Andrea Boraschi, nuovo presidente di ANIPLA, la storica Associazione Nazionale Italiana Per l’Automazione.
Si apre una nuova stagione per ANIPLA, la storica Associazione Nazionale Italiana Per l’Automazione fondata agli albori della terza rivoluzione industriale, nel 1956, su iniziativa di un gruppo di utilizzatori, tra cui ENEL, che avevano l’esigenza di condividere le conoscenze su un tema d’avanguardia tecnologica quale era l’automazione in quegli anni.
Dopo un’importante revisione dello statuto avvenuta l’anno scorso, che ha semplificato l’operatività delle strutture associative, l’assemblea degli associati ha eletto il nuovo consiglio direttivo e il nuovo Presidente, che saranno in carica per il prossimo biennio.
Il nuovo Presidente di ANIPLA è l’ingegner Andrea Boraschi, responsabile di progetto per le discipline Strumentazione, Automazione e Telecomunicazioni di XSIGHT, la startup del gruppo Saipem.
Ingegnere informatico, Boraschi ha quasi 20 anni di esperienza nelle discipline di strumentazione e controllo, prima come fornitore di sistemi di controllo e sicurezza, poi come responsabile e consulente di disciplina in diverse società di ingegneria, dalla fase di studio base di impianto alla messa in servizio, in diversi comparti industriali. Completano il suo profilo l’esperienza nel campo della sicurezza e cybersecurity funzionale e i diversi accrediti internazionali conseguiti negli anni.
Nel suo lavoro come Presidente di ANIPLA Boraschi sarà coadiuvato da due Vicepresidenti e da un consiglio direttivo che, insieme ad alcuni nomi provenienti dai consigli precedenti, registra l’ingresso di diverse nuove leve, che accresceranno il patrimonio di competenze su cui potrà far leva l’associazione per promuovere la cultura dell’automazione in Italia attraverso le proprie attività.
“Sono molto onorato e piacevolmente sorpreso che il nuovo Consiglio Direttivo di ANIPLA mi abbia conferito questa nomina”, dichiara il nuovo Presidente. “Sono contento inoltre che il nuovo corso dell’associazione possa contare sull’ingresso di numerosi soci collettivi e soprattutto tante nuove giovani leve provenienti dal mondo accademico e industriale che – sono certo – contribuiranno a dare spinta al nostro gruppo”.
Parlando degli obiettivi per il biennio di presidenza, il nuovo Presidente Boraschi spiega che saranno, sempre più “mirati a fornire alle aziende associate, agli enti locali, agli enti regolatori e di controllo, un supporto conoscitivo, dialettico e aggiornato su tutti i temi che coinvolgono il nostro comparto”.
“Dobbiamo affrontare e insistere su tutta una serie di temi in ambito cybersecurity, digital transformation, Internet of Things e manutenzione predittiva, per citarne alcuni tra i più attuali in ambito factory automation, ma sempre più richieste dai nostri clienti già in fase di fattibilità e stima di investimento anche nei comparti Oil & Gas, Power, petrolchimico e soprattutto nelle rinnovabili”, spiega Boraschi.
Il nuovo Presidente raccoglie le redini da due predecessori: il Professor Alberto Servida, Presidente uscente di ANIPLA, e Maria Regina Meloni (anch’ella XSIGHT-Saipem), Presidente uscente della sezione milanese di ANIPLA che, a seguito delle modifiche statutarie, ha cessato le attività confluendo all’interno della struttura nazionale.
Nell’augurare buon lavoro al nuovo Presidente, Servida ha sottolineato il momento critico attraversato dalle associazioni non di categoria: “In questi lunghi anni di Presidenza ho traghettato l’associazione attraverso periodi di non facile navigazione che hanno registrato una diminuzione del numero dei soci individuali. ANIPLA è però riuscita a bilanciare questo aspetto mantenendo il numero di Soci Collettivi e Sostenitori, che anzi nell’ultimo biennio è aumentato”.
“Successivamente, la crisi pandemica ha costretto ANIPLA a rivedere le modalità di erogazione delle iniziative. Partendo da zero abbiamo trasformato il programma degli incontri 2020 con gli studenti in presenza in incontri a distanza e organizzato diversi webinar, dimostrando l’adeguata resilienza dell’Associazione. Auguro al nuovo Presidente un buon lavoro auspicando che riesca a rendere più vivace la partecipazione dei Consiglieri”, conclude Servida.