative alle strategie del Gruppo Pepperl+Fuchs e alla sua presenza nel mondo.
La rinnovata veste grafica, ricca di “emotional pictures” rende la rivista empatica attraverso una gradevole percezione visiva. Inoltre, l’introduzione di curiosità storico scientifiche e box a contorno dell’articolo, facilitano la lettura, rendendola più piacevole e stimolante. Questi sono stati gli orientamenti che hanno ispirato il “Global Marketing Team” di Pepperl+Fuchs nell’elaborare il progetto, ma, ovviamente, il giudizio finale è esclusivo dei lettori che hanno l’opportunità di valutare l’innovazione grafica e la varietà di contenuti della nuova versione.
Il CEO, Gunther Kegel, oltre a firmare l’articolo di fondo, spiega. insieme a Peter Adolphs, amministratore delegato development & marketing, come le idee alla base di Industry 4.0 rivoluzioneranno il mondo della produzione industriale nel breve periodo. Michael Kessler, vicepresidente della business unit Components & Technology, sottolinea invece le potenzialità del DART, acronimo di Dynamic Arc Recognition and Termination che diventerà sempre più familiare nei prossimi mesi. Andreas Hildebrandt risponde poi a tre domande su SIL, Safety Integrity Level, spesso oggetto di equivoci o interpretazioni non sempre corrette.
Inoltre, insieme a numerose novità, sono citati gli anniversari delle filiali e un focus sull’unità produttiva di Ho Chi Minh in Vietnam, attraverso l’intervista al direttore dello stabilimento Hong Hanh Than. “News for Process Automation 2013-02” è stata stampata in 31.000 copie e tradotta in una ventina di lingue, per essere più vicini alle differenti realtà locali.
(Giovanni Riva)