Specializzata nelle forniture di tecnologie avanzate per l’automazione e giunta alla terza generazione imprenditoriale, Cignoli Elettroforniture continua il proprio percorso di crescita in ambito Industrial and Building Automation.
L’azienda è leader nella fornitura di complesse soluzioni di automazione industriale e di edifici, ai quali si aggiunge una terza business unit orientata all’illuminotecnica, al design della luce e alla realizzazione di sistemi di illuminazione per ogni tipologia di impiego.
“In questi ultimi tre anni, abbiamo compreso come i modelli di business precedenti abbiano dimostrato, in Europa, che l’eccessiva delocalizzazione della produzione ha generato problemi di continuità e sicurezza negli approvvigionamenti”, dicono Alessandro e Cesare Cignoli, in qualità di direttore marketing e direttore commerciale dell’azienda, commentando la partnership con WAGO con queste parole: “crediamo che WAGO sia un partner affidabile”.
Abbiamo scelto WAGO perché ne condividiamo la visione. WAGO ci aiuta a rispondere a un quesito che tutti i clienti si pongono, ovvero come poter trarre vantaggio dalle nuove opportunità digitali”, commenta Massimo Suppa, responsabile vendite di Cignoli Elettroforniture.
“WAGO è un partner competente ed equilibrato, capace di calibrare le novità, valutandole con attenzione e affidabilità, dando consigli e offrendo concrete soluzioni in tutti gli ambiti di nostro interesse, potendo contare su una rete vendita fortemente specializzata e un supporto tecnico di alto livello, che comprende il presente e guarda al futuro”, aggiunge Suppa.
“Alla base di ogni partnership è fondamentale la condivisione dei valori. Sostenibilità, fiducia e rispetto”, chiosa Stefano Casagrande, direttore generale di WAGO Elettronica. “Per portare vantaggi concreti non è più sufficiente offrire un prodotto di eccellenza o un servizio impeccabile, ma bisogna saper anticipare le esigenze dei clienti, comprenderne le motivazioni e coglierne le idee per trovare insieme soluzioni: per questo vivere il tessuto industriale e parlare la stessa lingua rappresentano un valore”.