La carpenteria metallica del nuovo MAV, magazzino autoportante verticale di Ceramica Sant’Agostino: un esempio per i futuri magazzini produttivi.
La sempre maggiore importanza della sicurezza delle costruzioni nelle zone sismiche è stato il filo conduttore della conferenza svoltasi presso la Sede della Ceramica Sant’Agostino che ha ospitato il convegno tecnico di presentazione del suo nuovo magazzino autoportante verticale in ricostruzione dopo il sisma che interessò la regione Emilia Romagna nel 2012.
L’alta partecipazione all’evento testimonia l’attenzione verso l’urgenza di adottare nuove metodologie costruttive che sappiano garantire la sicurezza delle attività produttive e del personale.
La conferenza e la visita in cantiere sono state occasione per presentare l’innovativa concezione progettuale e la perizia costruttiva che caratterizzano il MAV della Ceramica Sant’Agostino: le peculiarità della carpenteria metallica e l’ampio ricorso all’acciaio strutturale hanno garantito la progettazione di un deposito nel pieno rispetto delle normative vigenti, sicuro di fronte alle azioni sismiche, efficiente e ad alta redditività.
Il convegno, condotto dall’Ingegner Caterina Epis, Presidente di Fondazione Promozione Acciaio (www.promozioneacciaio.it), ha visto susseguirsi i preziosi contributi di esponenti della Regione Emilia Romagna e dei responsabili della progettazione e costruzione del nuovo magazzino: la Dottoressa Palma Costi, Assessore alle Attività Produttive Regione Emilia Romagna; il Dottor Maurizio Marchesini, Presidente Confindustria Emilia Romagna; l’Ingegner Pietro Baratono, Provveditore alle OO.PP. Lombardia ed Emilia Romagna; l’Ingegner Mauro Manuzzi, titolare della Ceramica Sant’Agostino; l’Ingegner Gianluca Loffredo, Archliving Direzione Lavori; il Professor Walter Salvatore, Docente presso l’Università di Pisa, Consulenza tecnica alla progettazione strutturale e D.L., e l’Ingegner Luca Benetti, Stahlbau Pichler, costruttore del nuovo magazzino.
Ricordando i terribili effetti del sisma del 2012 sulla produttività, il Dottor Marchesini ha espresso tutta la sua riconoscenza per le imprese del territorio che hanno saputo risollevarsi e ristabilire il futuro della Regione. “Il nuovo magazzino della Ceramica Sant’Agostino è testimonianza viva. L’innovazione e la tecnologia della costruzione sono un esempio concreto dell’impegno e della rinascita dell’Emilia”.
L’Emilia Romagna, ha ripreso il Provveditore Baratono, ha intrapreso senza indugio la strada del progresso, investendo in innovazione e in sicurezza per la rinascita del territorio e introducendo nuove misure a sostegno della riqualificazione delle industrie danneggiate e interventi per la riduzione dello stesso. Il passo successivo deve essere indirizzato a una maggiore semplificazione normativa e legislativa, nell’ottica di una separazione, fondamentale, della questione “sicurezza”, di competenza statale, dalla parte “progettazione” di competenza contrattuale.
Perché costruire interamente in acciaio? “Perché soddisfa requisiti di sicurezza e flessibilità”, ha spiegato il Presidente di Fondazione Promozione Acciaio, Caterina Epis, “oltre alla riduzione di costi e tempi di cantiere, garantendo qualità estetica e prestazionale elevate. Inoltre, l’acciaio è in linea con le recenti proposte di Governo in materia di economia circolare: l’acciaio è riciclabile al 100%”.
La progettazione e la costruzione del magazzino sono state oggetto degli interventi tecnici del Prof. Walter Salvatore e dell’Ingegner Luca Benetti. “Il nuovo MAV della Ceramica Sant’Agostino rappresenta uno dei primi esempi Italiani di questa nuova generazione di magazzini, concepiti e realizzati con l’approccio dell’ingegneria civile e non più come ‘attrezzature industriali’”, ha illustrato il Professor Salvatore. “L’innovata concezione antisismica dei MAV sarà sempre più estesa alle future realizzazioni, con un evidente aumento della sicurezza del personale e delle garanzie di continuità della produzione”.
Nella necessità di ricostruire e reinventare un territorio distrutto, ha chiuso l’Assessore Costi, il decreto Errani ha saputo individuare gli obiettivi più urgenti, andando a lavorare sulle scuole e sulle norme, procedendo nel rinnovare e migliorare gli aspetti più critici e adeguando culturalmente ciò che il sisma aveva evidenziato. “Oggi stiamo vedendo, a distanza di quattro anni, in un’azienda simbolo del sisma del 2012, una visione avanzata della ricostruzione, dove la grande sfida che gli imprenditori hanno saputo accettare, restando sul territorio e provando a ricostruire, è stata vinta”.
Da sinistra a destra: Mauro Manuzzi, Gianluca Loffredo, Maurizio Marchesini, Palma Costi, Caterina Epis, Pietro Baratono, Walter Salvatore, Luca Benetti e Walter Pichler. ©Alex Filz.