Nella foto di anteprima: UltraSource B Compact è la pompa di calore aria/acqua per riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria, con accumulo di acqua calda integrato.
Anche Hoval riapre le proprie porte e torna alla normalità. Sono stati mesi difficili per tutti, ma ora, lentamente, la vita ricomincia a scorrere e lo stesso vale per le aziende, che riaccolgono i collaboratori seguendo tutti i protocolli di sicurezza. Un cliché che con cura e gradualità si ripete in ogni settore, dove le parole d’ordine sono prevenzione e distanziamento.
In realtà, Hoval, grazie al contributo dei collaboratori connessi in smart working e alla rete dei centri assistenza sempre disponibili, non ha mai smesso di lavorare. Ciò è stato possibile soprattutto per merito delle soluzioni digitalizzate dell’azienda, che hanno consentito di intervenire anche da remoto. Anche l’attività di formazione non ha avuto battute d’arresto, in quanto il Gruppo non ha mai cessato di comunicare con periti, progettisti, ingegneri e architetti, ai quali ha offerto l’opportunità di seguire corsi di formazione online dalla piattaforma TecnoAcademy.
Mai come in questo momento, in cui ci si è resi conto che presenza e vicinanza fisica avrebbero potuto costituire un problema, si sono cercate soluzioni accelerando modelli di sviluppo innovativi. Il coronavirus ha ufficialmente sdoganato il lavoro agile, accelerando il percorso verso una digitalizzazione trasversale in molti ambiti della vita: lo smart working nel mercato del lavoro, lo smart delivery per gli acquisti e lo smart heating nella gestione degli impianti.
L’emergenza sanitaria ha, purtroppo, cambiato anche il tessuto economico. Il Decreto Rilancio, con il quale il Governo stanzia risorse importanti per far ripartire sistema economico, può però offrire validi strumenti per aiutare a superare la crisi: l’Ecobonus al 110% prevede infatti una serie di importanti agevolazioni per chi intende effettuare interventi di riqualificazione finalizzati a ottimizzare l’isolamento termico e ad aumentare l’efficienza energetica degli edifici nel periodo compreso tra il primo luglio 2020 e il 31 dicembre 2021.
È però necessario ottenere, tramite gli interventi, un miglioramento della prestazione energetica dell’edificio di almeno due classi, o comunque raggiungere la classe energetica più alta possibile, che va dimostrata attraverso un Attestato di Prestazione Energetica (APE).
L’Ecobonus rappresenta sicuramente per tutta la filiera delle costruzioni e, in modo particolare, per il settore dei sistemi di riscaldamento, un indiscutibile volano per cominciare a far ripartire l’economia e al fine di raggiungere gli obiettivi ONU previsti dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Si tratta di uno strumento forte che, opportunamente promosso con la piena collaborazione di tutte le parti in causa, potrebbe dare una spinta di portata epocale alla ripresa economica, accanto alle agevolazioni previste dal Piano Industria 4.0 e dal Conto Termico 2.0.
Gli impianti che soddisfano i requisiti dell’Ecobonus 110% nei condomini sono: le pompe di calore aria/acqua e geotermiche per riscaldamento, raffrescamento e produzione di ACS; le caldaie a condensazione, almeno in classe A e i microcogeneratori (cogeneratori di taglia ≤ 50 kW). Nelle case monofamiliari, invece, sono: le pompe di calore aria/acqua e geotermiche per riscaldamento, raffrescamento e produzione di ACS e i microcogeneratori (cogeneratori di taglia ≤ 50 kW).
Per saperne di più sulle soluzioni Hoval che soddisfano i requisiti dell’Ecobonus è possibile visitare le pagine: https://www.hoval.it/prodotti/pompe-di-calore; https://www.hoval.it/prodotti/ultragas-caldaia-a-condensazione-a-gas/; https://www.hoval.it/prodotti/topgas-caldaie-murali-a-condesazione-a-gas/.
La caldaia a condensazione a gas UltraGas.