Assieme a Seatec (www.sea-tec.it), fiera di riferimento internazionale per chi si occupa di componentistica, meccanica e motori, sistemi di propulsione, elettronica e domotica, materie prime e lavorate, progettazione e design per navi, imbarcazioni a vela e yacht si svolge in questi giorni la settima edizione di Compotec, rassegna internazionale di compositi & tecnologie correlate (www.compotec.it), che propone 91 marchi (70 del made in Italy e 21 stranieri). Compotec è stata e resta, in Italia, la prima e unica fiera completamente dedicata all’industria dei materiali compositi.
Compotec presenterà – nel padiglione D – le aziende leader (produttori, distributori) e le eccellenze della ricerca (enti, università, associazioni e istituti) che presenteranno nuovi prodotti e nuove applicazioni principalmente nel settore della nautica. Un’offerta di alto profilo per i visitatori, per quella che può essere considerata una vetrina annuale del meglio dei materiali compositi, tecnologie di produzione e apparecchiature per il trattamento, utensili, tecnologie di simulazione, tecnologie per test e molto altro ancora.
Lo spazio espositivo dedicato a Compotec è supportato da una straordinaria varietà di eventi, presentazioni e workshop paralleli aperti al pubblico e condotti da tecnici e ricercatori esperti provenienti da tutti i settori dell’industria dei compositi. Compotec 2015 ospiterà un nutrito programma di workshop, convegni e appuntamenti dai contenuti tecnico-scientifici che hanno sempre avuto un grande successo. Tra gli eventi collegati si segnala – per tutta la durata della fiera – il workshop pratico, promosso da Assocompositi e Politecnico di Milano, sulla tecnologia RTM, con dimostrazioni e interventi tecnici dedicati a tecnologie e soluzioni per il settore dei compositi (distaccanti, preforme, resine, rinforzi, incollaggi, software) e processi produttivi.
Mercoledì 4 e giovedì 5 febbraio è in programma il convegno “Progettare con i materiali leggeri per una nuova mobilità”, incontro utile per scoprire il potenziale dei compositi termoplastici dalle applicazioni più avanzate nella nautica e nel navale e in altri settori. Giornata clou per Compotec sarà quella di giovedì 5 febbraio, dedicata alla fibra in carbonio, materiale che ben si presta a esperimenti e alla creazione di prototipo di design nautica e alla stampa 3D. Nell’ambito dell’iniziativa Compotec Additive Manufacturing, in evidenza il seminario-workshop dedicato alla stampa in 3D della fibra di carbonio, di vetro e per la progettazione, design, produzione in 3D. L’incontro à tenuto dall’architetto Daniele Cevola e dall’ingegnere Francesco Belvisi che presenteranno le opportunità e i vantaggi dell’uso della stampa 3D nello Yacht Design & Engineering. I due professionisti sono fondatori della Livrea Yacht Italia, impresa pioniera nell’utilizzo della stampante 3D nell’industria nautica.
Compotec ospiterà per la prima volta anche i finalisti del Premio Carbon Fiber Design Contest 2015, concorso internazionale, organizzato in Italia, che si propone di sensibilizzare creativi, designer e architetti all’utilizzo in modo innovativo della fibra di carbonio associata alle moderne tecnologie dell’additive manufacturing. In un’area dedicata, saranno esposti gli oggetti premiati nell’edizione 2014 insieme ai 20 progetti selezionati per la finale e, per la prima volta in Italia, il modello di un’imbarcazione stampata in 3D in carbonio.
Il modello sarà presentato a Compotec sempre da Daniele Cevola e Francesco Belvisi, i due fondatori di Livrea Yacht Italia, pionieri dell’utilizzo della stampante 3D nell’industria nautica. Con la collaborazione dell’azienda CRP di Modena, che produce Windform, un poliammide caricato di particelle di carbonio brevettato, hanno potuto realizzare con la stampa 3D, il primo prototipo in scala 1:14 del Livrea26. La collaborazione tra Livrea Yacht Italia e CRP ha permesso anche di produrre in 3D printing degli elementi in carbonio progettati per l’utilizzo sulla barca. Nel corso della presentazione i relatori avranno modo di illustrare come non c’è limite a ciò che si può realizzare con una stampante 3D.