Nel 1999 alcune aziende tecnologiche – inclusa Aironet, società acquisita nel 2000 da Cisco – diedero vita alla WECA-Wireless Ethernet Compatibility Alliance. Il 30 settembre 1999, fu reso disponibile lo standard LAN wireless 802.11b per i prodotti in commercio.
Nettamente più veloce della precedente versione 802.11 e primo a essere disponibile con il marchio “Wi-Fi”, questo standard segnò l’inizio della rivoluzione. Nei successivi 20 anni, il settore ha visto susseguirsi numerose versioni e, oggi, il nuovo standard Wi-Fi 6 rappresenta un incredibile progresso in termini di velocità, efficienza energetica, affidabilità e portata.
Il nuovo standard wireless Wi-Fi 6 è stato sviluppato sulla base delle stesse innovazioni wireless del 5G. Utilizza infatti la tecnologia OFDMA, che permette la trasmissione simultanea di più flussi di dati. Ciò vuol dire che un gran numero di utenti con requisiti di banda diversi possono connettersi a un unico access point. Wi-Fi 6 trasforma il modo in cui le aziende e i singoli utenti interagiscono con il mondo, quest’ultimo caratterizzato da numero di dispositivi connessi a Internet e da una quantità di contenuti fruiti in rapida crescita.
Secondo lo studio Cisco MVNI, nel 2022 saranno 165 milioni i device e le connessioni IoT sulle reti mobili italiane, rispetto al 2017, quando ce n’erano poco 97,6 milioni. Aumenterà anche il traffico che sarà prodotto da ogni singolo utente su rete mobile, 8,5 Gb al mese in media nel 2022, contro i 2,3 per mese del 2017. La sfida è garantire le giuste prestazioni di rete in ambienti ad alta densità come, ad esempio, auditorium, stadi, aeroporti o sale conferenze.
Ciò è dovuto al fatto che l’utente medio utilizza spesso una rete wireless in luoghi dove rimane a lungo, ad esempio in attesa di un aereo o a una partita di calcio. E solitamente le persone che lo fanno proprio in un certo momento sono molte, motivo per cui è necessario garantire una capacità di rete e una larghezza di banda adeguate.
“Oggi il Wi-Fi è una delle tecnologie di rete in più rapida crescita. Grazie a essa, Internet è accessibile anche in quei luoghi in cui non è possibile avere un’infrastruttura cablata, o dove i costi di tale investimento sono elevati. Mantenere una buona copertura del segnale è, insieme alla sicurezza, il principale obiettivo quando si tratta di implementare reti wireless”, commenta Alberto Degradi, Enterprise Networking Leader Sud Europa di Cisco.
“In ambiente aziendale, la rete wireless sta diventando la modalità di riferimento per accedere ai contenuti digitali. Per alcuni dispositivi da ufficio, questa tecnologia è l’unico metodo per connettersi alla rete campus. La mobilità è estremamente importante e i dipendenti saranno sempre più legati a soluzioni wireless e sensibili anche ai minimi ritardi di trasmissione”, dichiara Degradi.
“La continua evoluzione del Wi-Fi fa sì che le aziende siano costantemente al passo con il cambiamento dello stile di lavoro e soddisfino le aspettative di team, partner e clienti. Questo compito sarà certamente facilitato dal Wi-Fi 6, che fornisce fino al 400% di larghezza di banda di rete in più”, spiega Degradi.
“Nella prima fase, ci aspettiamo che il nuovo standard wireless prenda piede nel settore B2B, dove porterà sicuramente importanti innovazioni. Lo vedremo, tra l’altro, nella produzione, nella logistica e con veicoli autoguidati”, sottolinea Degradi.
“Il Wi-Fi 6 è anche più efficace in ambienti ad alta densità e, grazie a una latenza estremamente bassa, apre una serie di nuove e finora impraticabili opportunità in settori come l’AR/VR, così come ad altre applicazioni rivoluzionarie a cui non abbiamo ancora pensato. Non c’è dubbio che il Wi-Fi 6, insieme ad altre tecnologie come il 5G, giocherà un ruolo enorme nell’evoluzione della connettività futura”, conclude Degradi.