Le soluzioni AVEVA per l’evoluzione digitale dell’industria della carta sono state presentate al Congresso Annuale Aticelca 2025, nella cornice di Villa Luppis a Pasiano di Pordenone.
Le soluzioni AVEVA per l’evoluzione digitale dell’industria della carta sono state presentate al Congresso Annuale Aticelca 2025, nella cornice di Villa Luppis a Pasiano di Pordenone.
“Il percorso verso una cartiera connessa, sostenibile e resiliente oggi è una realtà, grazie alla valorizzazione dei dati operativi”, spiega Flaminia Francioni, Account Manager di AVEVA. “La transizione digitale non è più una scelta opzionale, ma una leva strategica per affrontare un contesto industriale in continua evoluzione”.
“L’industria cartaria italiana, forte di un know-how tecnico e di una solida tradizione manifatturiera, ha ora l’opportunità di guidare questa trasformazione verso un minor impatto ambientale e una maggior efficienza operativa e competitività”, evidenzia Francioni.
Ottimizzare i processi produttivi
In occasione dello speech “Digitalizzazione e sostenibilità nell’industria della carta: produzione e asset sotto controllo con AVEVA”, del 23 maggio, Flaminia Francioni e Roberta Rossetti, Senior Consultant Pre-Sales di AVEVA hanno condiviso esperienze concrete e risultati ottenuti da importanti player internazionali, come Ence e WestRock, che hanno adottato le soluzioni AVEVA, specializzata nel software industriale, per ottimizzare i propri processi produttivi e ridurre l’impatto ambientale.
Tre pilastri della digitalizzazione industriale
La prima parte dell’intervento si è focalizzata sulle fasi necessarie per avviare un percorso efficace di digital transformation nell’industria cartaria: fondazione del dato, visualizzazione contestualizzata, analisi avanzata e supporto decisionale strategico.
Le informazioni e gli insight ottenuti da una corretta raccolta e visualizzazione dei dati lungo l’intera supply chain, mettono il management nelle condizioni di prendere decisioni più consapevoli a livello strategico, a livello di sostenibilità economica, costi, consumi e performance.
Casi di successo: Ence e WestRock
Ence, produttore di cellulosa da eucalipto, ha implementato una piattaforma unificata per monitorare e gestire i dati di processo, ambientali ed energetici e ottimizzare i processi produttivi e ambientali.
L’obiettivo era ottimizzare la produzione da biomassa, ridurre l’impatto ambientale e migliorare la gestione delle risorse idriche. Grazie alla raccolta dati in tempo reale e a modelli predittivi resi disponibili dalla piattaforma AVEVA, Ence ha anticipato criticità ambientali, ridotto le emissioni del 15%, risparmiato 1.500 MWh per impianto e azzerato i giorni di fermo estivo nel 2024.
I modelli predittivi, integrati nelle attività quotidiane, consentono interventi operativi tempestivi, aumentando efficienza e resilienza.
Anche WestRock, tra i principali produttori di carta e packaging al mondo, con oltre 30 stabilimenti in Nord e Sud America, ha costruito un’infrastruttura digitale, solida e condivisa per standardizzare la raccolta e l’analisi dei dati.
Grazie a dashboard dinamiche in grado di evidenziare indicatori per il monitoraggio di KPI come l’efficienza di lavaggio della polpa, il consumo di agenti chimici e la frequenza dei fermi macchina, e all’analisi dei dati storici, è stato possibile costruire modelli predittivi per identificare in anticipo irregolarità nel comportamento delle pompe e dei macchinari di rivestimento carta.
L’adozione di questo approccio digitale graduale ha consentito all’azienda di risparmiare fino a 100 ore uomo al mese per impianto.
L’industria cartaria italiana è chiamata a rispondere a sfide sempre più complesse: contenimento dei costi energetici, sostenibilità e continuità operativa. In questo contesto, la trasformazione digitale diventa una leva strategica.