Dopo cinque anni dall’ultima Ostensione e a due anni dall’Ostensione televisiva del 30 marzo 2013, la Sindone è nuovamente stata esposta nel Duomo di Torino dallo scorso 19 aprile fino al prossimo 24 giugno.
Ieri, giovedì 11 giugno, il Comitato per l’Ostensione della Sindone ha organizzato un incontro per raccontare il backstage dell’esposizione, cioè il lavoro dietro le quinte di coloro che, dal 19 aprile al 24 giugno di quest’anno, assicurano ai pellegrini la visione del famoso Telo di lino conservato nel Duomo di Torino.
Alle 15:00, presso il Seminario Metropolitano di Torino, Sala Stampa dell’Ostensione, in via XX Settembre 83, hanno presenziato presenti aziende quali la Fondazione Hruby, Cardiac Science, Thales Alenia Space, Leonardo 3 Metrology, Rivoira, Nimbus Hub09. Non poteva mancare l’INRIM, l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (www.inrim.it), che dal 1978 cura l’illuminazione della Sindone durante le Ostensioni.
L’incontro, moderato da Marco Bonatti, direttore della Comunicazione dell’Ostensione, ha previsto inoltre l’intervento di Elide Tisi, presidente del Comitato organizzatore dell’Ostensione e Vicesindaco di Torino, e di Maurizio Baradello, direttore generale del Comitato.
Paola Iacomussi dell’INRIM ha illustrato scelte e tecniche di illuminazione del Telo adottate per l’Ostensione. Non è infatti facile illuminare la Sindone in modo da rendere la sua visione apprezzabile ai nostri occhi. L’icona è in realtà quasi monocromatica. Per di più le condizioni di sicurezza in cui viene esposta, le caratteristiche dell’immagine che vi è impressa, i vincoli dovuti alle normative per garantire la conservazione degli oggetti sensibili rendono da sempre assai complesso il lavoro dei ricercatori dell’Istituto metrologico di Torino.
Per quanto riguarda la tutela dell’icona, l’INRIM ha raggiunto quest’anno un grande risultato. In base alle normative vigenti, l’illuminazione di oggetti sensibili non deve superare la soglia dei 50 lux, unità di misura della quantità di luce che incide su una superficie. “L’illuminazione messa a punto dall’INRIM”, ha fatto rilevare con soddisfazione Massimo Inguscio, presidente INRIM, “non supera i 15 lux sulla Sindone. Siamo cioè rimasti del 70% al di sotto del livello di sicurezza previsto”.